
La Provincia Autonoma di Bolzano vuole introdurre la tassa di soggiorno per cani. Lo prevede il disegno di legge proposto dall'assessore per la conservazione degli ambienti naturali Luis Walcher. I proventi della tassa di soggiorno serviranno per tenere le strade dell'Alto Adige pulite, e andrà idealmente a sostituire la banca dati genetica attraverso la quale le autorità provinciali potevano risalire alle persone che non rimuovevano le deiezioni dei loro cani.
Cosa prevede e a quanto ammonta la tassa di soggiorno per cani a Bolzano
Il disegno di legge proposto dall'assessore Walcher introduce una tassa di soggiorno per i cani dei turisti a partire dal 2026, e prevede la fine dell'esame del dna obbligatorio per i cani dell'Alto Adige. La misura era stata introdotta, non senza polemiche, nel 2023 per permettere ai Comuni di scoprire coloro che non puliscono le deiezioni per le strade e quelli che si macchiano del reato di abbandono.
Il ddl dell'assessore altoatesino però non si limita ad abolire la banca dati genetica e a introdurre la tassa di soggiorno per i cani dei turisti, ma prevede anche una tassa per i cani dei residenti pari a 100 euro all'anno. Da quest'ultima previsione saranno esentati per due anni i cani già registrati in banca dati. L'incasso, secondo quanto dichiarato dalla Provincia, sarà dedicato alla pulizia delle strade e anche alla realizzazione di aree cani.
Le critiche dell'Enpa: "Scelta miope e ingiusta"
In un momento in cui cresce la sensibilità verso cani e gatti, considerati veri e propri membri della famiglia, la Provincia di Bolzano fa "un vero e proprio autogol", secondo Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa, tra le maggiori associazioni di tutela animale in italia.
"Dopo il fallimento clamoroso e costoso dell’assurdo progetto del dna dei cani, invece di puntare su educazione civica, controlli mirati e sensibilizzazione dei cittadini – continua Rocchi – si sceglie ancora una volta la strada più facile: tassare gli animali e i loro proprietari. Questa misura non solo penalizza le famiglie e i turisti che scelgono di viaggiare con i loro cani, ma manda anche un messaggio profondamente sbagliato: trasformare gli animali in un bancomat fiscale. È paradossale che in un territorio che vive di turismo e accoglienza si pensi di colpire proprio chi sceglie una vacanza rispettosa e inclusiva, portando con sé il proprio compagno a quattro zampe".
Enpa ricorda che "gli animali non sono un lusso, ma parte integrante delle famiglie. Colpirli con nuove gabelle non risolve i problemi di inciviltà di pochi, ma rischia solo di scoraggiare chi viaggia responsabilmente e, peggio ancora, di favorire abbandoni". E Rocchi si chiede: "È davvero questo il messaggio che Bolzano vuole dare? Un passo indietro che non possiamo che definire una scelta miope e ingiusta".