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1 Ottobre 2025
16:29

Cani di un pastore sono stati restituiti dopo il sequestro: “Erano alla catena e rinchiusi al buio”

A Cairo Montenotte, provincia di Savona, sei cani, di cui tre cuccioli, sono stati restituiti al pastore dopo il sequestro per maltrattamento: erano alla catena, feriti e senza cibo né acqua in una stalla buia. L’indagine però è stata archiviata. Ora i volontari chiedono la riapertura del caso.

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Sei cani cani, di cui tre cuccioli, sono stati restituiti al pastore dopo il sequestro, anche se le foto delle Guardie zoofile mostrano che alcuni di loro erano tenuti alla catena, mentre gli altri erano feriti e rinchiusi al buio senza cibo né acqua. È successo a Cairo Montenotte, in provincia di Savona.

Perché i cani sono stati restituiti al pastore dopo il sequestro

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Durante un sopralluogo delle guardie zoofile di Stop Animal Crimes Italia presso l’azienda di un pastore di Cairo Montenotte, nel Savonese, sono stati trovati due cani detenuti a catena e senza ripari adeguati, un cane legato in una stalla al buio, e 3 cuccioli relegati al buio in un metro quadrato. Tutti gli animali erano senza cibo e acqua. Le loro condizioni sono state rese pubbliche dalle foto scattate dai volontari stessi durante il sopralluogo.

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Gli accertamenti avevano anche riguardato due cani malati che erano poi finiti in una struttura ricettiva. Le guardie zoofile, che hanno funzioni di Polizia Giudiziaria, avevano quindi sequestrato gli animali e denunciato il pastore per il reato di maltrattamento animali. Le foto e tutti gli atti sono stati poi trasmessi alla Procura di Savona che aveva convalidato il sequestro.

Poco dopo le indagini sono state affidate ai Carabinieri Forestali, e solo in seguito le guardie zoofile hanno scoperto che i cani erano stati dissequestrati e restituiti al pastore. Mentre l'intera indagine relativa al maltrattamento era stata archiviata.

La denuncia dei volontari: "Il maltrattamento in Italia è un reato fantasma"

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I volontari hanno protestato davanti all'archiviazione dell'indagine, e soprattutto alla scelta di restituire i cani al pastore: "Il maltrattamento di animali è sempre più un reato fantasma. Come associazione di tutela degli animali che da anni lotta sul campo per il riconoscimento dei diritti degli animali e dei reati in loro danno, non possiamo accettare che venga legittimata la detenzione di cani come fossero oggetti, relegati a vita legati con catene fisse e corte a cucce fatiscenti o peggio detenuti in spazi angusti e bui, nutriti con quel che resta".

Gli attivisti hanno annunciato che non lasceranno cadere il caso: "Trasmetteremo alla Procura di Savona un rapporto per chiedere la riapertura delle indagini, il sequestro degli animali e la punizione del pastore ovvero esporre ai magistrati quella che riteniamo una visione diversa e moderna dello spesso disconosciuto reato di maltrattamento animali – le cui pene sono state inasprite dalla recente Legge n. 82 del 2025, proprio per il maggiore riconoscimento degli animali da compagnia quali esseri senzienti membri della famiglia".

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