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Si tuffa in mare e salva un capriolo precipitato da una scogliera: il video

A Sestri Levante, in Liguria, il comandante Sergio Maddalena si è tuffato in mare per salvare un capriolo caduto da una scogliera. L’animale, stremato, è stato poi liberato nei boschi del Capenardo.

13 Giugno 2025
15:58
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A Sestri Levante, nella Baia delle Favole, in Liguria, una giovane femmina di capriolo è stata salvata dopo una caduta accidentale dalle Rocche di Sant'Anna, costoni a picco sul mare che segnano il confine tra la costa e il bosco. A notarla in difficoltà sono stati i bagnanti, che hanno subito segnalato la presenza dell'animale alla Capitaneria di Porto. Il capriolo, spinto dalle onde verso il largo, era visibilmente stremato, faceva fatica a nuotare e cercava un appiglio per poter respirare fuori dall'acqua.

È a quel punto che il comandante Sergio Maddalena, alla guida della Locamare di Sestri Levante, ha scelto di agire senza esitazioni. Si è tuffato in mare raggiungendo a nuoto la capriola, che ormai rischiava l'annegamento. Con l'aiuto di un battello della Capitaneria, l'animale è stato poi trasportato a riva, dove ad attenderlo c'erano decine di persone preoccupate: turisti, residenti e curiosi che, una volta capito cosa stava accadendo, hanno aspettato speranzosi che il cervide venisse salvato.

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I capriolo è un piccolo cervide in aumento un po’ in tutta Italia e non è raro che, spaventato o disorientato, finisca in zone pericolose da cui difficilmente riesce a uscire

Ad attendere il capriolo a terra c'erano anche alcuni volontari che hanno allertato e aspettato l'arrivo del personale venatorio, che ha poi preso in custodia l'animale. Dopo una breve sosta per riprendersi, l'animale è stato poi liberato nei vicini boschi del Capenardo, poco lontano dalla costa. Nessuna frattura né ferite gravi, solo tanto spavento e tanta fatica, che questa volta è stata ripagata grazie anche al coraggio e all'impegno del comandante Maddalena.

Il capriolo (Capreolus capreolus) è un piccolo cervide molto comune nelle aree boschive del Nord Italia, ma resta un animale schivo e timoroso, soprattutto in prossimità degli insediamenti umani. Non è raro che, spaventato o disorientato, finisca in zone pericolose – come appunto scogliere, fossi e canali – da cui difficilmente riesce a tornare indietro. La popolazione è in crescita un po' in tutta Italia e i salvataggi e i recuperi come questo, spesso eseguiti dai Vigili del Fuoco, sono aumentati negli ultimi anni.

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