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29 Dicembre 2025
10:31

Una nuova specie di uccello che nessuno aveva mai visto prima è stata appena scoperta in Papua Nuova Guinea

Scoperta in Papua Nuova Guinea una nuova specie di garrulo splendente, uccelli dalle abitudini terrestri e molto elusivi. Gli ornitologi hanno però osservato pochissimi individui e la nuova specie è già in pericolo di estinzione.

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Ptilorrhoa urrissia, una nuova specie scoperta in Papua Nuova Guinea grazie alle fototrappole. Foto da Woxvold et al., 2025

Tra le foreste di una delle regioni meno esplorate del pianeta, una nuova specie di uccello è riuscita a restare invisibile agli esseri umani fino a oggi. Non perché fosse davvero così rara, ma perché vive in un ambiente remoto difficile da esplorare, si muove a terra e ha un comportamento molto schivo. È così che, grazie alle fototrappole, un gruppo di ornitologi ha scoperto una nuova specie di garrulo splendente in Papua Nuova Guinea, in Oceania.

La sua descrizione è stata recentemente pubblicata sulla rivista Ibis ed è il risultato di oltre sette anni di monitoraggi in una zona di foresta montana nelle cosiddette Fold Mountains, una catena montuosa nel sud del paese. La nuova specie è stata battezzata Ptilorrhoa urrissia, che nella lingua locale Namo Me significa del "monte Urrissia", un riferimento alla località in cui è stata scoperta.

Chi sono i garruli splendenti

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I garruli splendenti sono passeriformi molto elusivi e dalle abitudini terricole che vivono solo in Nuova Guinea. In foto Ptilorrhoa caerulescens

I garruli splendenti sono uccelli appartenenti al genere Ptilorrhoa e alla famiglia dei cinclosomatidi. Si tratta di piccoli passeriformi, cioè dello stesso grande gruppo di passeri, merli e cinciallegre, che vivono esclusivamente in Nuova Guinea e in poche isole vicine e sono quindi endemici di questa parte del mondo.

Sono uccelli che passano gran parte del loro tempo a terra, dove cercano insetti tra foglie e radici, che hanno un corpo tozzo, ali corte, un piumaggio spesso colorato di blu o marrone-castano e una caratteristica maschera scura sul volto con una macchia chiara sulla gola o sulle guance. Sono noti per essere molto "chiacchieroni", ma anche estremamente difficili da osservare: è quindi molto più facile sentirli che vederli.

Prima di questa scoperta, le specie conosciute erano appena quattro, distribuite a diverse altitudini: una nelle pianure, una in collina, una nelle foreste montane e una con una distribuzione più frammentata. La nuova specie si aggiunge ora a questo già ristretto e particolare gruppo.

Una scoperta fatta con pazienza (e fototrappole)

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L’habitat in cui vive Ptilorrhoa urrissia. Foto da Woxvold et al., 2025

La storia di Ptilorrhoa urrissia inizia nel 2017, quando l'ornitologo dell'Australian Museum Iain Woxvold e il collega Leo Legra hanno avviato un progetto di uno studio biennale con fototrappole su Iagifu Ridge o monte Urrissia. Le fototrappole sono videocamere automatiche che si attivano al passaggio di un animale e vengono usate soprattutto per "catturare" e studiare specie elusive e difficili da osservare.

E così, dopo oltre 1.800 giorni di monitoraggio, le prime immagini hanno mostrato un garrulo splendente diverso da tutti quelli conosciuti. I ricercatori hanno anche provato a catturarlo temporaneamente con reti usate per lo studio degli uccelli, ma senza riuscirci. Nel frattempo, però, le fototrappole continuavano fortunatamente a lavorare e a scattare.

Tra il 2017 e il 2024 sono stati così raccolti 94 fotografie e sette brevi video, che documentano almeno tre o sei individui diversi in un'area di appena 16 ettari. Un confronto dettagliato con esemplari conservati nei musei e con tutte le specie già note ha poi confermato definitivamente che si trattava di qualcosa di nuovo e di mai visto prima: una nuova specie di garrulo splendente rimasta nascosta alla scienza fino a oggi.

Ptilorrhoa urrissia, una specie appena scoperta e già in pericolo

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In totale, son ostati osservati meno di dieci individui e la specie è probabilmente in serio pericolo di estinzione. Foto da Woxvold et al., 2025

Questa nuova specie sembra essere presente solo a Iagifu Ridge. È stata infatti fotografata solo lì e per be dieci mesi consecutivi, anno dopo anno, ma i numeri di uccelli individuati sono spaventosamente bassi. In sette anni di studio, il numero totale di individui osservati è probabilmente inferiore a dieci. È una popolazione minuscola e probabilmente anche molto isolata, confinata su montagne che non ospitano altre specie simili a quote più alte.

Secondo gli autori, è quindi molto probabile che questa specie sia già seriamente minacciata di estinzione ed è stato quindi proposto di inserirla nella categoria "In pericolo" della Lista Rossa IUCNA. Tra le minacce, ci sono con tutta probabilità i gatti domestici e i cani randagi portati dagli esseri umani, fotografati più volte dalle fototrappole, che per un uccello che depone le uova a terra sono un rischio enorme, ma anche i cambiamenti climatici.

Gli uccelli tropicali di montagna sono tra i più vulnerabili al riscaldamento globale, soprattutto quando non possono più "salire di quota" per cercare ambienti più freschi e habitat adatti, banalmente perché a un certo punto la montagna "finisce". Ptilorrhoa urrissia vive infatti già al limite delle altitudini disponibili ed è probabilmente per via di queste minacce, e per le sua abitudini elusive, che rimasta nascosta fino a oggi.

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