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Rimborsi debiti PA, l’Ue gela l’Italia: a rischio infrazione

Secondo fonti vicine al commissario Ue, Olli Rehn, il nuovo obbiettivo deficit fissato dal governo per pagare i debiti della Pa nei confronti delle imprese, mette a rischio la chiusura della procedura d’infrazione contro l’Italia.
A cura di Antonio Palma
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Rimborsi debiti PA, l'Ue gela l'Italia: a rischio infrazione

I 40 miliardi di euro sbloccati dal Governo per pagare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese  rischiano di mettere in pericolo gli obiettivi di deficit previsti per l'Italia, che potrebbe essere soggetta ad una procedura di infrazione Ue. E' l'avvertimento lanciato da Bruxelles nei confronti del nostro Paese dopo che il Consiglio dei Ministri aveva deliberato una manovra in due tappe per pagare i debiti della Pa. Secondo quanto riferisce una fonte della Commissione europea vicina al commissario Ue per gli affari economici Olli Rehn, il nuovo obiettivo sul deficit fissato "al 2,9% del Prodotto interno lordo nel 2013 potrebbe rendere più difficile la chiusura della procedura di deficit eccessivo contro l'Italia". Secondo la stessa fonte il nuovo obiettivo, aumentato dello 0,5% dal governo per i rimborsi, "crea incertezza" facendo finire l'Italia "in una situazione limite".

La procedura di infrazione che dovrebbe chiudersi entro maggio, quando la Commissione europea pubblicherà le sue prossime previsioni economiche, potrebbe essere influenzata anche dai nuovi dati di Eurostat, che saranno diffusi ad aprile, nel caso rivedessero al rialzo il deficit italiano.  Per Bruxelles insomma le aperture in favore di una maggiore flessibilità sul deficit per quanto riguarda i debiti arretrati delle pubbliche amministrazioni, non valgono per i Paesi che sono in procedura di deficit eccessivo proprio come l'Italia.

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