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Da qualche giorno, tra le colline di Ascoli Piceno, si parla con insistenza di un misterioso felino di grandi dimensioni che si aggirerebbe libero nei pressi di Gallignano e Mozzano. Una presenza avvolta nel mistero, alimentata da presunti avvistamenti, appelli alla prudenza e persino un video – consegnato ai Carabinieri Forestali e ai veterinari dell’Azienda sanitaria territoriale – in cui si vedrebbe l'animale in questione.
Il sindaco Fabio Salvi, in un incontro pubblico con i cittadini, ha fatto il punto sulla situazione, rassicurando sul fatto che le autorità si sono attivate, ma ammettendo che – a oggi – nessuno sa con certezza cosa si stia cercando. Puma? Pantera? Un grosso gatto? Chissà.
Cosa ci dicono le immagini dell'avvistamento

Eppure, un elemento pare già piuttosto chiaro: nelle immagini diffuse finora, quel presunto felino non ha nulla di esotico. La corporatura, il coolre rossiccio, la postura e soprattutto le proporzioni tra le varie parti del corpo lasciano pochi dubbi. Si tratta con ogni probabilità di un comune gatto domestico, magari ben nutrito o inquadrato da una prospettiva che ne esalta la taglia. Nulla che faccia pensare a un predatore selvatico in libertà, come un puma.
Nonostante questo, la macchina delle ipotesi e delle paure si è messa in moto, come purtroppo accade ormai quasi ogni anno e, soprattutto, senza mai un riscontro concreto. L’avvistamento di felini grossi e misteriosi, di solito pantere nere, è diventato ormai un grande classico dell'estate italiana.
Le estati italiane con le pantere

Quasi ogni anno ormai, con l'arrivo del caldo e delle passeggiate in natura, si moltiplicano puntualmente le segnalazioni di "gatti giganti" avvistati tra le campagne o nei pressi di centri abitati. A volte si parla di puma, altre di serval, più spesso però di pantere nere – tutti animali che, va detto, non sono ovviamente presenti nel nostro territorio né come fauna selvatica né come animali facilmente detenibili legalmente.
Eppure, l'allarme scatta ogni volta. Le forze dell'ordine indagano, si organizzano le ricerche e i cittadini, comprensibilmente spaventati, vengono invitati alla prudenza. Ma alla fine, come dimostrano tutti i recenti casi passati, non è mai stata trovata alcuna prova concreta della presenza di grossi felini in libertà. Nessuna impronta inequivocabile, nessuna predazione riconducibile a questi animali, nessuna cattura o carcassa. Solo immagini spesso sfocate, ombre tra gli alberi e – quasi sempre – grossi cani neri o gatti filmati da lontano.
Tra suggestione, ironia e cattivi scherzi

L'elemento più curioso è che il fenomeno, col passare degli anni, ha assunto anche una connotazione quasi folcloristica. In alcuni casi – come per la famosa pantera nera "avvistata" in Puglia tra il 2020 e il 2021 – sono apparsi perfino profili social "ufficiali" del predatore in fuga, aggiornati con ironia dai loro autori su spostamenti immaginari, avvistamenti e rocambolesche fughe dalle autorità. Ma non sempre si tratta di scherzi innocui.
A volte ci sono di mezzo veri e propri falsi allarmi di cattivo gusto, messi in atto da chi si diverte a seminare paura e disinformazione, approfittando della suggestione collettiva. E anche quando non c'è malizia, bastano pochi secondi di video, un'immagine in controluce o una sagoma sfocata vista da lontano per far scattare l'immaginazione. Nel caso di Ascoli, le autorità continueranno a monitorare la situazione per prudenza, ma il "grande felino" sembra avere poco di misterioso e molto di felino… domestico. Ancora una volta.