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100 cavallucci marini trovano la libertà in Sicilia: il video del rilascio a Trapani

Oltre 100 cavallucci marini sono stati rilasciati nel Mar Piccolo di Taranto per proteggere la specie di Hippocampus hippocampus, in forte declino. L'iniziativa anche attraverso la creazione di "hotel del mare" per i cavallucci mira a contrastare le gravi minacce che rischiano di portarli all'estinzione.

16 Maggio 2025
16:53
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Foto di Cataldo Licchelli

Un gruppo di oltre 100 cavallucci marini è stato rilasciato nelle acque di Trapani, in Sicilia. I piccoli Hippocampus hippocampus sono stati liberati in una delle tre microriserve protette create nel Parco Regionale del Mar Piccolo nell'ambito del progetto di conservazione in collaborazione tra Acquario di Genova, Comune di Taranto, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università degli Studi di Bari.

La danza della libertà dei cavallucci marini appena rilasciati è stata ripresa dagli operatori: uno spettacolo unico, ma sempre più raro a causa della diminuzione della popolazione. I cavallucci marini infatti sono sempre più a rischio.

Il rilascio di oltre 100 cavallucci marini: popolazione a rischio

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Foto di Cataldo Licchelli

Per il secondo anno, i cavallucci marini nati e allevati all'interno dell'Acquario di Genova, sono stati liberati in mare. Dopo il primo rilascio avvenuto a maggio 2024, oggi sono stati rilasciati oltre 100 esemplari giovanili di Hippocampus hippocampus di circa 6 mesi di età.

Le operazioni di rilascio, partite dal Molo Ex Idroscalo Bologna gestito dalla Scuola Volontari Aeronautica Militare, sono avvenute in una delle tre microriserve create nel corso del 2024 all’interno del Parco Regionale del Mar Piccolo proprio per favorire la protezione dei cavallucci marini. All’interno dell’area dell’area è stato installato anche un seahorses hotel, l'equivalente marino degli hotel per api solitarie, una struttura che serve per fornire appigli e rifugio ai cavallucci e per favorirne le attività di predazione.

Un'attività necessaria dato che il Mar Piccolo di Taranto, che fino a poco tempo fa ha ospitato una delle più grandi popolazioni di cavallucci marini nel Mar Mediterraneo, dal 2016 ha assistito a un fortissimo calo delle popolazioni delle due specie di cavallucci presenti, con una diminuzione della densità complessiva intorno al 90%.

Oltre ai fenomeni come il riscaldamento globale e le ondate di calore, il collasso delle popolazioni di cavalluccio marino può essere stato causato dalle catture accidentali della pesca artigianale, dalla frammentazione degli habitat e dal commercio illegale di organismi marini del Mediterraneo per l'uso nella medicina tradizionale cinese.

"L’insieme di questi fattori rappresenta una temibile minaccia per la conservazione delle popolazioni dei cavallucci marini del Mediterraneo e, senza opportuni interventi ed iniziative, potrebbe potenzialmente portare le popolazioni sull’orlo dell’estinzione. Per fare fronte a questa minaccia, sono state attuate iniziative specificamente mirate alla salvaguardia ed alla conservazione dei cavallucci marini", fanno sapere dall'Acquario.

Il progetto di rilascio dei cavallucci marini

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Foto di Cataldo Licchelli

Per salvare i cavallucci marini sono intervenuti con l'Aquario anche il Comune di Taranto, il CNR di Palermo, l’azienda danese Rockwool, la fondazione ambientalista One Ocean Foundation e l’Università di Bari. Insieme, sono tornati nel Mar Piccolo di Taranto dopo il primo rilascio avvenuto a maggio 2024, quando furono liberati oltre 160 esemplari di Hippocampus guttulatus.

Proprio in quella occasione sono state gettate le basi per il rilascio successivo, quando sono state prelevate alcune coppie di adulti della specie Hippocampus hippocampus che successivamente sono state trasportate dallo staff dell’Acquario nella struttura genovese dove si è dato il via alla seconda fase del progetto di riproduzione in ambiente controllato.

Lo staff di biologi e veterinari dell'Acquario in Genova in collaborazione con il CNR e l’Università di Bari ha condotto studi etologici sulla specie e ha messo a punto il protocollo di riproduzione per questa seconda specie sulla base del protocollo per H. guttulatus che nel primo anno del progetto aveva consentito il primo evento di rinforzo.

Prima del rilascio seguendo le linee guida proposte da IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) per le iniziative di “Reinforcement/Supplementation” di popolazioni di specie minacciate è stato effettuato il monitoraggio delle popolazioni di cavalluccio marino presenti nelle microriserve. Al fine di fare fronte alle tante minacce che ancora mettono in pericolo una delle specie più iconiche del mare: "I controlli più efficaci sulla pesca artigianale e sul commercio illegale di fauna selvatica, insieme alle iniziative intraprese costituiscono un modello esportabile per altre iniziative di conservazione e di tutela delle specie minacciate (aumentando la consapevolezza e l’etica della conservazione presso la cittadinanza) e potrebbero rivelarsi cruciali per lo status dei cavallucci marini del Mediterraneo in futuro".

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