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L’Italia sigla un superpatto internazionale contro l’evasione fiscale

Il Ministero delle Finanze ha annunciato che il nostro Paese insieme ad altri cinque Stati europei ha siglato un accordo con gli Stati Uniti per lo scambio di informazioni nella lotta all’evasione fiscale. I sei Paesi europei inoltre hanno promesso di aderire alla nuova normativa americana del Fatca.
A cura di Antonio Palma
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Il Ministero delle Finanze ha annunciato che il nostro Paese insieme ad altri cinque Stati europei ha siglato un accordo con gli Stati Uniti per lo scambio di informazioni nella lotta all'evasione fiscale. I sei Paesi europei inoltre hanno anche promesso di aderire alla nuova normativa americana del Fatca.

Tempi duri per gli evasori fiscali, soprattutto per quelli che tentano di espatriare, credendo di farla franca nel Paese di origine, portando soldi e investimenti all'estero. Stati Uniti, Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna hanno siglato ieri un importante patto comune dove si impegnano a scambiarsi informazioni sensibili riguardanti le evasioni di propri cittadini e società, inoltre i Paesi europei hanno garantito di applicare anche nel loro territorio il Foreign Account Tax Compliance Act, approvato nel 2010 negli Stati Uniti. Il Fatca,che andrà in vigore dal 2013, è un insieme di norme create per combattere l'evasione nei paradisi fiscali soprattutto attraverso le società offshore. Un importante traguardo voluto soprattutto dall'Amministrazione americana che da tempo ha avviato le trattative attraverso incontri bilaterali con i maggiori partner Europei che alla fine si sono convinti a firmare un trattato comune, anche perché i benefici sicuramente ricadranno anche su di loro.

SI PUNTA AD ALLARGARE L'ACCORDO NEI PROSSIMI VERTICI OCSE – Nella nota del Ministero dell'Economia italiano si chiarisce che l'accordo avrà sviluppi futuri, quando i sei Stati concorderanno gli strumenti sia interni che internazionali più idonei allo scambio di informazioni senza dover ogni volta ricontrattare accordi individuali con l'amministrazione finanziaria americana. L'obiettivo finale è quello di rendere meno oneroso per i singoli Stati la lotta agli evasori attraverso lo scambio di informazioni già disponibili, ma non si esclude di arrivare anche a stabilire standard comuni in materia di obblighi dichiarativi. Per il momento l'accordo prevede che i Paesi europei facciano propria la legislazione americana prevista dal Fatca per reperire le informazioni sul proprio territorio anche di conti statunitensi per poi trasmetterle in automatico agli altri. E proprio l'automaticità di questi passaggi è il punto chiave di questo meccanismo escogitato dagli statunitensi  e che sembra essere piaciuto agi europei, se è vero che si sono impegnati nel proporre un'estensione geografica dell'accordo ai prossimi vertici dell'Ocse.

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