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22 Ottobre 2024
10:18

Black Mirror in salsa animalista: per Biancofiore «gli iguana sono uguali ai cani»

Alla Camera dei Deputati, a margine di una conferenza stampa, la Senatrice ha affermato che «le iguane si comportano proprio come un cane». Le cose non stanno così ed è sbagliato anche il riferimento fatto alle «categorie di animali domestici» indicate dall'Europa.

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L'American Bully di un creator che lo veste da rapper e lo fa girare su una macchina accanto alla figlia di pochi anni a botte di migliaia di visualizzazioni sui social entra in Parlamento per presentare il suo libro. Per l'occasione, la senatrice Micaela Biancofiore, strenua sostenitrice della proposta di far entrare gli animali domestici a Montecitorio, offre pure una "chicca" di etologia animale: «Gli iguana sono uguali ai cani».

Sembra una puntata di Black Mirror in salsa animalista, ma invece è quello che è accaduto nella sala stampa della Camera dei Deputati dove si è svolta, appunto, la presentazione del libro di Massimiliano Simiani: "Mino cane fortunato".

Ora che Mino sia fortunato è un dato di fatto già solo perché si trova in Italia dove gli American Bully come lui, per fortuna e speriamo per sempre, non sono condannati all'eutanasia come sta accadendo nel Regno Unito per le taglie XXL. Non ci permettiamo, però, di andare oltre sul rapporto del creator con il suo cane perché, bisogna dirlo – umanizzazione di Milo a parte in cui spesso scivola su TikTok e anche per come lo ha presentato alla Camera vestito con il cravattino – Simiani riesce in un buon intento. Il creator, infatti, mostra a migliaia di persone che cani come Milo di certo non sono "di default" dei soggetti "cattivi e pericolosi" ma che, se vengono capiti e rispettati, arrivano ad accettare anche situazioni in cui decisamente non sceglierebbero di stare, grazie proprio all'alto livello di affiliazione e, banalmente, fiducia che hanno nei confronti del loro umano di riferimento.

Bene, mettendo da parte questo primo capitolo di ciò che si è visto alla Camera, andiamo nel dettaglio delle parole della senatrice. Biancofiore dopo la conferenza stampa, come riportato dall'agenzia Dire, rispondendo a domande sulla dichiarazione di La Russa di voler far entrare gli animali a Montecitorio, ha affermato che bisogna aprire le porte a «tutti gli animali da affezione secondo la categoria europea internazionale: cani, gatti, conigli nani, pappagalli. Magari chi ha un pappagallo lo lascia a casa, ma gli animali da affezione sono quelli. Poi, si sa, il 90% delle persone che gira con un animale domestico in teoria è il cane».

E fin qui, rispetto alle parole della senatrice, al massimo si può essere o meno d'accordo con l'Unione Europea che prevede come "animali da compagnia" la categoria "rettili" in generale e che però nulla dice specificamente in merito all'iguana, come si evince dal Regolamento 2016/429 relativo alle malattie animali trasmissibili, nell'allegato in cui ci sono appunto gli animali reputati tali:

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Ma il vero problema sorge nel momento in cui Biancofiore è andata oltre, parificando prima "gli animali da compagnia" con gli "animali domestici" e mettendo poi alla stregua del domestico per eccellenza un rettile come l'iguana: «Rientrano tra gli animali domestici, visto che nei comportamenti quotidiani si comportano proprio come un cane».

Le cose non stanno così e qualcuno lo dovrebbe far presente alla Senatrice, anche perché – bisogna dirlo – è una delle poche parlamentari che si spende sui diritti degli animali ma, dicendo una cosa del genere, pare abbia come scopo però più il benessere che le altre specie producono su noi umani che il loro.

Un'iguana è semplicemente e decisamente un animale diverso da un cane. Prima di tutto è una specie selvatica e non è perché alcune persone hanno deciso di far vivere questi animali nelle loro case che automaticamente si trasformano in "domestici".

L'Europa, ribadiamolo, parla infatti di "animali da compagnia" e su questo punto in realtà sarebbe utile se Biancofiore o chi altro politico che ha a cuore il benessere degli animali sollecitasse il decreto legge in cui ancora deve essere pubblicata la lista delle specie protette in base alla legge sul commercio, importazione e conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica che è stata approvata nel 2022.

Da un punto di vista poi strettamente etologico, giusto per chiarire le differenze tra cane e iguana in breve, si tratta di animali la cui classificazione già chiarisce quanto siano differenti: mammifero il primo, rettile il secondo. Ciò significa che hanno una storia filogenetica che li rende del tutto imparagonabili dal punto di vista comportamentale e, di conseguenza e in particolare, nella relazione con l'essere umano. Il cane si è co evoluto con la nostra specie e l'essere umano rappresenta proprio la sua "nicchia ecologica". L'iguana invece, sebbene sia il rettile più diffuso al mondo come "animali da compagnia" e che per questo alimenta anche un traffico illegale a causa delle tante richieste, tollera difficilmente il contatto fisico con l'uomo. E sebbene alcuni individui si siano adattati alla convivenza forzata con noi umani, la manipolazione è comunque fonte di stress per l'animale contro, appunto, la soddisfazione di averlo in casa che provano invece le persone che lo detengono.

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