UN PROGETTO DI
12 Luglio 2025
12:25

Pitbull, Dogo Argentino, Rottweiller: quando i cani sono vittime del “maltrattamento e abuso di razza”

C'è una stretta correlazione, il cosiddetto "link", tra il possesso di cani appartenenti a tipologie come i Terrier di tipo Bull e i molossoidi e persone che hanno profili devianti, antisociali e/o criminali. Irene Maja Nanni,la ricercatrice che studia il fenomeno spiega: "Il maltrattamento si concretizza quando il cane viene detenuto per poter potenzialmente nuocere ad altri, perché considerato e tenuto come un’arma, nonostante non abbia attitudini comportamentali per poter essere un pericolo"

56 condivisioni
Immagine

C'è una letteratura scientifica, oggi, che accerta un fenomeno poco conosciuto ma decisamente attuale e presente: l'abuso e il maltrattamento di razza. Un approccio deviante da parte di alcune tipologie di persone nei confronti dei cani che non riguarda però tutte i cani  ma, in particolare, proprio quelli che spesso sono al centro della cronaca per episodi di gravi aggressioni nei quali gli animali passano per "cattivi" e poco si sa di come sono stati seguiti dagli umani di riferimento.

L'aver indagato nell'abuso e il maltrattamento di razza, però, è qualcosa di diverso e molto più impattante sulla salute psicofisica dell'animale rispetto alla generica "ignoranza" nella conoscenza di cani come i Terrier di tipo Bull o i molossoidi che solitamente sono, loro malgrado, poi al centro di notizie di cronaca nera.

Il fenomeno, infatti, è stato studiato ed individuato dalla ricercatrice Irene Maja Nanni che così ha spiegato a Kodami, in un articolo della veterinaria esperta in benessere animale Laura Arena, di cosa esattamente si tratta: "Si inserisce nel panorama LINK (il collegamento tra gli atti di crudeltà sugli animali e la pericolosità sociale di un individuo ndr) e viene definito come quel maltrattamento inferto a cani (di alcune razze e loro incroci) ad opera di persone di riferimento/detentori con uno specifico e delineato profilo psico-sociale. Il maltrattamento si concretizza quando il cane viene detenuto per poter potenzialmente nuocere ad altri, perché considerato e tenuto come un’arma, nonostante non abbia attitudini comportamentali per poter essere un pericolo".

Il presupposto, dunque, è partire dal comprendere quello che appunto viene definito "link", ovvero lo stretto collegamento che c'è tra violenza contro le persone e violenza agita o imposta sugli animali. Questo fenomeno più macroscopico rispetto all'abuso di razza è stato portato alla luce dal lavoro di Francesca Sorcinelli, presidente di Link-Italia, associazione di promozione sociale che sviluppa e promuove iniziative e studi scientifici sulla relazione tra maltrattamento animale e vari tipi di violenza umana intraspecifica, come la violenza domestica e la violenza di genere, l’omicidio, il bullismo, la pedofilia e la malavita organizzata.

Ritornando sulla correlazione dunque relativa alla scelta di una certa tipologia di cani e persone che hanno determinate caratteristiche, è ancora Nanni a spiegare cosa accade: "Come è ormai noto, cani di razze di taglia medio grande del gruppo molossoidi e/o Terrier di Tipo Bull suscitano in persone con profili antisociali un interesse particolare per diversi motivi e uno tra questi è la strumentalizzazione delle spiccate potenzialità fisiche. Questi cani possono essere utilizzati per scopi di varia natura: come ‘front–dog' in situazioni di microcriminalità, nei combattimenti clandestini, e tanto altro, essendo così coinvolti in attività pericolose per la loro incolumità. Per questo motivo si può parlare di abuso di queste razze di cani".

Questo approccio alla conoscenza di quanto il profilo psico-sociale delle persone incide poi sul comportamento dei cani è molto importante da far emergere per spiegare anche gli accadimenti della cronaca e pure per non ridurre il tutto con la banalizzazione dell'associazione che il Pitbull, per fare un esempio, è "il cane dei criminali". Affrontare il lato umano della questione serve a spiegare perché da un punto di vista scientifico si arriva ad una situazione che comporta violenza non solo nei confronti delle persone ma anche degli animali stessi.

Di questo tema se ne parlerà durante una conferenza organizzata dall'onorevole Devis Dori alla Camera dei Deputati lunedì 14 giugno 2025 dal titolo "Il fenomeno del maltrattamento e/o abuso di razza nei cani correlato a profili devianti, antisociali e/o criminali". Il panel può essere seguito anche in diretta sul sito di Montecitorio e parteciperanno, oltre a Nanni e Sorcinelli, anche il professore Orlando Paciello, direttore del Master in Scienze Forensi dell'Università Federico II e Federico Boaron, psichiatra e criminologo, direttore della REMS di Reggio Emilia.

"L'incontro metterà in evidenza proprio i dati raccolti al fine di portare la questione in Parlamento – commenta Dori – per proporre il divieto di detenzioni da parte di questi profili, tutelando così gli animali da gravi abusi e tutelando la Comunità dalle gravi implicazioni sociali ad essi correlati".

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views