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Un cane è stato lanciato in una cisterna profonda 6 metri da un uomo che poi l'ha richiusa e si è allontanato. Se l'animale non fosse stato notato da alcuni passanti che hanno assistito alla scena la sua morte sarebbe stata inevitabile e non avrebbe lasciato traccia. Invece, i Vigili del Fuoco, allertati dai cittadini, sono riusciti a salvare l'animale.
L'episodio è avvenuto a Gagliano del Capo, in Salento, mercoledì 4 giugno intorno alle 20 di sera.
Cosa è successo al cane lanciato nella cisterna in Salento
Mercoledì sera un anziano ha lanciato un cane in una cisterna profonda 6 metri e l'ha richiusa prima di allontanarsi. Per una coincidenza alcuni passanti, non visti, hanno assistito a tutta la scena e hanno subito allertato i soccorsi.
Senza un intervento tempestivo l'animale sarebbe certamente morto. L'arrivo dei Vigili del Fuoco e delle Guardie zoofile, invece, ha permesso il salvataggio del cane. Quando è stato estratto dalla cisterna era visibilmente scosso e spaventato, ma vivo. È stato subito affidato ai volontari che monitoreranno il suo stato di salute e soprattutto cercheranno di curare le ferite sul cuore procurate da questa brutta disavventura.
Le autorità invece stanno cercando l'autore di questo reato crudele.
Cosa rischia l'uomo che ha gettato il cane nella cisterna
A seguito dell'inasprimento delle pene per chi commette reati contro gli animali approvato definitivamente dal Senato alla fine di maggio, l'uomo che ha gettato il cane nella cisterna in caso di condanna rischia una multa salta.
Il nuovo articolo 544-ter del Codice penale, quello che disciplina il reato di maltrattamento animale, stabilisce infatti la possibilità di reclusione fino a due anni, previsione difficilmente realizzabile all'interno dell'ordinamento italiano, a cui però si aggiunge una multa a partire da 5 mila euro che prima era comminata in alternativa alla pena carceraria.
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 5.000 a 30.000 euro.