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Gli animali domestici sono sempre più presenti nelle case degli italiani. Nel 2025 sono il 40,5% degli italiani a dichiarare di accogliere un animale, rispetto al 37,3% del 2024. Questa la fotografia scattata dall'Eurispes con il Rapporto Italia 2025, giunto quest’anno alla 37a edizione.
Il Rapporto indaga le opinioni degli italiani nel corso degli anni rispetto a temi come eutanasia, diritti civili, e ovviamente, anche in relazione al loro rapporto con gli animali. Secondo l'edizione del 2025, quattro italiani su dieci hanno in casa almeno un animale: di questi, il 22,1% solo uno, quasi il 10% due e quasi il 9% da tre in su. Cresce il numero di persone che accolgono più di un animale: +2,4 punti rispetto al 2024.
Gli italiani e i loro animali: mantenerli costa fino a 100 euro al mese
In 4 case su 10 c'è un animale. L'amore cresce, e così anche le spese: oltre la metà delle persone che vivono con un animale dichiarano di sostenere una spesa mensile tra i 31 e i 100 euro. I costi legati al loro mantenimento impattano sulla propensione ad accoglierne. A causa delle difficoltà economiche, il 23% di quanti accolgono animali ha rinunciato a prenderne altri, al contrario, il 77% non vi ha rinunciato; quasi uno su 10, pari al il 9,7%, ha dichiarato invece di aver dovuto dare via il proprio animale domestico.
Nella maggioranza dei casi, il 52,7%, la spesa mensile si attesta su una quota che va dai 31 euro ai 100 euro. Solo il 18,9% spende meno di 30 euro al mese. A spendere di più di 100 euro è il 28,4%, con una punta del 2,9% che spende oltre i 300 euro al mese.
La tendenza è comunque a spendere sempre di più: se si considerano i dati del 2024 a confronto con quelli del 2025, si può infatti affermare che è cresciuta di oltre 6,5 punti la percentuale di coloro che spendono tra i 101 e i 200 euro, di oltre 2,5 punti percentuali quella di coloro che spendono tra i 201 e i 300 euro e di 0,2 punti percentuali quella di chi spende oltre i 300 euro. È soprattutto la fascia di coloro che spendono tra i 51 e i 100 euro a scendere (-6,1%), a vantaggio della fascia superiore di spesa. Ciò può essere dovuto anche all’aumento dei prezzi a seguito per esempio, ma non solo, dell’inflazione.
Il confronto decennale permette di fotografare anche un cambio sociale e culturale, attraverso la spesa media, rispetto al benessere degli animali. Si spende soprattutto per alimentazione e spese mediche. Per l’alimentazione degli animali in circa la metà dei casi si spende meno di 50 euro al mese (51%), ma un quinto spende 51-100 euro ed un altro quinto 101-200 euro, quasi un decimo più di 200 euro.
Per le visite veterinarie, il 40,1% delle famiglie spende tra i 31 e i 100 euro, più bassa la quota di chi vi dedica un budget annuo al di sotto dei 30 euro (il 33,9%), mentre oltre un quarto arriva a superare i 100 euro. Per la toletta (62%), i giochi (75,2%), l’abbigliamento (79,2%) e la dog sitter/pensione (79,2%) la maggioranza delle persone spende invece meno di 30 euro l’anno.
Assicurare gli animali è una formula che sembra stia iniziando a diffondersi eispetto ad alcune forme assicurative. Il 15,5% di chi ha animali ha sottoscritto un’assicurazione sanitaria e il 16% ha sottoscritto un’assicurazione per la tutela legale e la responsabilità civile, in particolare, per una tutela da eventuali danni a terzi di cui possono rendersi responsabili i propri animali.
Tra coloro che al momento non hanno animali, invece, circa un decimo, pari all'11,4%, afferma di aver dovuto rinunciare a prendere un animale in casa per difficoltà economiche. "Non è dunque raro per molti italiani doversi privare dell’affetto e della compagnia di un animale, pur desiderandolo, per l’impossibilità di sostenere le relative spese", rilevano dall'Eurispes.
Sempre più italiani contrari alla vivisezione
Non solo cani e gatti: l'amore per gli animali è confermato dalla larghissima maggioranza di italiani contrari alla vivisezione, alla caccia, alle pellicce e al loro uso nei circhi, ma anche all’abbattimento quando sono in sovrannumero.
La tutela degli animali è un tema che sta particolarmente a cuore agli italiani, secondo le rilevazioni dell'Eurispes. Il 78,7% degli intervistati si dichiara contrario alla vivisezione, mentre per ciò che riguarda la caccia è contrario il 68,3% degli italiani. Per quanto riguarda l'utilizzo delle pellicce il 79,4% è contrario, a all'utilizzo degli animali nei circhi il 76%.
L’Eurispes, a partire dallo scorso anno, ha ampliato il campo di indagine, introducendo quesiti relativi agli allevamenti intensivi per uso alimentare (71,4% di contrari), all’abbattimento di animali in sovrannumero rispetto alla sostenibilità del territorio in aree extraurbane (66% di posizioni contrarie) o in sovrannumero vicino o all’interno di aree urbane (60,1% di pareri a sfavore).
Solo per quanto concerne l’abbattimento di animali potenzialmente pericolosi per l’uomo se si avvicinano alle aree abitate, la percentuale degli sfavorevoli fa registrare una certa flessione, ma rappresenta comunque oltre la metà del campione (54,7%).