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Allevava e vendeva abusivamente gamberi “killer” della Louisiana: sequestrati animali e acquario

Scoperto in Toscana un allevamento abusivo di gamberi rossi della Louisiana, una specie aliena e invasiva. Gli animali, venduti online per il mercato degli acquari, sono stati sequestrati dai Carabinieri.

22 Dicembre 2025
16:24
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Un trentenne catturava i gamberi nei fiumi e ali allevava per venderli online per il mercato degli acquari

Un allevamento "artigianale" di gamberi "killer" della Louisiana, nascosto all'interno di un'abitazione privata e destinato al mercato online degli acquari. È quello che hanno scoperto i Carabinieri Forestali del NIPAAF di Grosseto insieme al Nucleo CITES di Arezzo, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Grosseto, in Toscana.

Secondo quanto emerso dalle indagini, un trentenne deteneva illegalmente numerosi gamberi rossi della Louisiana (Procambarus clarkii), il cosiddetto gambero “killer”, una specie aliena e invasiva di origine nordamericana la cui detenzione è vietata dalla legge italiana ed europea.

Non si trattava di pochi crostacei: in casa era stato allestito un vero e proprio allevamento domestico, con vasche e strutture dedicate alla riproduzione in cattività.

I gamberi venivano catturati nei fiumi e venduti online

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I Carabinieri hanno sequestrato i crostacei, l’acquario e l’attrezzatura usata per riprodurre gli animali. Foto di Carabinieri Forestali del NIPAAF e nucleo CITES

Dalle prime ricostruzioni, i gamberi sequestrati sarebbero stati catturati nei corsi d'acqua della Maremma, dove la specie è ormai ampiamente diffusa, per poi essere allevati e fatti riprodurre in casa. Le nuove nascite venivano poi destinate alla vendita online, alimentando così il mercato degli appassionati di acquari. Tutti i crostacei e le strutture utilizzate per la loro detenzione e riproduzione sono stati quindi posti sotto sequestro.

Questo caso dimostra come anche pratiche apparentemente "innocue", come l'allevamento di animali per hobby, possano trasformarsi in un serio problema ambientale, alimentando ulteriormente la diffusione di pericolose specie aliene, una delle principali cause di perdita di biodiversità a livello globale.

Chi è il gambero "killer" della Louisiana e perché è vietato

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Il gambero della Louisiana (Procambarus clarkii) è una specie invasiva originaria del Nord America

Il gambero rosso della Louisiana è un crostaceo originario del Nord America, introdotto in Europa a partire dalla seconda metà del 900. Oggi è inserito nella lista delle specie aliene invasive più dannose, cioè quegli animali o piante che, una volta introdotti in un territorio diverso da quello d'origine, riescono a diffondersi rapidamente causando enormi danni agli ecosistemi e alla biodiversità locali e all'economia.

Nel caso del gambero "killer", si tratta di una specie estremamente aggressiva e competitiva: cresce in fretta, si riproduce facilmente e riesce a sfruttare meglio risorse come cibo e rifugi danneggiando le specie autoctone, cioè quelle originarie dei nostri fiumi e stagni, come il gambero di fiume europeo (Austropotamobius pallipes). Per di più, è anche molto vorace, tanto da esercitare una forte pressione predatoria su anfibi, piccoli pesci, insetti acquatici e altri piccoli invertebrati.

Un pericolo per biodiversità e le zone umide

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Il gambero "killer" impatta su specie autoctone ed ecosistemi, causando un progressivo degrado della qualità degli habitat e una riduzione complessiva della biodiversità

La presenza del gambero della Louisiana nel nostro paese è ormai consolidata da molti anni in quasi tutte le regioni, in particolare nel Nord Italia e nella Pianura Padana e può avere conseguenze profonde sugli ambienti di acqua dolce. Predando uova e larve di rane e tritoni, contribuisce per esempio al declino degli anfibi, già tra i gruppi animali più minacciati al mondo. Inoltre, nutrendosi in modo intensivo di piante acquatiche, riduce la vegetazione delle zone umide, fondamentali per la salute degli ecosistemi.

Questi effetti combinati possono alterare profondamente la rete trofica, ovvero l'insieme delle relazioni alimentari tra le varie specie, modificando la struttura delle comunità animali e vegetali. Il risultato è spesso un progressivo degrado della qualità degli habitat e una riduzione complessiva della biodiversità. Non a caso, la specie è inserita nell'elenco delle specie invasive di rilevanza unionale ed è tra gli "alieni" maggiormente contrastati sia al livello nazionale che europeo.

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