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30 Maggio 2025
19:57

Questi insetti possono farsi ricrescere gli arti: cos’è e come funziona questo affascinante processo

Alcuni insetti, come blatte, grilli e insetti stecco, possono rigenerare arti perduti grazie all’epimorfosi, un processo che avviene soprattutto nelle fasi giovanili attraverso la muta.

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Anche alcuni insetti sono in grado di rigenerare parti del corpo perdute, ma lo fanno quasi esclusivamente durante le fasi giovanili

Per noi umani perdere un braccio o una gamba è un trauma irreversibile, ma se guardiamo alle altre specie la storia cambia radicalmente. Molti animali possiedono un superpotere che ci affascina da sempre: la rigenerazione. È un processo biologico incredibile, che permette di ricostruire arti, antenne, organi e in alcuni casi interi corpi andati perduti. Le lucertole, per esempio, possono perdere volontariamente la coda per sfuggire a un predatore, e poi farsela ricrescere.

Le planarie, piccoli vermi piatti, possono essere tagliate in più pezzi e ognuno di questi darà vita a un nuovo individuo (riuscendo anche a ringiovanire). Le salamandre, invece, rigenerano zampe, occhi e perfino parti del cuore. Ma non sono solo i vertebrati a possedere questa incredibile capacità. Anche gli insetti, soprattutto nelle fase larvali o in quelle giovanili, possono ricostruire zampe, antenne e altre appendici che, per un motivo o per un altro, si sono "staccate" o danneggiate.

La rigenerazione avviene attraverso un processo chiamato anche epimorfosi. È un termine complicato, ma il meccanismo è estremamente affascinante nella sua "semplicità" biologica. Quando un arto viene perso – una zampa, un'antenna, parti delle mandibole – le cellule vicine alla zona danneggiata iniziano a comportarsi come quelle di un embrione. Si "resettano", tornando a uno stato indifferenziato, simile a quello delle cellule staminali. Questo aggregato cellulare si chiama blastema ed è il punto di partenza per la ricostruzione dei tessuti.

Man mano che poi l'insetto cresce e si prepara alla muta successiva (la fase in cui cambia il proprio esoscheletro), il blastema si differenzia e forma la nuova parte mancante. La rigenerazione è quindi strettamente legata al ciclo di crescita e metamorfosi attraverso le varie mute: gli insetti possono rigenerare parti mancanti soprattutto quando stanno "crescendo", ovvero nelle varie fasi giovanili, che sono però molto diverse a seconda del gruppo. Vediamo più da vicino in che modo avviene.

Le blatte

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Le blatte sono tra gli animali più adattabili e resistenti del pianeta e possiedono anche grandi capacità rigenerative

Le blatte non hanno una bella fama, ma sono tra gli animali più adattabili del pianeta. La blatta americana (Periplaneta americana), una delle specie più diffuse al mondo anche qui in Italia, è in grado di ricostruire zampe intere in poche mute. Se una giovane blatta perde una zampa si forma un blastema e, al momento della muta successiva, compare una zampa nuova, più piccola, ma funzionale. Con ogni muta successiva, l'arto rigenerato cresce fino a diventare identico a quello originale. Gli adulti, tuttavia, non possono più rigenerare gli arti.

I grilli

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Anche i grilli possono ricostruire attraverso la muta arti, antenne e altre appendici perdute

Anche i grilli, che come le blatte non hanno un vero e proprio stadio larvale, ma diverse fasi giovanili simili agli adulti, sono un altro esempio. Diverse specie, come il grillo domestico (Acheta domesticus), non solo rigenerano le zampe, ma anche antenne e cerci (le appendici attaccate alla parte posteriore del corpo). Negli stadi giovanili, la perdita di un'antenna può essere completamente riparata già alla successiva muta, così come gli arti, fondamentali per la vita di questi insetti: li sfregano contro le ali per "cantare" e attirare un partner.

I coleotteri

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Le larve della tarma della farina (a destra) possono rigenerare facilmente una zampa

I coleotteri sono il gruppo animale più numeroso della Terra in termini di specie (oltre 350.000 descritte), con forme e adattamenti praticamente infiniti. Alcune specie possiedono anche capacità rigenerative, come Tenebrio molitor, meglio conosciuta come tarma della farina. Le sue larve possono rigenerare le zampe se amputate nelle prime fasi della crescita, anche se nei coleotteri, in linea generale, la rigenerazione è meno efficiente rispetto ad altri insetti, anche perché possiedono una corazza molto più dura e rigida.

I moscerini della frutta

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I moscerini della frutta sono invece molto studiati per la capacità di rigenerare organi interni danneggiati

La famosissima Drosophila melanogaster, ovvero il moscerino della frutta, è uno degli animali più allevati e studiati al mondo in laboratorio. Durante la fase larvale, questi piccoli ditteri sono in grado di rigenerare senza troppi problemi alcuni tessuti interni danneggiati. Tuttavia, negli adulti la rigenerazione è praticamente assente e questo ha reso la Drosophila un modello ideale per studiare anche i limiti della rigenerazione e il modo in cui l'organismo "decide" quando e come ripararsi.

Gli insetti stecco

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Anche gli insetti stecco possono farsi ricrescere una zampa senza troppe difficoltà

Gli insetti stecco sono i maestri indiscussi del camuffamento, ma anche della rigenerazione. Le giovani ninfe (così si chiamano le fasi giovanili degli insetti che non effettuano una vera metamorfosi) sono in grado di rigenerare interamente le zampe perdute nel giro di poche mute. In alcune specie, la rigenerazione può avvenire anche dopo la perdita di più arti contemporaneamente e, in certi casi, possono rigenerare anche in stadi vitali avanzati, anche se con maggiore difficoltà e in maniera meno efficace.

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