
Gli uccelli cambiano sesso più spesso di quanto crediamo. I ricercatori se ne sono accorti dopo che un uccello registrato come maschio, con tanto di anellino identificativo, ha deposto un uovo. Con uno studio pubblicato su Biology Letters abbiamo avuto la conferma che l'inversione sessuale negli uccelli è più diffusa di quanto si pensasse in precedenza.
Ma com'è possibile? L'errore è indotto dal bias, tutto umano, di giudicare il sesso di un individuo basandosi sulle gonadi e sull'aspetto esteriore, elementi che spesso non corrispondono al sesso determinato dai cromosomi, almeno negli uccelli.
Come ha fatto un kookaburra maschio a deporre un uovo: gli individui con sesso diverso da quello apparente
La determinazione del sesso negli uccelli è più flessibile di quanto si credesse in passato, oggi sappiamo che ci sono individui che presentano gonadi e altre morfologiche di un sesso, ma possedendo la composizione cromosomica del sesso opposto. Confrontando le caratteristiche morfologiche interne ed esterne con precisi marcatori sessuali, i ricercatori hanno identificato diversi individui con sesso diverso da quello apparente in tutte e cinque le specie di uccelli australiani oggetto dello studio, con percentuali comprese tra il 3 e il 6%, molto di più di quanto si ritenesse in precedenza.
"La presenza di questi individui può mettere in discussione l'affidabilità dei metodi tradizionali di determinazione del sesso che si basano esclusivamente sulla morfologia esterna, sull'anatomia interna o sui marcatori genetici – si legge nello studio – Questi metodi, se utilizzati isolatamente, non riescono a identificare gli individui con inversione sessuale o intersessuali, rischiando di trascurare il loro impatto sulle dinamiche di popolazione".
Quasi tutti gli uccelli osservati dai ricercatori per la realizzazione dello studio erano geneticamente femmine ma avevano organi riproduttivi maschili. Tuttavia, i ricercatori hanno trovato anche alcuni maschi geneticamente dotati di ovaie, tra cui un kookaburra geneticamente maschio che aveva deposto un uovo di recente.
La scoperta, più che fare chiarezza ha confuso gli scienziati: "Ora che sappiamo che esiste una discordanza, la prossima grande domanda sarà: cosa la determina negli uccelli?", ha affermato a Science Clare Holleley, biologa ambientale della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization australiana, non coinvolta nel nuovo studio. "Sono le sostanze chimiche, lo stress ambientale o qualche altro fattore che può alterare le traiettorie di sviluppo?".
Quando cellule diverse contengono diversi set di cromosomi si parla di ginandromorfismo e riguarda individui che presentano caratteristiche sia maschili che femminili. Un caso era già stato registrato nel 2023, quando venne avvistato in Colombia un uccello con metà corpo con il piumaggio delle femmine, e metà maschile.
Il caso dell'uccello metà maschio e metà femmina

Tra il 2021 e il 2023 lo zoologo dell'Università neozelandese di Otago, Hamish Spencer, e l'ornitologo John Murillo hanno osservato e fotografato un esemplare di mielo verde (Chlorophanes spiza), un piccolo uccello diffuso in Sudamerica. L'uccello mostrava il tipico piumaggio maschile blu screziato sul lato destro e quello verde femminile sul sinistro. Il becco sembrava essere coerente con la colorazione maschile, mentre la parte inferiore sinistra della mandibola era di un giallo più opaco. Non è raro che i giovani maschi abbiano caratteristiche femminili, ma l'iride di colore marrone rossastro dell'esemplare indicava che si trattava di un esemplare ormai adulto.
Si tratta della seconda segnalazione di ginandromorfia bilaterale nella specie, e la prima di un esemplare vivente. La scoperta è stata sensazionale, ma le nuove informazioni che stanno emergendo grazie allo studio condotto in Australia indicano che gli uccelli hanno molto di più da raccontarci di quanto crediamo.