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Tagli alla Sanità per 3.5 miliardi? Le Regioni insorgono

La legge di Stabilità potrebbe pesare gravemente sul sistema sanitario nazionale. I governatori parlano di “decisioni prese dai tecnici al chiuso di una stanza”. Anche se Letta invita tutti a fermare la corsa alle indiscrezioni, prendendosela coi “giornali a caccia di indiscrezioni spacciate per fatti”.
A cura di Biagio Chiariello
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Una legge di stabilità che rischia di "uccidere" la sanità. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti  guardando agli ultimi rumors relativi ai provvedimenti a cui sta lavorando il governo sul sistema sanitario nazionale. Secondo quanto riportato da Repubblica, infatti, dal ministero filtra l’ipotesi che l'esecutivo potrebbe operare una sforbiciata complessivo da 3,5 miliardi di euro così strutturato: si parla di un taglio al Fondo nazionale da 1,5 miliardi, da far recuperare alla Regioni attraverso una spending review sulla spesa farmaceutica e la rinuncia ai due miliardi extra che sarebbero dovuti arrivare con l’aumento dei ticket.

Lorenzin: "Tagli insensati" – Tagli che il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin definisce "insensati". Non ci vanno giù leggere le Regioni. In una nota la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini parla di "tagli intollerabili: starò dalla parte dei cittadini e degli operatori". "Siamo davvero stanchi – dice Marini – di decisioni assunte da burocrati e consulenti dell’amministrazione dello Stato, pagati anche sei volte più di un giovane medico che presta la sua opera nelle corsie degli ospedali! Sia chiaro il Governo attivi immediatamente un confronto politico con le Regioni, perché su un tema così importante come quello della sanità non siamo disponibili ad un altro tipo di interlocuzione che non sia quella con l’esecutivo nazionale". Duro anche il presidente della Puglia Nichi Vendola. Il leader di Sel sostiene che l’esecutivo sta "giocando con il fuoco". "Cresce la povertà – dice -, milioni di pensionati esercitano con sempre più difficoltà il diritto alla salute e il governo in carica immagina di reperire le risorse per la manovra finanziaria tagliando ulteriormente i finanziamenti al sistema sanitario nazionale?".

Letta: "Aspettiamo il testo definitivo della legge di stabilità" – Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, ci tiene però a precisare che nulla è deciso: "di tagli alla sanità non ne ho mai sentito parlare; è una voce in capo alle Regioni. Mi sembrerebbe una misura inaccettabile perché la sanità incide soprattutto nella parte più debole della popolazione" dice a Mestre, mentre conferma invece il taglio al cuneo fiscale ("5 miliardi spero"). E che nulla è deciso lo lascia intendere anche il premier Enrico Letta: "Giornali a caccia di indiscrezioni spacciate per fatti sulla legge di stabilità. Invito a leggere testo vero del cdm martedì. Il resto è solo caos", scrive in un tweet.

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