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Manovra, carta bimbi da 400 euro mensili: come funziona il bonus

Bonus da 400 euro previsto per ogni figlio, dalla nascita fino al terzo anno di vita. Si tratterà di una carta servizi con cui si potranno pagare diverse spese, fra cui ad esempio la quota per l’asilo nido o la baby sitter. Ad annunciare i nuovi dettagli è la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti. La misura conterebbe su di un fondo iniziale di 500 milioni di euro.
A cura di Annalisa Girardi
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La misura della ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, sulla carta bimbi inizia a concretizzarsi. Nell'ultima bozza circolata emergono nuovi dettagli sul bonus da 400 euro previsto per ogni figlio, dalla nascita fino al terzo anno di vita. La platea di beneficiari, a seconda dell'Isee, è tuttavia ancora da individuare. Quello che appare per ora certo è che si tratterà di una carta servizi con cui si potranno pagare diverse spese, fra cui ad esempio la quota per l'asilo nido o la baby sitter.

A quanto anticipa il Sole 24 Ore, la misura conterebbe su di un fondo iniziale di 500 milioni di euro, un finanziamento ridotto rispetto ai 600 milioni che si prospettavano inizialmente. La carta si inserisce in uno schema di trasformazione di sussidi in scadenza, come lo sono il bonus nascita, il bonus mamma e il voucher per il nido.

La ministra Bonetti era ieri in diretta presso la trasmissione della Rai Agorà, dove ha fornito qualche dettaglio in più: "Nella manovra 2020 ci sono prime misure importanti a sostegno della natalità e soprattutto della prima infanzia. Ci sono tre misure principali. La prima è un assegno mensile, universale, per tutti i nuovi nati già nel 2020, che va da 80 a 160 euro a seconda del reddito. Le famiglie meno abbienti avranno 160 euro al mese, le famiglie più ricche 80. Tre le fasce: 80, 120 e 160 euro". Bonetti ha anche annunciato la misura sugli asili nido: "Significa che le famiglie avranno un contributo per iscrivere e portare all’asilo nido i bambini, fino ad arrivare a 250 euro mensili, che significa 3000 euro annui. Questo non solo per i nuovi nati, ma per la fascia da 0 a 3 anni. La terza misura è il congedo di paternità esteso a 7 giorni"

La somma di 400 euro mensili coincide con quella della "dote servizi" prevista del Ddl Delega, in esame alla commissione Affari sociali alla Camera. Il presidente dell'Inapp, l'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche, Stefano Sacchi, aveva parlato di un intervento per 2,2 miliardi di euro. Nella prospettiva di concedere la dote servizi ad una platea di 1,3 milioni di beneficiari, il sussidio sarebbe ben più ridotto di quanto prospettato dal governo, arrivando circa a 140 euro mensili. In ogni caso, le nuove coperture che si stanno cercando in collegamento con la manovra, già dal prossimo anno dovrebbero in parte essere destinate agli asili nido, in modo da poter aumentare l'offerta di posti. Secondo i sindacati, infatti, al momento c'è disponibilità negli istituti solo per il 24% dei bimbi sotto i tre anni, il che comporta l'esclusione di almeno 1 milione di bambini.

Alberto Zanardi, dell'Ufficio parlamentare di bilancio, ha spiegato che tenendo conto di un fondo da 2 miliardi e della cifra massima di 400 euro prevista dal Ddl, si potrebbe mantenere questo valore del sussisio per i redditi Isee pari a 5mila euro (per poi ridursi, fino ad azzerarsi alla soglia dei 9.800 euro). Secondo queste linee, con una media di 301 euro mensili, si potrebbe creare beneficio per circa 545mila bimbi fra i neonati e quelli di 2 anni. Tuttavia, il tetto sul reddito non è ancora stato specificato dal governo.

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