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5 Giugno 2025
19:00

Cosa significa vedere le lucciole: quando e dove si possono incontrare

Le lucciole sono insetti bioluminescenti sempre più rari e difficili da vedere. Si osservano soprattutto tra maggio e luglio in ambienti poco inquinati e non disturbati dalle luci artificiali. Vederle è un vero privilegio, che richiede però rispetto e disturbo ridotto al minimo.

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Le lucciole si illuminano tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, ma solo in aree poco disturbate e dove l’inquinamento e le luci artificiali sono ridotti al minimo

C'è un preciso momento dell'anno, tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, in cui i prati e i boschi dopo il tramonto si accendono con minuscole stelle danzanti. Sono le lucciole, piccoli insetti che ci affascinano da sempre e che per molti sono legati a ricordi bucolici d'infanzia difficili da dimenticare. Eppure, dietro quella luce fluorescente c'è molto più di un effetto magico. C'è evoluzione, comunicazione luminosa e, purtroppo, anche estrema fragilità.

Le lucciole appartengono alla famiglia Lampyridae, un gruppo di coleotteri che ha sviluppato una delle caratteristiche più affascinanti del regno animale: la bioluminescenza, ovvero la capacità di emettere luce. In Italia vivono diverse specie, principalmente appartenenti ai generi Luciola e Lampyris. La luce che emetto questi piccoli coleotteri non è calore, ma il risultato di una reazione chimica  che avviene grazie all'azione di un enzima, la luciferasi, che agisce sulla luciferina, una proteina presente nel loro corpo.

In presenza di ossigeno e ATP (energia), il risultato è una luce fredda, pulsante, usata soprattutto per la comunicazione tra maschi e femmine della stessa specie. I lampi luminosi servono per attrarre un partner, ma ogni specie ha un proprio "codice lampeggiante", fatto di frequenze, pause e ritmi unici, come un linguaggio segreto nel buio. Un linguaggio che, purtroppo, sta diventando sempre più raro per colpa di pesticidi, inquinamento e luci artificiali, che hanno reso sempre più rare le lucciole in tutto il mondo.

Cosa vuol dire quando ci sono le lucciole: significati simbolici

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Le lucciole ci affascinano da sempre e sono diventate nel tempo insetti carichi di forti significati simbolici

Le lucciole sono diventate nel tempo simboli potenti e molto utilizzati, a metà tra natura e poesia. In Giappone, per esempio, sono chiamate hotaru e venivano associate all'anima dei defunti: vederle in estate è considerato quindi un segno benevolo, un ponte tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti. In alcuni racconti popolari orientali, le lucciole sarebbero addirittura nate dalle lacrime delle stelle, cadute poi sulla terra per illuminare le notti dei viaggiatori e degli avventurieri solitari.

In America Latina, specialmente in Messico, le lucciole sono invece considerate messaggeri di cambiamento e presagi positivi, mentre in alcune zone qui in Europa erano un tempo viste come portatrici di fortuna per i contadini, soprattutto se apparivano vicino ai campi coltivati. Ma non solo credenze popolari a utilizzare le lucciole come simboli o metafore. Poesie e letteratura, sfruttano da sempre la magia e il fascino che questi insetti inevitabilmente suscitano su chi riesce a vederli almeno una volta.

C'è persino chi le usate, qui in Italia, come un potente simbolo per esprimere per esprimere il proprio pensiero critico su politica e società. Nel febbraio del 1975, lo scrittore, poeta e intellettuale Pier Paolo Pasolini scrisse un famoso articolo diventato celebre come "L’articolo delle lucciole" o "La scomparsa delle lucciole", come metafora del tramonto della libertà e della purezza di pensiero nell'Italia del dopoguerra. La loro assenza, scriveva, è il segno che qualcosa di profondo e vitale è andato perduto, proprio come le lucciole.

Quando si possono vedere le lucciole?

Le lucciole non brillano tutto l'anno e il loro ciclo vitale è molto complesso e preciso. Dalle uova deposte nel terreno, nascono le larve che vivono anche per due anni nutrendosi soprattutto di chiocciole e lumache. Solo una volta raggiunta la maturità, in primavera, le larve si impupano e, dopo alcune settimane, diventano adulte. Ed è soprattutto in questa fase finale della loro vita lo spettacolo luminoso di questi insetti tocca il punto più alto.

Qui in Italia, le lucciole si possono osservare soprattutto tra maggio e luglio, con un picco di attività a giugno, in coincidenza con le prime serate calde e umide. Più si sale di quota e ci si sposta verso nord, più il loro picco si sposta verso l'estate. Il momento migliore della giornata per vederle è al crepuscolo e nelle prime ore della notte, solitamente tra le 21 e le 23. Non amano il vento né le notti fredde, quindi sono più attive nelle serate più calme e miti.

La loro danza luminosa dura solo poche settimane, con i picchi più alti che possono durare anche pochissimi giorni. Come molti altri insetti, gli adulti vivono pochissimo, giusto il tempo di accoppiarsi e deporre le uova. Poi, con la stessa magia con cui sono apparse, scompaiono di nuovo nel giro di pochissimo tempo. Questo spettacolo va avanti da millenni, ma purtroppo sta diventando sempre più raro (come aveva già evidenziato lo stesso Pasolini negli anni 70) a causa delle attività umane.

Dove poter osservare le lucciole

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Le lucciole producono luce grazie alla bioluminescenza e lo fanno per riconoscersi, incontrarsi e accoppiarsi nel buio della notte

Le lucciole amano infatti gli ambienti naturali umidi e poco disturbati o alterati dagli esseri umani. Si possono in campagna, nei vigneti, nei prati non trattati, lungo i margini dei boschi, soprattutto accanto a ruscelli, fiumi, laghi o altre zone umide. Fondamentale per la loro presenza è che l'area sia libera da pesticidi e da inquinamento luminoso: anche poche luci artificiali possono interferire con i segnali luminosi con cui si riconoscono, e dunque compromettere l'accoppiamento e la riproduzione.

In Italia, sono presenti un po' in tutto il territorio, a patto che ci siano aree naturali o seminaturali con una bassa pressione antropica e dove l'utilizzo di pesticidi è più limitato. In questi contesti, le popolazioni di lucciole riescono ancora a sopravvivere e brillare e non è raro che vengano anche organizzate escursioni e attività per poterle osservare. Ma proprio perché si tratta di insetti sempre più rari e minacciati, è fondamentale osservarle con rispetto: senza disturbare, senza toccarle o catturarle, evitando torce e flash.

Vedere le lucciole è un'esperienza emozionante, ma facciamolo scegliendo sempre guide e associazioni etiche che riducano al minimo il disturbo. Riuscire a osservare lo spettacolo luminoso offerto da questi piccoli insetti sta infatti diventando un vero e proprio privilegio. Una fortuna che sempre meno persone riescono a raccontare, anche per questo è nostro dovere preservarlo per permettere a queste piccole stelle luminose di illuminare boschi e camagne ancora a lungo.

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