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Tigre attacca e porta via un uomo dal cortile di casa: la verità dietro ai video virali

Sui social, indiani e non solo, sta circolando il video di un uomo attaccato da una tigre e portato via dal giardino di casa sua. Vediamo cosa si nasconde dietro le immagini virali.

4 Dicembre 2025
16:04
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Scorrendo tra le pagine social nelle ultime settimane, a molti sarà capitato di vedere il video di un uomo  brutalmente attaccato da una tigre e portato via dall'animale mentre si trovava nel cortile di casa sua. Le immagini che mostrano l'intera sequenza dell'aggressione sono diventate virali su TikTok e Facebook, soprattutto in India, dove sarebbe avvenuto l'episodio.

Sarebbe solo un'altro triste resoconto del conflitto tra essere umano e fauna selvatica, se non fosse che qui non c'è niente di reale: il video è un falso creato con l'intelligenza artificiale, ma a differenza dei video dell'addestratrice Jessica Radcliffe uccisa da un'orca, questo è fatto così bene da aver richiesto una smentita ufficiale da parte delle autorità pubbliche. Vediamo come distinguere un video vero di attacchi di tigri e leoni sulle persone.

Perché il video dell'uomo attaccato e portato via da una tigre non è vero

Tra la fine di ottobre e le prime settimane di novembre ha iniziato a circolare sui social il video di una tigre che attacca un uomo a Brahmapuri città dell'India situata nel distretto di Chandrapur, nello stato federato del Maharashtra.

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La città dove sarebbe avvenuto l’attacco della tigre è Brahmapuri, nell’India centrale (Fonte: Wikimedia)

Le immagini riprendono l'intera sequenza: l'uomo è nel portico di casa intento a leggere un giornale quando nota qualcosa davanti a sé. In quel momento entra nel campo visivo della telecamera che sta riprendendo la scena anche la tigre, a cui l'uomo sembra quasi correre incontro. L'animale quindi afferra il malcapitato e correndo a grande velocità lo porta via fuori dal cancello dell'abitazione.

Il video è stato diffuso da una serie di pagine social che hanno localizzato l'attacco nella città di Brahmapuri, scatenando il panico tra i cittadini, tanto da richiedere una smentita ufficiale del Dipartimento delle Foreste, l'ente responsabile della fauna selvatica: "Il video diffuso è stato creato utilizzando l'intelligenza artificiale e condiviso per provocare disordini sui social media".

Il video è più sofisticato rispetto a quelli di Jessica Radcliffe creati sempre con l'intelligenza artificiale, ma comunque è possibile notare una serie di imperfezioni tipiche dei video creati con AI come movimenti innaturali, illuminazione incoerente.

In quasi tutti i fotogrammi in cui compare, l’animale è innaturalmente sfocato, molto più dell’uomo e dell’ambiente circostante. La sfocatura non è coerente con un normale blur da videocamera o postproduzione. Ci sono poi numerosi problemi anche per quanto riguarda l'illuminazione: quella del cortile è molto forte e diretta, ma non è coerente con l'ombra proietta dall'uomo, che è molto chiara e proiettata verso sinistra, né con quella dell'animale.

In più, in molti fotogrammi l'animale appare deformato con margini tremolanti tali da dargli un aspetto liquido. L'alert maggiore però viene dai movimenti. L'uomo si muove in modo abbastanza realistico, mentre la tigre sembra scivolare sull'asfalto, e con essa anche la sua preda.

Questi segnali indicano che il video è un falso creato artificialmente, ma come ogni fakenews ben confezionata anche in questo caso c'è un fondo di verità. Quest'anno nella regione del Chandrapur sono stati registrati 38 attacchi mortali provocati da tigri e altri predatori.

Quanti sono i casi di vere aggressioni di tigri registrati in India

Gli attacchi di tigri e altri grandi felidi nei confronti degli esseri umani non sono una novità in India, per questo la fake news dell'uomo aggredito nel cortile di casa e portato via ha attecchito così bene soprattutto nel paese. Solo pochi mesi fa un video reale mostrava un leopardo attaccare in pieno giorno un operaio in una fabbrica di mattoni nell'India settentrionale, sotto lo sguardo attonito dei presenti.

All’inizio del 2025, un maschio di tigre era entrato nella cucina di un’abitazione nella zona di Dausa, nello stato del Rajasthan, ferendo tre persone. Soli pochi mesi dopo, il 30 agosto 2025 un uomo di 65 anni, è stato sbranato da una tigre nei pressi di Sirpur, nella foresta di Waraseoni-Balaghat, nel Madhya Pradesh. E la lista può andare avanti ancora a lungo.

Questo genere di conflitti uomo-natura avviene soprattutto lì dove i predatori condividono con le persone il territorio e le risorse che contiene, come spiega l'etologa dell'Università di Milano Federica Pirrone: "Tali eventi sono più probabili in ambienti fortemente antropizzati, dove l'esposizione ai selvatici è maggiore e la perdita dell'habitat naturale riduce le possibilità per questi di trovare prede. A ciò si aggiungono i comportamenti spesso inadeguati di persone inesperte, che avventurandosi in natura per attività come passeggiate o campeggio, si rendono più vulnerabili a incidenti con la fauna selvatica, aumentando il rischio di aggressioni".

Si tratta di episodi gravi che si intrecciano con la forte espansione demografica che da decenni sta caratterizzando l'India e ad ad oggi, secondo le Nazioni Unite, è una delle nazioni più popolose del pianeta con oltre un miliardo di persone. Questa crescita esponenziale si intreccia fortemente con la necessità di nuovi spazi per le persone e per la crescita delle città. I villaggi e sobborghi rurali si stanno ampliando strappando sempre più terreno agli animali selvatici.

Questa sovrapposizione non fa altro che innescare conflitti sempre più violenti con i predatori, anche se a farne le spese nella maggior parte dei casi sono proprio i selvatici. L'ultimo report del National Tiger Conservation Authority (NTCA) tra gli anni 2019-2023 in tutta l’India sono morte 628 tigri, con una media di circa 125–130 l’anno. Numeri decisamente inferiori rispetto alle vittime umane.

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