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6 Novembre 2025
11:05

Un cuculo avvistato a New York ha fatto impazzire i birdwatcher e non solo

Un cuculo, una specie piuttosto comune qui Europa, è apparso a sorpresa un un campo da golf a Riverhead, nello Stato di New York. L'avvistamento, una rarità per il Nord America, ha generato parecchio clamore e attirato l'interesse di birdwatcher e non solo.

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Il cuculo avvistato per la prima volta il 23 ottobre nei pressi di un campo da golf a Suffolk, New York. Foto e osservazione © Jay Rand–Macaulay Library via eBird

Un uccello piuttosto comune e a cui siamo abituati qui in Europa è comparso, all'improvviso, su un campo da golf a Riverhead, nello Stato di New York. Era un giovane cuculo (Cuculus canorus), una specie migratrice che ogni anno attraversa il Mediterraneo per annunciare con il suo canto l'arrivo della bella stagione e famosa soprattutto per la sua abitudine di deporre le uova nei nidi di altri uccelli. Non si tratta di una specie rara o difficile da osservare qui nel Vecchio Continente, ma in Nord America sì, e per questo l'avvistamento ha quindi generato molto clamore e interesse tra gli appassionati di uccelli e non solo.

Il cuculo che ha fatto "impazzire" i birdwatcher

Il 23 ottobre un gruppo di appassionati di birdwatching ha notato per la prima lo strano visitatore nei pressi di un campo da golf a Riverhead, nella contea di Suffolk. La notizia è corsa velocissima tra i social e sulle piattaforme dedicate agli avvistamenti, come eBird, dove in poche ore sono apparse altre foto e segnalazioni. Decine di birder si sono messi in viaggio per raggiungere il luogo, nella speranza di vedere con i propri occhi quello che per molti sarebbe stato un incontro irripetibile.

Il giovane cuculo è stato osservato nuovamente il giorno successivo e poi, un'ultima volta, il 26 ottobre. Così tanto clamore per un singolo uccello non è una novità tra gli ornitologi e i birdwatcher, ma desta ancora molto stupore tra i non addetti ai lavori. Proprio per questo se n'è parlato molto oltreoceano e numerosi media, tra cui anche il New York Times, gli hanno dedicato un articolo, raccontando come un uccello così comune in Europa possa diventare un vero e proprio evento negli Stati Uniti.

Che ci fa un uccello europeo in Nord America?

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Il cuculo avvistato nello Stato di New York è un cosiddetto "accidentale", ovvero un uccello molto lontano dai suoi territori abituali

Il cuculo comune nidifica in gran parte dell'Europa e dell'Asia, dalle campagne inglesi fino ai boschi e alle foreste della Siberia e del Giappone. È una cosiddetta specie con distribuzione "paleartica", ovvero originaria di Europa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa. In autunno migra come molte altre specie verso Sud, attraversando mari e deserti per svernare di solito nell'Africa sub-sahariana. È uno dei primi migratori a partire dopo aver deposto le uova, anche perché non deve accudire e allevare i propri piccoli.

Ma come può un cuculo finire a New York? Le possibili spiegazioni sono tante. Potrebbe trattarsi di un giovane partito dalle regioni più orientali, come appunto la Siberia, che ha attraversato l'Alaska per poi scendere lungo il continente nordamericano. Oppure potrebbe essere un caso di migrazione inversa, un fenomeno in cui gli uccelli si disorientano e percorrono la direzione opposta rispetto a quella "programmata" geneticamente. In questo modo, un uccello europeo potrebbe finire accidentalmente in America passando per l'Islanda o la Groenlandia.

Osservare gli uccelli è sempre più popolare

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Quando viene osservata una specie rara molti appassionati e birdwatcher si mettono in viaggio per aggiungerla alla propria lista personale

Quando un uccello viene avvistato così lontano e fuori rotta dai suoi territori abituali, viene definito "accidentale" o "vagante" nel gergo ornitologico. Il cuculo di New York è infatti solo il quarto individuo mai osservato sulla costa orientale degli Stati Uniti, dopo quelli segnalati in Massachusetts (nel 1981), in Québec (2013) e a Rhode Island (2020). Eventi così rari attirano quindi sempre molta attenzione tra gli appassionati e rappresentano spesso per i birdwatcher un'occasione irripetibile.

Nel mondo del birdwatching, ogni nuova specie vista e riconosciuta (chiamata nel gergo "lifer") viene aggiunta alla lista personale di quelle avvistate nella vita. Per arricchirla, molti appassionati compiono spesso viaggi lunghi e costosi, solo per trascorrere ore in attesa di aggiungere una specie rara alla loro lista. È un modo per unire scienza, passione e contatto con la natura, ma anche per contribuire alla conoscenza della biodiversità.

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Un capanno per osservare gli uccelli all’isola della Cona, nella Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo, una delle zone umide più frequentate dagli appassionati in Italia

Ogni segnalazione documentata aiuta i ricercatori a ricostruire rotte e comportamenti migratori ancora poco noti e grazie alla citizen science – la scienza fatta anche dai cittadini – le conoscenze ornitologiche sono aumentate significativamente negli ultimi anni. Il birdwatiching, infatti, sta diventando un hobby sempre più popolare e mainstream, non solo in Nord America e in Regno Unito, dove storicamente l'osservazione degli uccelli ha attirato molti appassionati.

Anche nel resto d'Europa e qui in Italia, il birdwatching attira sempre più persone, soprattutto tra i giovani, anche grazie alle community social che facilitano discussioni e incontri, alle piattaforme dedicate alla raccolta delle osservazione (come appunto eBird, Ornitho e iNaturalist) e a una maggiore accessibilità a binocoli, fotocamere, guide e app per imparare a riconoscere le varie specie. In Italia la community più numerosa è EBN Italia, ma esistono anche molti gruppi e associazioni regionali o locali.

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