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Un uccellino “ruba” i peli al cane steso al sole: il video virale

Un video virale mostra un uccellino che strappa il pelo a un cane che dorme. Lo fa per rendere più morbido e accogliente il suo nido ed è un comportamento molto comune tra i piccoli passeriformi. È una strategia molto comoda e vantaggiosa, ma che nasconde anche dei pericoli.

13 Giugno 2025
11:47
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Screenshot da video di @sheilajmoradi via TikTok

Un cane steso al sole e un uccellino che ne approfitta per raccogliere una bella scorta di pelo che userà per costruire il suo nido.  Questa è la scena diventa virale condivisa in un video su TikTok dal profilo @sheilajmoradi. Il piccolo passeriforme è "atterrato" su un Husky addormentato in giardino e comincia a strappare ciocche del suo pelo che raccoglie con cura nel suo piccolo becco. Il cane chiamato Rambo, imperturbabile, non sembra preoccuparsene affatto.

L'uccellino protagonista del video è probabilmente una cincetta crestata (Baeolophus bicolor), un piccolo passeriforme nordamericano appartenente alla famiglia dei paridi, come le nostre cince. È una delle tante specie che si sono adattate perfettamente a vivere anche in ambienti urbani e suburbani, approfittando delle molte risorse offerte anche involontariamente da noi esseri umani e, in questo caso, dai nostri amici animali.

Un nido più morbido e confortevole a costo zero

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Le cincette sono uccelli molto vivaci e intelligenti, come le nostre cince

Il comportamento che vediamo nel video non è così insolito per il mondo degli uccelli: molte specie di piccoli passeriformi raccolgono peli di mammiferi, piume, lanugine e materiali morbidi per imbottire il proprio nido, rendendolo così più caldo e confortevole per le uova e i piccoli. Le cincette, però, sono piuttosto note per il loro carattere particolarmente audace e spavaldo, una caratteristica condivisa anche con altre specie di cince, incluse le nostre cinciarelle e cinciallegre. Ci sono tanti diversi video in rete con protagonisti questi uccelli.

Non è raro infatti che, pur di ottenere ciò che cercano, si avvicinino senza paura agli animali (anche predatori) strappando i peli direttamente dal corpo, approfittando magari di un momento di relax o di sonno dell'involontario "donatore". Questa strategia comporta indubbi vantaggi: il pelo di cane, per esempio, è spesso, isolante e soprattutto disponibile in grandi quantità, in particolare nel periodo di muta. Per un piccolo uccello che deve costruire e rendere accogliente un nido, si tratta di una risorsa preziosa, ma non è esente da rischi.

I pericoli invisibili nascosti nel pelo dei nostri animali

Uno studio pubblicato recentemente ha sollevato un campanello d'allarme sottovalutato, ma importante. I peli raccolti da animali domestici trattati con antiparassitari possono contenere residui di sostanze chimiche, come il fipronil, che si accumulano nei materiali del nido. Quando questi peli entrano in contatto con le uova o con i piccoli appena nati, possono causare tossicità, riducendo il tasso di schiusa e compromettendo il successo riproduttivo degli uccelli.

Un dato che invita a riflettere su come anche un gesto necessario e apparentemente innocuo, come applicare un antiparassitario al proprio animale, possa avere conseguenze inaspettate  e negative sulla fauna. Resta da capire che impatto ha su larga scala e nel lungo questo rischio. Nel frattempo, cincette, cince e tanti altri uccelli continuano a sorprenderci grazie aalla loro intelligenza e capacità di adattarsi a un mondo che cambia sempre più velocemente.

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