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18 Agosto 2025
18:00

Cane di un cacciatore ferito da un’orsa con i cuccioli in Trentino

In Trentino, un cane libero nella Riserva di caccia di Tione è rimasto ferito dopo l’incontro con un’orsa e i suoi piccoli. L’episodio, avvenuto sopra malga Cengledino, non ha coinvolto le persone. La Provincia ricorda l’importanza di tenere i cani al guinzaglio ma anche che è consentito lasciarli liberi nella riserva.

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Un cane lasciato libero all'interno della Riserva di caccia di Tione, in Trentino, è stato ferito in seguito all’incontro con un’orsa accompagnata dai piccoli. È successo nel pomeriggio di ieri, attorno alle ore 16.30. Lo fa sapere una nota della Provincia Autonoma di Trento.

L'incontro tra l'orsa e il cane nella Riserva di caccia

Il 17 agosto si è verificato un  incontro ravvicinato tra un cane e un’orsa con due piccoli sopra malga Cengledino, verso il baito dei Cacciatori, nel comune di Tione. Il cane è entrato in un cespuglio da cui è poi uscito il gruppo di orsi. Il cane era libero come consentito all'interno dell’area di addestramento della Riserva di caccia, circostanza molto pericolosa in una zona frequentata dagli orsi.

L'umano che era con il cane "non è stato coinvolto direttamente né ha corso rischi", si legge in una nota della Provincia. Il Corpo forestale del Trentino ha svolto gli accertamenti del caso. "Si ricorda – prosegue la nota – che, in generale, durante passeggiate ed escursioni è fondamentale tenere sempre i cani al guinzaglio. Questa semplice precauzione riduce non solo il rischio di incontri ravvicinati con i plantigradi, ma anche la possibilità che l’animale, tornando verso il proprietario in cerca di protezione, porti con sé l’orso fino a un contatto diretto con le persone".

Una regola che però non si applica all'interno dei 36 mila ettari suddivisi tra le quattordici Riserve di caccia delle Giudicarie, dove i cani da caccia possono essere lasciati liberi di muoversi e di fare incontri pericolosi con i grandi carnivori.

La Provincia precisa: "Nessuna denuncia di predazione"

Nella nota, la Provincia fa poi una precisazione sulle presunte in Valle di Daone: "In merito agli articoli di stampa che riportano episodi di presunte predazioni da parte di lupi e orsi ai danni di un pastore in Valle di Daone, si precisa che non risulta alcuna denuncia presentata agli uffici competenti, né segnalazioni pervenute alla Stazione forestale".

Secondo il Report Grandi Carnivori diffuso dalla Provincia, ad oggi in Trentino si trovano 27 branchi di lupi e una popolazione stabile di circa 98 orsi.

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