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12 Giugno 2025
13:36

Un pipistrello nativo dell’Africa vive anche a Lampedusa: scoperta nuova specie per l’Europa

Per la prima volta è stata documentata in Europa la presenza del miniottero del Maghreb (Miniopterus maghrebensis), un pipistrello finora noto solo in Nord Africa. La scoperta è avvenuta a Lampedusa grazie a un'indagine genetica e acustica condotta dal CNR.

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Miniopterus maghrebensis (Credits: Jaro Schacht)

Un piccolo pipistrello finora considerato esclusivo del Nord Africa vive anche sulla piccola isola di Lampedusa: si tratta del miniottero del Maghreb (Miniopterus maghrebensis). La scoperta è descritta in un articolo pubblicato sulla rivista Mammalian Biology e documenta per la prima volta la presenza di questa specie in Europa.

Lo studio nei bunker di Lampedusa alla ricerca dei pipistrelli

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Bunker di Lampedusa (Credits: Fabrizio Gili)

Lo studio è stato condotto sull’isola di Lampedusa, situata nello Stretto di Sicilia tra Europa e Africa, avamposto strategico per lo studio delle dinamiche biogeografiche. A condurlo è stato il team di ricerca che ha riunito due istituti del Consiglio nazionale delle ricerche – l’Istituto per la ricerca sulle acque di Verbania (Cnr-Irsa) e l’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri di Firenze (Cnr-Iret) – e il Centro Nazionale per la Biodiversità (NBFC).

Il team sull'isola di Lampedusa ha condotto un’indagine approfondita sui pipistrelli combinando tecniche non invasive come il monitoraggio acustico automatico, l’ispezione di potenziali rifugi sotterranei e l’analisi genetica da campioni di guano. L’obiettivo era quello di chiarire la composizione faunistica di un’area finora poco studiata, ma potenzialmente di grande valore conservazionistico.

Con queste modalità nell’ottobre 2024 i ricercatori hanno esplorato l’isola, ispezionando cavità naturali e artificiali, tra cui molti bunker della Seconda guerra mondiale, spesso utilizzati dai pipistrelli come rifugi. L’indagine si è concentrata non solo sulla ricerca di animali, ma anche di tracce indirette della loro presenza, come guano e resti alimentari. E proprio da queste tracce è emersa la scoperta più significativa dello studio.

Le analisi genetiche, condotte nei laboratori del Cnr-Iret di Firenze su escrementi raccolti presso il vecchio cimitero dell’isola, hanno confermato, per la prima volta in Europa, la presenza del miniottero del Maghreb, specie finora nota solo in Marocco, Algeria e Tunisia. Un risultato che amplia i confini geografici della specie e presenta importanti implicazioni di conservazione.

I ricercatori: "Scoperta conferma il valore delle piccole isole"

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Costa dell’isola di Lampedusa caratterizzata da bunker (Credits: Fabrizio Gili)

"Le piccole isole, per loro natura, ospitano ecosistemi delicatissimi e vulnerabili a perturbazioni ambientali e climatiche anche minime – spiega Fabrizio Gili, ricercatore del Cnr-Irsa che ha fatto parte del team di ricerca – Inoltre, la crescente scarsità di risorse idriche legata ai cambiamenti climatici può rappresentare un fattore critico per la sopravvivenza dei chirotteri, che necessitano della presenza di fonti d’acqua per l’idratazione e la termoregolazione".

La scoperta, segnala Gili, conferma l'importanza della piccola isola siciliana per la fauna selvatica: "Per quanto attiene in particolare ai chirotteri, storicamente Lampedusa aveva restituito segnalazioni frammentarie di diverse specie, suggerendo una comunità potenzialmente ricca ma mai studiata in modo sistematico e approfondito. Tuttavia, l’aumento della pressione antropica, il turismo e i cambiamenti climatici in atto sollevavano dubbi sulla persistenza attuale di molte di queste specie, alcune delle quali oggi riconosciute come parte di complessi criptici o soggette a drastici declini su scala regionale".

Per il ricercatore la scoperta va oltre l'aggiunte di un nome a un elenco: "L’inclusione del miniottero del Maghreb tra le specie presenti in territorio europeo implica, infatti, l’estensione automatica delle misure di tutela previste, come quelle sancite dal Bat Agreement, trattato internazionale nato sotto la Convenzione di Bonn per promuovere la conservazione dei chirotteri e dei loro habitat. Il riconoscimento ufficiale del miniottero del Maghreb tra le specie europee porterebbe a 56 il numero di specie incluse nell’Accordo".

Non solo il miniottero del Maghreb: trovate altre specie di pipistrelli a Lampedusa

Oltre al miniottero del Maghreb, lo studio ha documentato almeno altre sette specie sull’isola. Tra queste figurano l’orecchione di Gaisler (Plecotus gaisleri), finora noto in Europa solo per Malta e Pantelleria, e il ferro di cavallo di Mehely (Rhinolophus mehelyi), specie a distribuzione discontinua ristretta alla zona del Mediterraneo. Per entrambe, le sequenze genetiche identificate corrispondono a nuovi aplotipi mitocondriali endemici di Lampedusa, suggerendo un isolamento genetico rispetto ad altre popolazioni insulari o continentali.

"Questo dato sottolinea il valore unico delle popolazioni di pipistrelli delle piccole isole, che rappresentano veri scrigni di diversità genetica e che pertanto necessitano di particolare attenzione conservazionistica. Come spesso accade in questi contesti, alcune delle componenti più preziose della biodiversità rischiano di scomparire prima ancora di essere comprese appieno", conclude Gili.

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