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3 Novembre 2025
8:17

Vivere fino a 200 anni: scoperto il segreto della longevità della balena della Groenlandia

Le balene della Groenlandia vivono anche oltre i 200 anni. Gli scienziati da tempo si interrogano su quale sia l'elisir della lunga vita che possiedono, riuscendo a sopravvivere alle mutazioni cancerogene. Ora hanno identificato una proteina in particolare che dona un "super potere" a questi enormi animali.

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Coda di megattera al Polo Nord

Nelle acque dell'artico spende la sua lunga vita un animale che quando ha cent'anni ha compiuto solo metà della sua esistenza media. La balena della Groenlandia, il cui nome scientifico è Balaena mysticetus, è tra gli animali più longevi al mondo e può arrivare addirittura a compiere 211 anni, diversamente da molti altri cetacei che vivono in media 50-70 anni.

Il segreto della lunga vita di questo mammifero marino particolarmente imponente, può arrivare a misurare fino a 20 metri e pesare fino a 120 tonnellate, è stato sempre un argomento di grande interesse per etologi e scienziati di ogni formazione per scoprire qual è l' "elisir di lunga vita" contenuto nei suoi geni. Ora, però, alcuni ricercatori hanno trovato la risposta che si trova in una proteina che viene "accesa" dal freddo e che riesce a riparare il DNA danneggiato dell'animale.

Come le balene della Groenlandia sconfiggono il cancro

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Megattera, Groenlandia orientale

Lo studio è stato pubblicato su Nature ed è a firma di un team multidisciplinare e internazionale tra cui vi sono biologi, genetisti e esperti di cetacei. Gli autori si sono concentrati principalmente su un aspetto molto raro che consente alla balena della Groenlandia di resistere al cancro, elemento fondamentale per la durata della sua esistenza. "La lunga vita e la grande massa corporea predispongono la balena della Groenlandia ad accumulare un gran numero di mutazioni del DNA – spiegano gli esperti nella ricerca – Tuttavia, un numero maggiore di cellule e divisioni cellulari negli organismi più grandi non porta a un aumento dell'incidenza del cancro e a una riduzione della durata della vita".

Da poco, infatti, era stata scoperta questa "abilità" che appartiene alla specie grazie ad un altro studio pubblicato nel giugno del 2023, in cui si era evidenziato che grazie a un gene particolare presente esclusivamente in questa specie, CDKN2C, le balene usufruiscono di un meccanismo di replicazione cellulare più lento rispetto ad altre specie e per questo motivo le cellule hanno più tempo per individuare e correggere eventuali errori prima di moltiplicarsi, cosa che diminuisce di molto la probabilità che il cancro si sviluppi.

Come fa la balena della Groenlandia a vivere così a lungo

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Nello studio il confronto tra effetti delle cellule cancerogene sulle balene della Groenlandia e gli esseri umani

Ora, però, con la nuova ricerca si è arrivati a un altro importante tassello che spiega la longevità delle balene della Groenlandia e che riguarda sempre il particolare genoma di cui sono dotate. I ricercatori Jan Vijg, Vera Gorbunova e gli altri autori dello studio hanno approfondito ancora di più le interazioni delle cellule cancerogene nell'organismo e quale è la risposta fisiologica di questi animali, arrivando a scoprire che una volta comparsa la patologia, le balene della Groenlandia subiscono meno mutazioni rispetto alle cellule umane.

Gli esperti sono riusciti a comprendere che il "merito" è di una proteina in particolare, CIRBP (Cold-Inducible RNA-Binding Protein), che consente alle balene di riparare le cellule colpite con maggiore precisione rispetto a quanto avviene, ad esempio, negli esseri umani.

Che cosa accade in termini semplici? Quando le cellule vengono colpite dal cancro il "sistema" funziona in modo tale da non provvedere alla sola eliminazione di quelle danneggiate ma si predispone e procede ad una vera e propria riparazione dell'organismo ("Riparazione delle rotture a doppio filamento", scrivono gli scienziati). Quando gli esperti parlano di "sovraesposizione", poi, è da intendere relativamente anche all'ambiente nel quale vivono questi animali. Il freddo, infatti, contribuisce molto all'attivazione della proteina CIRBP al punto tale che i ricercatori lo ritengono fondamentale per la conservazione del genoma in relazione alla termoregolazione delle balene.

Cosa significa per gli esseri umani

Nello studio è riportato tutto il lavoro svolto dal team di ricerca sulle balene della Groenlandia in paragone con l'essere umano e in funzione di arrivare un giorno a comprendere se quanto scoperto può essere mutuato per allungare la vita anche a homo sapiens.

Secondo i risultati a cui sono giunti gli esperti, le potenzialità di quanto è stato rilevato nei cetacei relativamente alle funzioni della proteina CIRBP possono essere sfruttate anche nel campo medico umano in futuro.  Ciò che i ricercatori ipotizzano è che "questi risultati supportano l'ipotesi che meccanismi di riparazione del DNA potenziati possano contribuire all'eccezionale longevità della balena della Groenlandia … Studiando un mammifero in grado di mantenersi in salute ed evitare la morte per cancro per oltre due secoli, ci viene offerto uno sguardo unico dietro le quinte di un esperimento evolutivo globale che ha testato più meccanismi che influenzano il cancro e l'invecchiamento di quanti gli esseri umani possano sperare di affrontare".

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