
Nel Regno Unito è scattata un'indagine su quella che appare come una serie di sparizioni tutt'altro che casuali. Tre rare aquile di mare codabianca – tra cui uno dei primi giovani nati e involati in Inghilterra dopo secoli di assenza – sono scomparse in circostanze sospette. Un colpo durissimo per uno dei più importanti progetti di conservazione europei, tanto che la RSPB – a più grande organizzazione per la protezione degli uccelli in Europa – ha annunciato una ricompensa di 10mila sterline per chiunque fornisca informazioni utili a identificare i responsabili.
Le indagini coinvolgono più forze di polizia e la National Wildlife Crime Unit, l'unità specializzata nei reati contro la fauna selvatica. I casi riguardano aree diverse del Paese: Inghilterra, Galles e Scozia e c'è un dettaglio che rende ancora più allarmante la vicenda e che alimenta i sospetti: i dispositivi GPS con cui erano equipaggiate le aquile sono stati rimossi e ritrovati nei pressi dell'ultima posizione registrata.
Il ritorno storico delle aquile di mare in UK, troncato sul nascere

L'aquila di mare codabianca (Haliaeetus albicilla) è uno dei più grandi e maestosi rapaci presenti in Europa, con un'apertura alare che può superare i due metri e mezzo. In passato era molto diffusa in tutto il Continente e in Regno Unito, ma è stata sterminata all'inizio del 900 a colpi di fucile e avvelenamenti, soprattutto per proteggere gli interessi legati alla caccia. Dopo decenni di assenza, negli ultimi anni è però iniziato in Gran Bretagna un ambizioso progetto di reintroduzione.
Dal 2019, grazie alla collaborazione tra enti pubblici e diverse associazioni, sono stati liberati 45 individui allevati in cattività. Alcune coppie hanno già iniziato a riprodursi in natura e almeno sei aquilotti sono nati sul territorio britannico per la prima volta dalla fine del 700. Uno di questi è proprio il giovane scomparso nel Sussex, uno dei primi a spiccare il volo in Inghilterra dopo centinaia di anni, anche per questo c'è molta attenzione intorno a questi rapaci.
Dispositivi satellitari rimossi: ecco perché si sospetta un reato

Tutte le aquile reintrodotte vengono seguite tramite trasmettitori satellitari, piccoli dispositivi che permettono ai ricercatori di conoscere posizione e spostamenti degli animali quasi in tempo reale. È uno strumento fondamentale per studiare il loro comportamento e intervenire in caso di problemi. In almeno due casi, però, i segnali si sono interrotti bruscamente e i dispositivi sono stati ritrovati tagliati con uno strumento affilato, probabilmente una lama, e abbandonati nei pressi dell'ultima posizione registrata.
Nel terzo episodio, invece, il trasmettitore ha smesso di inviare dati l'8 novembre e dell'aquila non si è più avuta alcuna traccia. Secondo gli investigatori, questi elementi fanno pensare che qualcuno abbia ferito o ucciso intenzionalmente i rapaci, tentando poi di far sparire le prove. Tra i promotori dell'iniziativa ci sono numerose organizzazioni, tra cui la Roy Dennis Wildlife Foundation e Forestry England, che hanno chiesto a gran voce in un comunicato che venga fatta luce su questa vicenda.
Perché qualcuno prende di mira questi rapaci

Secondo ambientalisti e ricercatori, le aquile di mare possono essere viste come una minaccia da chi gestisce riserve di caccia. Si ritiene – spesso senza reali basi scientifiche ed evidenze – che predino fagiani e pernici allevati e liberati per le battute di caccia. Per questo, in passato come oggi, alcuni rapaci vengono uccisi illegalmente. Eppure, molti appassionati, birdwatcher e semplici cittadini, avevano invece accolto con entusiasmo e come una vera e propria rinascita il ritorno di questi maestosi rapaci nel Regno Unito.
Nel frattempo, diverse forze di Polizia continuano a indagare. Nel Sussex, il trasmettitore è stato trovato in un fiume la sera del 20 settembre; in Galles, l'altro dispositivo GPS è stato trovato in una zona umida il 13 settembre; in Scozia l'aquila ha smesso di inviare la posizione l'8 novembre. Per tutti e tre i casi, gli investigatori e le associazioni chiedono a chiunque sappia qualcosa di farsi avanti.