
Un cane non smette mai di imparare. O, forse, è meglio dire che ogni cane ha la sua personalità e i suoi tempi e non è l'età a rappresentare un problema dal punto di vista della capacità di scoprire nuove attività e comprendere come interagire con le novità.
Questa premessa è fondamentale per capire che sì, certo che si può insegnare a un cane adulto ad andare a un guinzaglio ma il punto fondamentale da cui partire è sapere e comprendere chi è quel cane.
Fare delle ipotesi a livello statistico consente di dare risposta positiva al quesito, ovvero si può generalizzare e affermare che non è l'età a fare la differenza, ma la vera risposta è quella che darà ogni cane di fronte allo strumento e alla eventuale o meno pregressa conoscenza dello stesso.
Educare un cucciolo a indossare la pettorina e poi a sentirsi a suo agio al guinzaglio è un "lavoro" che necessita da parte della persona di riferimento della stessa costanza e pazienza che ci vuole nei confronti di un cane adulto il quale, però e sicuramente, a differenza del suo simile più piccolo avrà una personalità già formata e alle sue spalle delle esperienze che hanno portato a farlo essere quello che è, con le sue idee sul mondo. Di conseguenza sarà fondamentale creare la fiducia necessaria che è la base del legame con la persona di riferimento e che porta il cane ad acconsentire a quello che rimane un mezzo che limita la sua libertà.
Come insegnare al cane adulto ad andare al guinzaglio

Adottare un cane adulto significa prima di tutto sapere che si è di fronte a un individuo che ha una sua storia alle spalle, il ché non vuol dire però che si tratti di un soggetto che, pur avendo subito dei traumi, allora non sarà capace di fidarsi di nuovo. I cani hanno nella media sempre molta voglia di collaborare e mettersi in gioco, a patto che siano "visti", ovvero che si comprenda il loro stato d'animo e si trasmetta loro rispetto in tutti i sensi: delle loro emozioni e delle loro preferenze.
Bisogna confrontarsi con la personalità del cane e basarsi su quella, andando dunque a valutare tanto le sue capacità cognitive quanto le sue difficoltà emozionali nel trovarsi in situazioni e incontrare strumenti che non ha mai visto in precedenza.
Il punto fondamentale rimane dunque comprendere che ogni cane è un individuo a sé e stilare delle regole generiche per insegnare "al cane adulto" ad andare al guinzaglio è del tutto errato.
Il primo passo, dunque, è ottenere la sua fiducia a fronte di un rapporto di collaborazione che gli faccia comprendere che ciò che fate è utile alla convivenza. A seconda del cane che vi troverete di fronte, perciò, bisogna valutarne le motivazioni e le esperienze pregresse e regolarsi in base a queste fondamentali basi che del resto sono quelle che servono per instaurare in generale la relazione.
Sicuramente ciò che non va mai fatto è forzare Fido e puntare a risultati rapidi. Ci vuole pazienza, coerenza ed empatia. In questo articolo stiamo dando per scontato che l'ipotetico cane sia stato già abituato ad indossare una pettorina o un collare, e su questa falsariga possiamo ipotizzare dei consigli generici a fronte di quanto abbiamo già detto rispetto alla unicità di ogni cane e di ogni relazione che si crea.
Fondamentale, ad esempio, è rendere il cane confidente con il guinzaglio e inserirlo nell'ambiente casalingo come un elemento della vita quotidiana. Lasciatelo in vista, mostrateglielo senza però obbligarlo ad annusarlo o ad avvicinarcisi. Iniziate con un lavoro di prossimità rispetto allo strumento e fate tutto in un ambiente sicuro che può essere tanto all'interno della casa quanto in giardino, nel caso se ne possedesse uno.
L'associazione di un'esperienza positiva con il guinzaglio nelle fasi iniziali è importantissima per far sì che Fido si lasci poi coinvolgere negli step successivi, ovvero l'aggancio alla pettorina e i primi passi insieme.
Quale guinzaglio usare se il cane sta imparando
Prediligete in fase iniziale un guinzaglio lungo, per poi nel tempo arrivare a quello previsto dalla legge, ovvero il guinzaglio di 1, 5 metri (che in realtà non è proprio la lunghezza ideale per far sentire un cane a suo agio).
Non solo per questa fase delicata di conoscenza del guinzaglio ma in generale sconsigliamo l'uso del guinzaglio avvolgibile che non consente mai di creare una relazione attraverso lo strumento, visto che l'allontanarsi o l'avvicinarsi tra persona e cane sono "regolate" in modo non armonioso ma da quel "clic" che avviene quando si "ritira" il cane nei momenti in cui all'improvviso si ritiene che debba tornare indietro.
Il guinzaglio non deve essere trattato come un timone, ma come un collegamento tra due esseri senzienti che sono obbligati a essere legati l'un l'altro, e dunque assecondando le necessità di entrambi e, soprattutto, garantendo al cane di raggiungere le fonti di odore da cui è attratto in sicurezza.
In quanto tempo un cane adulto impara ad andare al guinzaglio

E' comprensibile che una persona si faccia questa domanda, ma se si è arrivati a questo punto dell'articolo si è già compreso che non c'è una risposta univoca perché ogni cane è unico.
Il tempo che ci vorrà sarà quello necessario a quel singolo soggetto per gestire quella che rimane una costrizione e che nulla ha a che fare con la natura di un animale che cammina nel mondo in base agli odori così come noi lo facciamo attraverso la vista.
Se si comprende questa differenza sostanziale tra noi e i "nostri migliori amici" sarà più facile capire perché naturalmente entrambe le specie sono portate a vivere l'esperienza della passeggiata in modo diverso e quanto è importante agire sul compromesso e sulla collaborazione per trasmettere a Fido il messaggio chiaro che stare al guinzaglio è una privazione che comporta benefici: le uscite insieme ad esplorare il mondo.