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4 Giugno 2025
17:39

“Abbiamo trovato il tuo cane, devi pagare per riaverlo”: come funziona la truffa del cane smarrito e cosa fare

I truffatori, spacciandosi per agenti delle Forze dell'ordine o operatori della protezione civile, chiamano persone disperate che hanno smarrito un animale e chiedono soldi per la restituzione, usando le informazioni trovate negli appelli di ricerca e riferimenti normativi per convincere al pagamento della somma.

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"Abbiamo trovato Giove, ora devi pagare 4000 euro per riaverlo". L'ultima testimonianza è andata in onda nella puntata del 28 maggio de Le Iene: due anziani raccontano il momento in cui hanno ricevuto una telefonata da una persona che asseriva di aver ritrovato il loro cane scomparso e di dover essere costretti a pagare una multa per abbandono dell'animale prima di ricongiungersi a lui. La fortuna della coppia è stata una, anche perché hanno ammesso che avrebbero fatto di tutto, altrimenti: Giove era sì scomparso ma da tempo era stato anche ritrovato e al momento della chiamata era proprio a casa con loro.

Come funziona la truffa del cane scomparso e poi ritrovato: in aumento i casi in Italia

La truffa del cane scomparso e ritrovato è un fenomeno che si sta ripetendo sempre più spesso in Italia, ma che avviene in realtà in diverse parti del mondo come nel Regno Unito, dove secondo la stampa locale il raggiro si è diffuso in modo preoccupante.

Nel nostro Paese, anche, i casi si stanno moltiplicando. Tra quelli più noti c'è quello che è successo in provincia dell'Aquila ad una coppia che ha ricevuto una telefonata da una persona che si era spacciata per un agente delle Forze dell'ordine e che asseriva di aver ritrovato il cane di famiglia che era scomparso. Anche in questa occasione per il truffatore non è andata bene, visto che le persone di riferimento dell'animale si sono rivolte alla polizia e così hanno scoperto che si trattava di un inganno.

Ancora, a Imperia e in altre zone del ponente ligure sono stati denunciati diversi casi da parte di persone che vivono con animali e che li avevano smarriti su chiamate ricevute da donne e uomini che dichiaravano di aver trovato i cani o i gatti smarriti e che si presentavano come "operatori della Protezione civile". Una variante alla richiesta economica, avvenuta in Liguria, è stata quella di dare appuntamento per restituire il cane per far sì che le persone uscissero di casa e così i malfattori potessero entrare per svaligiarla.

A gennaio scorso si è parlato molto di questo fenomeno perché il sindaco di Sorbolo Mezzani, in provincia di Parma, aveva pubblicato un post in cui riassumeva proprio tutte le fattispecie che si mettono in atto da parte dei truffatori. Il post adesso è stato rimosso, ma il Primo Cittadino Nicola Cesari scriveva così: "Dopo la finta storia del figli o dei nipoti in ospedale, coinvolti in incidenti e per i quali occorre un ‘riscatto' in denaro per evitare il peggio per la loro salute… o dopo quella dei finti Carabinieri che chiamano sempre a casa degli anziani inventandosi denunce impossibili… ora questi balordi si sono inventati anche quella del cane. Una donna chiama al telefono fisso da numero sconosciuto dicendo di far parte della Protezione Civile e di essere in possesso del cane di famiglia e che se non si paga una somma per il recupero, si incorre in sanzioni pari a quattromila euro. Tutto falso”. E poi ancora: “La multa per il cane che scappa ve la faccio io che sono il sindaco, non questi balordi che adottano questa scusa per farvi uscire di casa a recuperarlo e approfittando della vostra assenza svaligiano l’abitazione".

Cosa fare se si riceve una telefonata sul proprio cane scomparso: a chi rivolgersi e cosa rischiano i truffatori

E' evidente che chi mette in atto questa orribile strategia fa leva sul dolore e lo choc di chi ha perso il cane di famiglia e le informazioni sull'animale e sul contesto in cui viveva sono le prime cose che appaiono nei post sui social dove si fanno gli appelli per ritrovare l'animale smarrito. Poi si approfitta appunto dello stato di confusione e si manipolano le persone anche con riferimenti a normative che davvero esistono. L'articolo 672 del Codice Penale prevede infatti una sanzione amministrativa a carico della persona di riferimento del cane nel caso in cui lo abbia smarrito per l'"omessa custodia e mal governo di animali".

La sanzione varia dai 25 ai 258 euro ma ora ha generato ancora più confusione nelle persone che si trovano in una condizione difficile dal punto di vista emotivo anche il fatto che i malfattori fanno riferimento pure alla nuova legge sul maltrattamento degli animali che ha aumentato le sanzioni relative al maltrattamento degli animali e arrivano a chiedere fino a 4000 euro.

Su come agire e cosa fare la prima regola in assoluto è di mantenere la calma e lì dove c'è una richiesta di denaro non accettarla in alcun modo. E' utile mantenere un contatto con chi sta chiamando, nel caso in cui si tratti di un rapimento e davvero la persona abbia l'animale con sé, ma ciò che va fatto è rivolgersi subito alle Forze dell'ordine in ogni caso.

Gli autori del raggiro, se si riesce a identificarli e per questo è fondamentale la denuncia e l'intervento di chi di dovere, rispondono del reato di truffa così come normato nell'articolo 640 sempre del Codice Penale. Il legislatore ha previsto una condanna che può variare dai 6 mesi ai 3 anni di carcere e una multa dai 51 ai 1032 euro. Ci sono ipotesi varie in cui il magistrato può applicare però delle aggravanti in base alle circostanze e ai danni causati alle persone raggirate.

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