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Nel corso della sua vita ha ucciso almeno 40 cani utilizzando bocconi ed esche avvelenate. Ora è finalmente stato identificato e denunciato dalle autorità. È successo nella repubblica di San Marino, piccola enclave del territorio italiano dove un 80enne per oltre 14 ha fatto strage di animali.
Per le associazioni di tutela animali che in questi anni si sono occupati di raccogliere i corpi delle decine di cani uccisi è la fine di un incubo. "L'incubo nel 2011 sembra terminato – scrive l'organizzazione Apas San marino – ma rimane l'enorme dolore per la lunga scia di sofferenza durata quasi 15 anni".
Cosa sappiamo del presunto killer di cani di San marino
Mercoledì 16 aprile un ottantenne di San Marino è stato fermato dalla Gendarmeria e denunciato a piede libero con l'accusa di aver provocato negli anni la morte di decine di cani. A seguito di una serie di controlli incrociati e dell'ultimo tragico avvelenamento di sette cani, fra i quali una giovane cagnolina deceduta per complicanze respiratorie, i gendarmi sono riusciti a risalire all'identità del presunto killer.
Recentemente lo stesso uomo sarebbe stato condannato "per ingiuria e minacce a seguito dell'invio di lettere anonime deliranti e piene di odio all'indirizzo dell’Apas – fanno sapere i volontari stessi – e di diversi cittadini che in qualche modo avevano a che vedere con gli animali".
Al termine delle indagini e successivamente al possibile rinvio a giudizio l'ottantenne verrà giudicato con le leggi della Repubblica di San Marino che per questo tipo di reato stabilisce una pena di appena quindici giorni di carcere, fino a un massimo di due mesi. Giudicati troppo blandi dagli attivisti, come ha spiegato a Fanpage.it Silvia Paoletti, vice presidente dell'Apas San Marino:"L'identificazione del presunto killer è avvenuta proprio il giorno in cui nel nostro parlamento, il Consiglio Grande e Generale, si discuteva la legge per l'inasprimento delle pene per chi uccide gli animali, prevedendo anche un comma per chi dissemina esche avvelenate. Un'amara coincidenza perché la legge non è retroattiva, e quindi non sarà applicata per questo caso".
La storia di un incubo lungo 14 anni, l'ultimo episodio il giorno della denuncia
Gli avvelenamenti, secondo i volontari di San Marino, sarebbero iniziati nel 2011 e la maggior parte si sarebbero verificati con regolarità fino al 2022. In questo arco temporale sarebbero 40 i decessi accertati, e molti altri avvelenamenti che fortunatamente si sono risolti grazie al pronto intervento dei veterinari. L'ultimo episodio è avvenuto proprio mercoledì, nella zona di Fiorentino, a San Marino, quando 7 cani hanno mostrato sintomi di avvelenamento.
Secondo quanto ricostruito da Il Resto del Carlino, le autorità avevano già iniziato a indagare, e a seguito di questa ultima decisiva tragedia hanno bussato alla porta del sospettato. Nell'abitazione dell'80enne sarebbe stato trovato tutto l'armamentario necessario per preparare le esche mortali: carne e grasso di prosciutto e l'Endusulfan, un potente diserbante tolto dal commercio sia in Italia che a San Marino perché ritenuto pericoloso per la salute pubblica.