40 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Perché è meglio non ricaricare lo smartphone alle colonnine pubbliche, cos’è il “juice jacking”

Negli Stati Uniti l’Fbi ha diffuso un avviso che invita tutte le persone a prestare attenzione alle colonnine di ricarica per gli smartphone: il rischio è quello di trovare una struttura infettata da un malware e di perdere così tutti i dati.
A cura di Valerio Berra
40 CONDIVISIONI
Immagine

Aeroporti, centri commerciali, fermate della metropolitana ma anche negozi o palestre. Negli ultimi anni la diffusione delle colonnine di ricarica degli smartphone si è mossa insieme alla diffusione degli smartphone nelle nostre tasche. Non c’è un modello unico. A volte ci sono solo porte Usb o Usb-C, altre volte ci sono i cavi da attaccare direttamente agli smartphone, altre ancora si trovano solo le prese a cui collegare il proprio caricatore. Ora però dagli Stati Uniti arriva un allarme a tutti quelli che spesso scelgono di usare queste stazioni di ricarica: anche da qui gli hacker possono entrare nei nostri dispositivi.

L’allarme è stato lanciato dall'FBI. Su Twitter il dipartimento dell’Fbi di Denver, Colorado, ha scritto: "I malintenzionati hanno escogitato un modo per introdurre malware e software di monitoraggio sui dispositivi attraverso le porte USB pubbliche. Porta il tuo caricabatterie e il cavo USB e usa invece una presa elettrica”. Lo stesso avviso è stato pubblicato anche sul sito delle FBI di Denver nella sezione dedicata alla sicurezza su internet.

Come funziona il juice jacking

Il juice jacking è una tecnica utilizza dai cyber criminali che consiste nell’installare malware direttamente nella colonnina di ricarica dei dispositivi. Una volta installato, il malware proverà a infettare tutti i dispositivi collegati attraverso le porte Usb. Il problema non si presenta per le prese in cui dovete inserire direttamente il vostro caricatore. I malware con cui vengono installati i dispositivi possono rubare i dati degli smartphone o installare programmi di tracciamento.

L’Fbi di Denver ha specificato che l’avviso pubblicato sul suo profilo Twitter è un semplice promemoria e al momento non è stato registrato un aumento dei casi di juice jacking negli Stati Uniti. I rischi di attaccare questo tipo di attacchi è stato confermato anche dalla Federal Communication Commission (FCC) che ha specificato un ulteriore dettaglio. I criminali informatici potrebbero anche lasciare collegati alla colonnina di ricarica dei cavi modificati per diffondere il malware direttamente negli smartphone.

40 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views