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3 Giugno 2025
20:30

Quando sono nati i primi insetti e qual è il più antico del mondo: potrebbe risalire a 400 milioni di anni fa

Gli insetti sono tra gli animali più antichi e numerosi del pianeta. Forse comparvero già 400 milioni di anni: Rhyniognatha hirsti potrebbe essere il più antico insetto conosciuto, ma la sua esatta collocazione tassonomica è ancora incerta e dibattuta.

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Gli insetti dominano il pianeta da oltre 300 milioni di anni e rappresentano circa l’80% della biodiversità animale

Gli insetti sono ovunque. Con oltre un milione di specie descritte e probabilmente milioni ancora sconosciute, rappresentano circa l'80% della biodiversità animale del nostro pianeta. Ma la loro storia non è soltanto una questione di numeri: è un racconto evolutivo antichissimo e affascinante, che affonda le sue radici in un tempo lontanissimo e in un mondo che era parecchio diverso da quello che conosciamo oggi, quando le piante stavano appena iniziando a colonizzare la terraferma.

I primi resti certamente attribuibili a insetti risalgono ad almeno 325 milioni di anni fa, ma c'è un fossile molto particolare, Rhyniognatha hirsti, che potrebbe spostare l'origine del gruppo ancora più indietro nel tempo, fino a circa 400 milioni di anni fa. Tuttavia, non tutto è così semplice. La sua esatta classificazione è ancora incerta e piuttosto dibattuta. Gli scienziati continuano a interrogarsi su chi fosse davvero questo artropode, ma tutto ciò non cambia l'incredibile storia di come questi artropodi hanno conquistato il pianeta.

Quando sono comparsi i primi insetti sulla Terra

Gli insetti sono artropodi, un enorme gruppo di animali dotati di esoscheletro duro che include anche aracnidi, crostacei e miriapodi. La loro comparsa sulla Terra è strettamente legata ad alcuni eventi fondamentali nel corso dell'evoluzione della vita, come la conquista della terraferma da parte delle piante e la formazione dei primi ecosistemi complessi fuori dall'acqua. I primi veri insetti comparvero certamente nel Carbonifero, circa 325 milioni di anni fa, ma è probabile che i loro antenati fossero già in giro sulla Terra molto prima.

Forse i primi insetti comparvero infatti già nel Devoniano, tra i 410 e i 390 milioni di anni fa, quando le foreste primordiali di felci, equiseti e licopodi cominciavano a modellare il paesaggio. Erano insetti "primitivi", privi di ali, e probabilmente vivevano tra la lettiera delle foglie umide o sotto la corteccia delle prime piante vascolari. Tra i gruppi più antichi trovati nei reperti fossili ci sono gli Archaeognatha, piccoli insetti senza ali simili ai pesciolini d'argento e i Palaeodictyoptera, un ramo estinto a metà strada tra gli insetti con le ali e quelli senza.

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Corydaloides, risalente a oltre 300 milioni di anni fa, era già molto simile agli insetti attuali. Immagine da Wikimedia Commons

I fossili di questi insetti mostrano già una notevole diversificazione in termini di forme e adattamenti: apparvero le prime ali, poi la metamorfosi completa (come quella da bruco a farfalla) e la capacità di colonizzare ambienti sempre più estremi. Questa straordinaria radiazione adattativa portò gli insetti a sviluppare in poco tempo forme, comportamenti e strategie riproduttive che li resero protagonisti assoluti della Terra per centinaia di milioni di anni e che li mantengono ancora oggi come dominatori incontrastati della biodiversità animale terrestre.

Sono state almeno quattro le radiazioni, ovvero la comparsa rapida di tante specie, su larga scala: coleotteri (da circa 300 milioni di anni fa), ditteri (da circa 250 milioni di anni fa), falene e vespe (entrambe da circa 150 milioni di anni fa). Gli imenotteri come api e formiche, invece, sono comparsi circa 200 milioni di anni fa, ma hanno raggiunto il loro picco massimo a partire da circa 666 milioni di anni fa, quando si sono estinti i dinosauri, e le piante a fiore (strettamente legate agli impollinatori) sono definitivamente "esplose"

Chi era Rhyniognatha hirsti, l'insetto più antico del mondo?

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I pochi frammenti di Rhyniognatha e la loro possibile interpretazione. In rosso le mandibole. Immagine da Wikimedia Commons

In Scozia, vicino a un villaggio chiamato Rhynie, i paleontologi hanno scoperto un deposito fossile chiamato "Rhynie Chert", formatosi circa 400 milioni di anni fa, nel Devoniano inferiore, in un ambiente termale simile a quello dove attualmente ci sono i geyser. È qui che è stato trovato Rhyniognatha hirsti, un fossile tanto piccolo, quanto controverso. Descritto per la prima volta nel 1926, Rhyniognatha è noto solo per una minuscola porzione della sua testa fossilizzata, lunga appena 1 millimetro.

Tuttavia, la forma delle mandibole suggerisce una certa somiglianza con gli insetti alati moderni, come le libellule o i grilli. Se questa interpretazione è corretta, Rhyniognatha potrebbe essere il più antico insetto conosciuto, e forse addirittura uni dei rappresentati più antichi del gruppo chiamato Pterygota, gli insetti dotati di ali e che oggi rappresentano la stragrande maggioranza. Tuttavia, non tutti gli scienziati sono d'accordo con queste conclusioni.

Alcuni studi successivi hanno proposto che si trattasse sì di un artropode, ma non di un insetto. Potrebbe essere un miriapode simile a una scutigera, un parente stretto dei centopiedi e dei millepiedi attuali. La frammentarietà del fossile rende in ogni molto difficile trovare una classificazione definitiva per questo animale e la disputa rimane quindi aperta. In ogni caso, Rhyniognatha resta un indizio importante di quanto fosse già diversificata la diversità artropode e non solo nel Devoniano.

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Alcuni degli insetti alati più antichi, come Mazothairos, erano simili alle attuali libellule. Immagine da Wikimedia Commons

Altri fossili ritrovati nello stesso sito, come Rhynia (una pianta primitiva) o Palaeomyces (uno dei primi funghi conosciuti), mostrano un ecosistema che iniziava a muovere i primi, complessi passi sulla terraferma. Un mondo nuovo e ancora dominato da piccoli organismi, ma già pieno di interazioni ecologiche complesse. E infatti, di lì a poco, anche gli insetti esplosero. Tra le specie più antiche degne di nota troviamo per esempio Corydaloides o Delitzschala, rappresentante di un gruppo estinto vagamente simile alle attuali libellule.

Ci sono poi gli insetti conservati nell'ambra di Carbonifero e Permiano, come le prime forme di coleotteri e blattoidei, che anticipano già l'aspetto di scarafaggi e altri insetti moderni. Gli insetti sono stati i veri pionieri della vita animale sulla terra ferma, hanno attraversato estinzioni di massa, glaciazioni e rivoluzioni ecologiche senza mai perdere la loro straordinaria capacità di adattamento. Capire le loro antiche origini, ci aiuta anche riconoscere il successo di questi animali oggi, spesso invisibili, incompresi, ma fondamentali per la salute dei nostri ecosistemi.

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