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Risolto il “giallo” del tumore del Papa: il chirurgo giapponese visitò un suo omonimo

Takanori Fukushima visitò un uomo che si chiamava Giorgio Mario Bergoglio: stesso nome, stessa età del Papa e un intervento per un piccolo meningioma.
A cura di Davide Falcioni
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Ricordate le voci di un presunto tumore di Papa Francesco, prontamente e seccamente smentite dal Vaticano? L'enigma, diventato ben presto un giallo internazionale, potrebbe avere una spiegazione assolutamente ragionale. Il dottor Takanori Fukushima, medico che secondo il Quotidiano Nazionale avrebbe diagnosticato al Santo Padre la grave malattia, ha spiegato all'ANSA la possibile origine di quello che ha tutta l'aria di essere solo un equivoco: "Mi è stato detto che in uno degli ospedali in cui ho operato c'era un paziente di 78 anni, con lo stesso nome Giorgio Mario Bergoglio: stesso nome, stessa età, un intervento per un piccolo meningioma. Credo sia l'origine dei rumor, totalmente sbagliati. Non era Papa Francesco". Così il neurochirurgo giapponese che opera al Moriyama Memorial Hospital di Tokyo, torna ad escludere l'ipotesi di consulto al Pontefice per un tumore benigno.

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Il medico, intervistato dall'ANSA, ha confermato il carattere "privato" delle sue visite in Vaticano nell'ottobre 2014 e del febbraio di quest'anno e dato una spiegazione anche alla foto pubblicata sul suo blog che lo ritraeva da solo con il Santo Padre. Il dottore in realtà avrebbe incontrato il Papa in piazza San Pietro insieme a molte altre persone, omesse dallo scatto "per tutelarne la privacy". La fotografia, tuttavia, avrebbe dato origine al possibile "malinteso di cui mi scuso". Sul suo coinvolgimento nelle indagini a Salerno per il sospetto giro di mazzette e liste d'attesa modificate, il professore si dice "mortificato. Ho operato per beneficenza e qualche dipendente dell'ospedale ha preso soldi dai pazienti. E' irritante, molto triste". Il medico, considerato un luminare nel campo delle neuroscienze, ha aggiunto che spera di incontrare Papa Francesco in futuro per potergli spiegare il suo lavoro: "Avrei voluto farlo per pochi minuti lo scorso febbraio".

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