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Praticamente tutti i ragni, in quanto predatori, possono mordere e sono velenosi, tuttavia nella quasi totalità dei casi sono anche completamente innocui per gli esseri umani. Nonostante ciò, anche in Italia vivono alcune specie in grado di mordere con conseguenze potenzialmente serie per la salute umana. Si tratta di pochissime eccezioni, certo, ma è importante conoscerle per sapere come comportarsi in caso di incontro ravvicinato.
Le specie considerate di "rilevanza medica" nel nostro paese sono in realtà appena tre: il famigerato ragno violino, la malmignatta o vedova nera mediterranea e la segestria florentina. Tutte e tre sono in grado di infliggere morsi dolorosi e, in rari casi, anche pericolosi, soprattutto se non si interviene tempestivamente e nei soggetti più sensibili. Si tratta comunque di casi rari, in cui i morsi avvengono quasi sempre perché gli aracnidi vengono maneggiati o calpestati accidentalmente.
Le specie di ragni dal morso velenoso che si trovano in Italia
Nonostante la maggio maggior parte dei ragni più pericolosi non viva in Italia, anche qui ci sono alcune specie che è bene conoscere. Si tratta di ragni comunque piuttosto schivi, che non mordono se non costretti, ma che in alcuni casi possono vivere in contesti anche urbanizzati e stretto contatto con noi. Uno tra tutti è il famigerato ragno violino, sicuramente la specie più facile da incontrare, ma non l'unica potenzialmente pericolosa.
Il ragno violino

Il ragno violino (Loxosceles rufescens) è senza dubbio la specie potenzialmente pericolosa più conosciuta in Italia e che più di chiunque altra genera paura. Si tratta di un ragno di dimensioni medio-piccole (lungo dai 6 agli 11 millimetri), con una colorazione molto variabile nelle diverse tonalità del giallo e del marrone. Si chiama così per via del caratteristico disegno più scuro a forma di violino presente sulla parte posteriore del capo negli individui adulti.
È una specie sinantropica, quindi si trova bene a stretto contatto con noi. Si può infatti incontrare molto facilmente anche all'interno di abitazioni, soffitte, garage e cantine. Frequenta soprattuto zone riparate con scarsa luminosità e tende a restare molto vicino al suo rifugio, che solitamente si trova in fessure nascoste sul retro di mobili, quadri, radiatori, oppure tra le scatole di cartone o altri oggetti ammassati. Come la maggior parte dei ragni non è aggressivo e anche quando viene infastidito preferisce di gran lunga fuggire.
Può capitare, però, che si infili tra gli indumenti o nelle calzature dove, se schiacciato, può arrivare a mordere. Il morso non è doloroso e nella quasi totalità dei casi non causa grosse conseguenze se non un lieve rossore e un leggero prurito. Effetti più gravi si possono manifestare in modi molto variabili che dipendono sia dalla sensibilità del soggetto, sia dalla quantità di veleno iniettato. Nelle forme più gravi il veleno può causare anche ampie necrosi con decorsi molto lunghi e faticosi, soprattutto se il morso avviene in aree cutanee a prevalenza lipidica.
La malmignatta

La malmignatta, o vedova nera mediterranea, (Latrodectes tredecimguttatus) è diffusa nelle aree mediterranee aride e con vegetazione bassa. In Italia è presente soprattutto al Sud e sulle isole maggiori, dove vive principalmente in terreni incolti vicino a muretti a secco e rocce. È di colore nero lucido, ed è lunga circa 10-15 millimetri. Sull'addome delle femmine sono presenti una serie di 13 macchie rosse rotondeggianti che hanno dato il nome latino alla specie.
È un ragno non comunissimo da incontrare, visto che non frequenta spesso aree urbane e non si trova all'interno delle abitazioni, tuttavia il suo morso può essere pericoloso anche per gli esseri umani. Il potente della malmignatta è molto potente e può causare paralisi facciale, crampi a gambe e all'addome, spasmi muscolari, sudorazione eccessiva, tremori, difficoltà cardiache e respiratorie e, nei casi più gravi e rari, il coma.
Il suo morso è solitamente indolore e molto spesso viene sottovalutato, anche perché i sintomi possono comparire anche dopo diverse ore. Quelli più gravi, comunque, si manifestano solamente nei soggetti più sensibili, come bambini, anziani o persone con patologie cardiache e solitamente spariscono in un paio di giorni. Sono pochissime, e spesso molto datate, le documentazioni mediche che riportano conseguenze serie causate da questa specie.
La segestria florentina

Il ragno Segestria florentina è una specie di grosse dimensioni che può arrivare, nelle femmine, fino a una lunghezza di oltre 2 centimentri. Si tratta di uno dei ragni più grandi presenti in Italia e la sua strategia di caccia e tra le più affascinanti e singolari. Questo aracnide costruisce con le ragnatele rifugi tubolari all'interno di cavità e fessure dotati di un'apertura leggermente allargata. Soprattutto si sera, si posiziona affaccaito all'ingresso in attesa del passaggio di qualche insetto, che verrà catturato con uno scatto fulmineo.
La cosa eccezionale, però, è che si posiziona con le prime sei zampe che sporgono dall'imboccatura per captare le vibrazioni generate dalle ignare prede di passaggio. Anche questa specie non è facile da incontrare, sebbene sia segnalata un po' in tutta Italia. Delle tre, inoltre, è la meno pericolosa. Sono però ragni molto aggressivi e che possono mordere con facilità se infastiditi, tuttavia il loro veleno non ha quasi alcun effetto sull'essere umano, ma essendo dotati di cheliceri molto grossi il morso può risultare, anche se innocuo, davvero molto doloroso.
Cosa fare se ti morde un ragno
Il morso di un ragno velenoso, seppur raro, va sempre preso sul serio. Normalmente, i morsi delle tre specie citate, nella maggior parte dei casi, non hanno conseguenze e basta lavare abbondantemente con acqua e sapone la zona colpita per ridurre il rischio infezioni. Può essere utile applicare del ghiaccio (avvolto in un panno) per limitare gonfiore e dolore. Mai incidere né succhiare la ferita, né applicare rimedi "fai da te", che possono avere conseguenze peggiori del morso stesso.
Anche in caso di sintomi lievi, rivolgiamoci comunque a un medico e monitoriamo con molta attenzione sintomi come febbre, dolori muscolari e nausea. Se possibile, scattiamo una foto (anche brutta) al ragno, così da aiutare i sanitari a riconoscere la specie e a scongiurare eventualmente paure eccessive. Anche se nella maggior parte dei casi i sintomi si risolvono in pochi giorni, alcune reazioni possono evolvere più seriamente. Per questo è importante non sottovalutare mai un morso, monitorarlo con attenzione e contattare il proprio medico.