UN PROGETTO DI
26 Novembre 2025
17:37

Topoline “ostetriche”: come le femmine aiutano le loro compagne incinte a partorire

Le femmine di topo aiutano le compagne a partorire, agendo come delle piccole "ostetriche". Un comportamento molto raro che svela nuove forme interazioni sociali e altruismo in questi piccoli roditori.

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Un topolino appena nato

Che i topi fossero animali sociali e altruisti non è una novità. Recentemente, è stato dimostrato che sono in grado di aiutare i propri simili in difficoltà rianimandoli come in un intervento di primo soccorso umano. Che però alcune femmine possano addirittura trasformarsi in piccole "ostetriche", invece, è qualcosa che va ben oltre ciò che sapevamo.

Un nuovo studio raccontato di recente da New Scientist rivela infatti che, durante il parto, alcune topoline aiutano concretamente una compagna in difficoltà, intervenendo con delicatezza per liberare i piccoli rimasti bloccati nel canale del parto. La scoperta è arrivata quasi per caso, quando un gruppo di ricercatori della NYU Langone Health, guidato dal neuroscienziato Robert Froemke, stava osservando l'attività cerebrale di femmine di topo incinte per un altro progetto.

A un certo punto, gli scienziati si sono accorti che altre femmine nella stessa gabbia si avvicinavano alla partoriente, la toccavano, interagivano e, nei casi più critici, tiravano fuori i cuccioli con le zampe e con la bocca, proprio come farebbe un'assistente alla nascita. Poi rompevano addirittura la sacca amniotica, permettendo così ai piccoli neonati di respirare.

Come le femmine più esperte aiutano le compagne a partorire

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Le femmine più esperte e che avevano già avuto figli, erano più efficace ad aiutare altre femmine a partorire

Lo studio, non ancora pubblicato, è stato presentato da Froemke in anteprima a un recente convegno della Society for Neuroscience a San Diego, in California. Per capire quanto fosse importante questo aiuto, gli scienziati hanno utilizzato topi geneticamente modificati per non avere i recettori dell'ossitocina, l'ormone che durante il parto induce le contrazioni uterine. Senza ossitocina, i piccoli restano spesso incastrati e sia la madre che la prole rischiano di morire.

Le femmine incinte prive di questo recettore sono state affiancate ciascuna a una compagna che aveva già esperienza materna e quasi tutte le madri accompagnate da una topolina "esperta" sono sopravvissute e la maggior parte dei loro cuccioli è nata viva. Per verificare se fosse davvero l'esperienza a fare la differenza, il team ha ripetuto l'esperimento affiancando alle madri in difficoltà maschi o femmine "inesperte", che non avevano mai avuto cucciolate. Anche in questi casi, un aiuto c'era, ma più goffo e meno efficace.

I maschi montavano la femmina incinta, esercitando pressione sulla schiena e facilitando così l'espulsione dei piccoli, mentre le giovani femmine la leccavano e le massaggiavano l'addome. Un sostegno fisico, quasi istintivo, che però non riusciva a garantire la sopravvivenza dei neonati. Nessuno dei cuccioli di questi gruppi è purtroppo sopravvissuto, perché nessuno rompeva poi la sacca amniotica subito dopo il parto.

L'altruismo negli altri animali non è più così eccezionale

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Secondo gli scienziati, comportamenti altruistici come questo sono molto più diffusi di quanto pensiamo anche negli altri animali

Secondo Froemke, questa scoperta allarga di molto la nostra comprensione del comportamento sociale nei mammiferi. Non è la prima volta che i topi mostrano forme di altruismo, ma assistere un parto è un passo in avanti ulteriore, un comportamento che finora era stato documentato solo negli esseri umani e in pochissimi primati simili a noi, come bonobo e scimpanzé. Probabilmente in natura è difficile osservare comportamenti simili perché gli animali tendono a isolarsi durante il travaglio, per non attirare predatori.

Eppure queste osservazioni suggeriscono che le cure condivise, l'assistenza al parto, il gesto di restare accanto a un individuo vulnerabile, potrebbe essere un comportamento molto più diffuso di quanto crediamo anche negli altri animali. Nella vita di molti mammiferi, le cure parentali – tutti quei comportamenti di accudimento, supporto e difesa dei piccoli – svolgono un ruolo centrale, anche nel plasmare comportamenti sociali, legami e relazioni nella vita degli adulti.

Negli ultimi anni, lo studio dell'altruismo negli altri animali ha fatto passi in avanti da gigante, costringendoci e rivedere molte delle nostre convinzioni. Sempre più studi stanno infatti ridisegnando ciò che credevamo di sapere su come le altre specie siano in grado di mettere comportamenti tanto complessi senza riceve alcun vantaggio diretto. Capre che aiutano le compagne a raggiungere il cibo, delfini che si danno una mano a vicenda e ora topoline ostetriche. La lista degli animali altruisti diventa sempre più lunga.

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