
La migrazione degli uccelli è uno dei fenomeni naturali più spettacolari e complessi del pianeta. Ogni anno miliardi di animali prendono il volo per coprire migliaia di chilometri, spinti da un desiderio innato irrefrenabile e dalle necessità ecologiche. Gli uccelli migrano infatti per cercare climi più favorevoli e luoghi più sicuri e ricchi di risorse dove costruire il nido e riprodursi, in primavera, oppure per trascorre l'inverno.
E l'Italia, grazie alla sua posizione nel cuore del Mediterraneo, è un vero e proprio ponte naturale tra Europa e Africa, un corridoio aereo che trasforma i nostri cieli in una delle principali "autostrade" migratorie del pianeta. Non tutte le specie, però, seguono le stesse rotte e lo stesso calendario. C'è chi parte già ad agosto, chi aspetta ottobre, e chi sceglie settembre come momento perfetto per mettersi in viaggio. Molto dipende spesso dalla destinazione e dalla durata del viaggio.
Vediamo quindi un po' più da vicino alcune delle specie che è più facile osservare in Italia in questo periodo.
Il rondone maggiore

Il rondone maggiore (Tachymarptis melba) è uno dei maestri indiscussi del volo. Con le sue ali lunghe e appuntite, può restare in aria per mesi senza mai fermarsi. Nidifica in falesie e pareti rocciose, ma sempre più spesso sfrutta anche edifici, castelli e monumenti in pietra in città. A settembre lascia l'Europa per dirigersi verso l'Africa subsahariana, affrontando un viaggio che lo porterà a sorvolare deserti e mari. È l'ultimo dei rondoni che nidificano in Italia a farlo ed essendo anche una specie che si riproduce in città è anche quella che insieme a poche altre sancisce davvero la fine dell'estate. Quando vanno via gli ultimi rondoni, l'autunno è ormai arrivato.
La rondine

Simbolo della primavera, la rondine (Hirundo rustica) è uno dei migratori più famosi, ma anche una delle protagoniste dei cieli settembrini. Dopo aver passato la primavera e l'estate nelle campagne italiane a caccia di insetti, si prepara a un lungo viaggio che la porterà fino in Africa meridionale. Già a partire dalla fine di agosto, la si vede radunarsi in grandi gruppi sui fili della luce, tra i canneti delle zone umide e sempre più spesso anche in ambiente urbano, dove forma dormitori comuni notturni chiamati roost. Vederla radunarsi al tramonto, in questo periodo, è uno degli spettacoli più belli ed emozionanti a cui poter assistere.
Il gruccione

Coloratissimo e inconfondibile, il gruccione (Merops apiaster) è uno degli uccelli più appariscenti dell'ornitofauna europea. In estate nidifica in colonie scavando tunnell lungo fiumi e scarpate sabbiose, ma tra la fine di agosto e l'inizio settembre si mette in marcia per lasciare l'Italia e migrare verso l'Africa tropicale. Durante la migrazione si muove in gruppi anche numerosi, che possono radunarsi su cavi e fili sospesi mettendosi in bella mostra. Molto spesso, però, è più facile sentirlo che vederlo, grazie al suo incessante e melodioso richiamo che questi uccelli emettono sempre ogni volta che passano in volo.
Il falco pescatore

Nonostante sia molto raro come nidificante in Italia, il falco pescatore (Pandion haliaetus) è ancora un protagonista fisso della migrazione nel nostro paese. Questo rapace, specializzato nella pesca, attraversa attraversa l'Italia soprattutto a settembre, diretto verso le coste africane e il Medio Oriente. È possibile osservarlo soprattutto dove ci sono i laghi, nei pressi delle foci dei fiumi e lungo le zone costiere, dove si ferma a volte anche per giorni per pescare e rifocillarsi prima di proseguire il suo viaggio. Con il suo volo possente e i tuffi spettacolare che fa in acqua per catturare le sue prede, è una delle specie più belle e maestose che si possono osservare in autunno.
Il piviere tortolino

Ma il vero protagonista della migrazione di settembre in Italia è sicuramente il piviere tortolino (Charadrius morinellus), meno conosciuto degli altri, ma amatissimo dagli ornitologi e dagli appassionati di birdwatching. In Italia, infatti, è un nidificante molto raro e localizzato, ma un migratore regolare ed estremamente puntuale a settembre. La sua è inoltre una migrazione molto particolare, poiché il tortolino migra verso Sud "saltando" da una vetta montana all'altra diretto verso il Nord Africa e il Medio Oriente. In questo periodo, quindi, molti ornitologi e birdwatcher si radunano tra i pascoli, le pietraie e le praterie montane per riuscirlo a osservarlo. Rimane in ogni caso una sfida molto difficile, per via del suo piumaggio mimetico.