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30 Aprile 2025
8:13

Una nuova e velenosissima specie di rana freccia è stata appena scoperta in Amazzonia

Una nuova specie di rana freccia velenosa è stata appena scoperta in Brasile. Si chiama Ranitomeya aquamarina, ha dei colori unici, è più piccola di una moneta da due centesimi e sembra essere monogama.

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La nuova specie di rana freccia appena scoperta: Ranitomeya aquamarina. Foto da Mônico et al., 2025

Le sue zampe sono leopardate, il corpo è elegantemente striato di nero e color verde acqua e il suo veleno è tra i più letali dell'intero regno animale. Queste sono solo alcune delle caratteristiche di una nuova specie di rana freccia scoperta recentemente in Sud America. Si chiama Ranitomeya aquamarina e a scovarla è stato un gruppo di ricercatori che stava esplorando le foreste del bacino del fiume Juruá, in Brasile. La nuova specie è stata descritta recentemente sulla rivista ZooKeys, ma questa minuscola rana sta già attirando parecchia attenzione per la sua colorazione davvero unica.

Una bellezza letale

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Come tutte le altre rane freccia, anche questa nuova specie è estremamente tossica. Foto da Mônico et al., 2025

La ranocchia misura circa 17 mm di lunghezza, meno di una moneta da due centesimi, per intenderci. Ma il suo aspetto passa tutt'altro che inosservato: le zampe sono ricoperte da grandi macchie bruno-rossastre su sfondo dorato e ricordano molto il mantello maculato di un leopardo; il dorso, invece, alterna strisce nere a bande verde acqua così lucenti da sembrare cromate. Una colorazione che ha fatto subito pensare a quella del mare, ispirando così il nome della specie: aquamarina.

Come tutte le altre rane freccia o del dardo velenoso, anche questa nuova specie produce attraverso la pelle potenti tossine che potrebbero uccidere chiunque la tocchi. Nei secoli, le popolazioni native dell'Amazzonia hanno infatti imparato a sfruttare queste sostanze per avvelenare le punte delle frecce, da qui il nome rane "freccia" o "del dardo velenoso". E anche la nuova Ranitomeya aquamarina, nonostante le dimensioni minute, non fa eccezione: è un concentrato di veleno racchiuso in una livrea coloratissima.

Una rara rana monogama

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A differenza della maggior parte delle rane, questa nuova specie sembra essere monogama. Maschi e femmine si muovono insieme e i primi sono molto protettivi verso la loro compagna. Foto da Mônico et al., 2025

Ma non è solo il suo aspetto a stupire. Gli autori hanno anche osservato un comportamento abbastanza insolito per gli anfibi: la monogamia. Il mondo degli anfibi è di solito fatto di incontri brevi e occasionali, ma la rana freccia colo acqua di mare sembra invece formare coppie stabili nel tempo. Quando i ricercatori hanno provato ad allontanare una femmina da un maschio, lui reagiva emettendo richiami d'allarme forti e insistenti. Sono pochissime le rane che si comportano così e fino al 2010 la monogamia non era mai stata osservata in nessuna specie.

La scoperta acquisisce ancora più valore se si considera che è la prima nuova specie appartenente a questo genere (Ranitomeya) descritta negli ultimi 13 anni. E secondo gli autori potrebbe non essere l'unica. L'area del bacino del Juruá, infatti, è tra le più ricche di biodiversità dell'intera Amazzonia, ma anche tra le meno esplorate. "Anche se siamo siamo solo all'inizio, abbiamo già individuato diverse possibili nuove specie", scrivono i ricercatori.

Una piccola gemma da proteggere

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La specie è stata trovato in un’area molto limitata e potrebbe quindi avere una distribuzione piuttosto localizzata. Foto da Mônico et al., 2025

La speranza è che studi come questo incoraggino nuove spedizioni e nuovi progetti di ricerca, ma soprattutto azioni più concrete per la conservazione di questa regione. Come hanno scritto gli autori nel loro studio, R. aquamarina è stata trovata per il momento esclusivamente in un unico sito di campionamento. Significa che probabilmente non è molto abbondante o ampiamente diffusa e quindi merita molta attenzione anche da un punto di vista conservazionistico.

"Ci auguriamo che la nostra ricerca possa suscitare maggiore interesse per questa regione, far luce sulla sua enorme ricchezza biologica e, non ultimo, fornire informazioni importanti per la sua tutela", concludono infatti gli autori. Ogni piccolo gioiello scoperto nella foresta amazzonica, proprio come Ranitomeya aquamarina, ci ricorda quanta bellezza in termini di biodiversità è ancora nascosta lì fuori, ma soprattutto che non abbiamo più molto prima che sparisca per sempre.

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