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Matrimoni gay all’estero, arriva l’ok dalla giunta Pisapia

Dopo anni e anni di continue lotte, sembra essere arrivati ad un punto fermo: finalmente a Milano, grazie alla mozione dei consiglieri Cappato e Gibillini, sarà possibile trascrivere all’Anagrafe i matrimoni, avvenuti all’estero, tra coppie omosessuali. D’ora in poi, però, è tutto nelle mani di Pisapia.
A cura di Federica Gullace
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Dopo anni e anni di continue e apparentemente inutili lotte, è arrivato il tanto atteso “ok” da parte del consiglio comunale di Milano, per far sì che vengano trascritti i matrimoni tra coppie gay, avvenuti all’estero. È stato grazie ai consiglieri Luca Gibillini e Marco Cappato, che con una mozione hanno presentato la richiesta dinnanzi al sindaco Giuliano Pisapia, invitandolo a stabilirne tempi e modalità congrue. La richiesta di trascrizione era stata presentata da 12 coppie omosessuali che, sposatesi all’estero, chiedevano di essere riconosciute legalmente dall’Anagrafe milanese. Così, la giunta si è mostrata aperta a tale domanda con 25 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti.

La situazione delle coppie gay a Milano

Ad oggi la situazione delle coppie gay sposate è ancora in condizioni del tutto fumose, dato che la legge italiana continua a mostrarsi per niente propositiva in materia: difatti, anche se la corte di Cassazione e la Consulta hanno stabilito che il matrimonio omosessuale non è contrario alla giurisprudenza, in Italia non c’è ancora una legge. È per questo motivo che a Pisapia, dopo una prima mozione fatta da Sel, che prevedeva una direttiva, utilizzata già in altri comuni d’Italia, con la quale veniva appunto consentita tale trascrizione, è stato chiesto di muoversi in modo cauto, trovando le migliori modalità per evitare di trovarsi dinnanzi al solito NO a caratteri cubitali, da parte dei Tribunali, dato che da ora in poi toccherà solo a lui muoversi legalmente. Comunque sia, Gibillini e Cappato possono ritenersi quasi vittoriosi, ma invitano ancora una volta il Parlamento a fare qualcosa di concreto per la dignità di queste persone. Inoltre, l’Assessore alle politiche sociali Majorino ha così mostrato il suo appoggio alla richiesta dei due: "Milano si conferma sensibile e avanzata sul terreno dei diritti civili. Ora, la trascrizione delle nozze è un atto che compete solo al Sindaco, e ci aspettiamo avvenga al più presto”.

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