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Ridere è una parte fondamentale del linguaggio non verbale umano e influenza molti aspetti delle nostre vite e del nostro stato d'animo. Eppure, anche tra le altre grandi scimmie antropomorfe, i momenti di gioco e socialità sono spesso accompagnati da vocalizzazioni che somigliano sorprendentemente alle nostre risate. E oggi sappiamo che anche per i bonobo – insieme agli scimpanzé in nostri parenti più stretti – quelle risate hanno il potere di migliorare l'umore e influenzare il comportamento.
Lo dimostra uno studio pubblicato recentemente su Scientific Reports e condotto da un team internazionale guidato da Sasha Winkler ed Erica Cartmill dell'Indiana University. Le ricercatrici hanno infatti scoperto che i bonobo tendono a comportarsi in modo più ottimistico dopo aver sentito la risata di un loro simile. In altre parole, come succede a noi dopo una bella chiacchierata allegra tra amici, anche le scimmie sembrano essere più propense a vedere il bicchiere mezzo pieno dopo un momento di ilarità condiviso.
Il test dell'ottimismo tra le scimmie

Per valutare l'effetto della risata nei bonobo, le ricercatrici hanno usato un Cognitive Bias Test, un esperimento ampiamente utilizzato nello studio della cognizione animale. In pratica, si insegna all'animale che certi stimoli portano a una ricompensa (in questo caso, una scatola nera contenente del cibo) mentre altri no (una scatola bianca sempre vuota). Poi, gli si presenta uno stimolo ambiguo – ovvero una scatola grigia – e si osserva come reagisce. Se si avvicina, è segno che si aspetta una ricompensa: un chiaro indizio di ottimismo.
Nel caso dei bonobo, il comportamento è cambiato molto in base a ciò che avevano appena ascoltato. Quando le scimmie sentivano la risata di un altro bonobo, erano molto più propense ad avvicinarsi alla scatola grigia rispetto a quando sentivano invece un suono neutro. Queste differenze sono la prova evidente che la risata dei propri simili genera un'emozione positiva, che a sua volta influenza le aspettative e la percezione della realtà e, proprio come accade a noi, fa essere più ottimisti.
Una risata antica più dell'umanità

Tutte le grandi scimmie antropomorfe – dai gorilla agli oranghi, passando per scimpanzé e appunto bonobo – producono vocalizzazioni durante il gioco che hanno molte somiglianze acustiche con la risata umana. Questo fa pensare che la nostra risata potrebbe quindi non essere poi così tanto nostra. Come tanti altri aspetti del nostro comportamento, potremmo averla ereditata da un antenato comune condiviso con le altre scimmie.
Tuttavia, questo nuovo studio aggiunge un tassello nuovo e fondamentale: non si tratta solo di somiglianze sonore o comportamentali, ma anche emotive e cognitive. "I bonobo non si limitano a ridere: reagiscono emotivamente alla risata altrui, proprio come noi”, ha spiegato Winkler. “Questa risposta suggerisce che l'empatia e il contagio emotivo abbiano radici profonde nella nostra storia evolutiva".
Verso una scienza delle emozioni positive

Storicamente, molti studi sugli altri animali si sono concentrati soprattutto su emozioni negative come la paura o l'aggressività, perché sono più facili da osservare e "misurare". Ma comprendere come funzionano anche le emozioni positive negli altri animali è altrettanto importante non solo per capire meglio anche le nostre, ma anche per riflettere sul modo in cui trattiamo gli altri esseri viventi, soprattutto quelli che ci somigliano di più.
A questo studio ha partecipato anche il famoso bonobo Kanzi, scomparso lo scorso marzo all'età di 44 anni. Lui è stato per anni un simbolo di questa somiglianza e il principale ambasciatore delle altre menti animali con cui condividiamo questo pianeta. Il suo contributo alla scienza, allo studio del linguaggio e delle comunicazione animale e alla nostra comprensione di cosa significa essere umani è stato immenso e lo ha fatto sempre attraverso le emozioni positive.
In un mondo che spesso guarda agli animali con distacco, quando non sono addirittura dannosi, fastidiosi o pericolosi, i bonobo e le altre scimmie antropomorfe ci aiutano a riconsiderare noi stessi all'interno del mondo naturale, ma soprattutto ad avvicinarci agli altri animali. Ridere, sperare, provare empatia ed essere più o meno ottimisti non sono solo tratti umani. Sono comportamenti, emozioni e sentimenti antichi, scritti nei nostri geni e condivise con chi, come le altre scimmie, ci somiglia più di quanto vogliamo ammettere.