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4 Settembre 2025
13:46

Perché il cane fa pipì quando torni a casa: cosa vuole comunicare e perché non dovresti rimproverarlo

I cani possono non riuscire a trattenere la pipì nei momenti di forte emozione. Succede soprattutto nei cuccioli e nei cani anziani, che hanno meno controllo sulla propria vescica. Quando accade non bisogna rimproverarlo, ma ridurre l'entusiasmo, avere pazienza e favorire la calma con routine e uscite regoalari e prevedibili.

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A volte i cani fanno fatica a contenere la pipì quando sono troppo emozionati, succede soprattutto nei cuccioli, ma non solo

Può capitare, quando rientriamo a casa dopo una lunga giornata, che il cane ci corre incontro scodinzolando e, nel bel mezzo della festa, ecco che sul pavimento compare una piccola pozzanghera di urina. Non è naturalmente un dispetto, ma pipì in un certo senso "di benvenuto", il risultato di un mix di emozioni a volte difficili da contenere. Accade infatti soprattutto nei cuccioli, che non hanno ancora pieno controllo della vescica, oppure nei cani anziani, che possono soffrire di incontinenza.

Ma ci sono anche fattori emotivi e relazionali che rendono questo comportamento più o meno frequente a prescindere dall'età o da eventuali problemi di salute. Vediamo quindi perché accade, cosa prova il cane quando ci rivede e come comportarci di fronte a questa manifestazione tanto evidente, quanto ancora incompresa.

Perché il cane non trattiene la pipì quando si emoziona

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Alcuni cani sono più sensibili di altri o possono fare più fatica a gestire la vescica quando provano forti emozioni

Nei cuccioli, la pipì legata alle emozioni è quasi fisiologica e in un certo senso inevitabile. Il loro apparato urinario non è ancora maturo e basta davvero poco per perdere il controllo, soprattutto in momenti di grande eccitazione. È molto simile a ciò che capita ai bambini che ridono fino a farsi scappare qualche goccia. Con il tempo e un corretto sviluppo, nella maggior parte dei casi la situazione migliora e si risolve spontaneamente. Ma non si tratta solo di immaturità fisica.

Alcuni cani, infatti, hanno un temperamento particolarmente sensibile. Sono più timidi, facilmente impressionabili o magari hanno vissuto esperienze negative che hanno segnato la loro capacità di gestire le proprie emozioni. In questi casi, l’urina diventa anche un "rilascio di tensione", una valvola di sfogo contro lo stress accumulato. Può anche succedere che il cane associ la pipì alla possibilità di ricevere attenzioni. Se, senza accorgercene, lo coccoliamo subito dopo l'episodio, può interpretarlo come un rinforzo positivo e ripetere il comportamento.

Nei cani anziani, invece, può capitare più semplicemente per ragioni di incontinenza legati all'età avanzata. È del tutto normale, soprattuto nei cani molto in là con gli anni. Infine, non bisogna dimenticare che la pipì ha anche un forte valore comunicativo: attraverso gli odori, i cani raccontano il proprio stato emotivo e la propria identità. Una perdita involontaria di urina in un momento di grande gioia o agitazione può quindi essere letta anche come un messaggio sociale, un modo per dire "sono qui, mi sei mancato".

Cosa prova il cane vedendoci rientrare?

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Il momento del ricongiungimento, per un cane, rappresenta uno dei picchi emotivi e sociali della sua vita

Ma perché il nostro ritorno a casa è così emozionante per il cane? Per noi tornare tra le mura domestiche significa semplicemente aprire la porta e riappropriarci dei nostri spazi. Per il cane, invece, è decisamente molto di più che questo. Per un animale estremamente sociale come un cane e che quasi vive esclusivamente in funzione del suo nucleo familiare, il ricongiungimento con i suoi umani di riferimento rappresenta dei momenti più importanti della sua vita.

Noi siamo la sua famiglia, il suo punto di riferimento, e il nostro rientro porta inevitabilmente con sé emozioni fortissime. In alcuni casi si tratta di pura gioia incontrollata, con il cane non riesce a contenere l'eccitazione e la manifesta con scodinzolii, vocalizzi, salti e, a volte, pipì. In altri casi, soprattutto se il cane soffre di ansia da separazione, il ritorno del pet mate è un sollievo immenso che libera di colpo tutta la tensione e lo stress accumulati nell'attesa.

Dal punto di vista puramente sociale, il rientro ha anche un forte significato rituale. Ogni incontro, per il cane, rafforza i legami e ristabilisce la coesione del gruppo. Il ritorno alla "tana" di un membro del "branco", vuol dire per lui che anche questa volta tutto è andato bene e che la famiglia è di nuovo riunita e sana e salva. In questo senso, non sorprende che in alcuni casi l'emozione può essere davvero incontenibile e la pipì diventa così un segnale di liberazione, di accoglienza o di riconoscimento della nostra importanza nella sua vita.

Come comportarsi se il cane non trattiene la pipì

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Mai sgridare il cane se non riesce a trattenere la pipì. Ignorare la pipì, restare calmi e una routine prevedibili, possono aiutare a gestire meglio la situazione

Chiariti il quando e perché il cane non riesce a trattenere la pipì quanto rientriamo a casa, resta da capire come fare per gestire questa situazione, che inevitabilmente può creare disagi e stress. Il primo passo è escludere cause mediche. Incontinenza, cistiti, polipi vescicali, malformazioni congenite come l'uretere ectopico o problemi insorti dopo la sterilizzazione possono provocare perdite involontarie. In questi casi è fondamentale rivolgersi naturalmente al proprio veterinario di fiducia.

Se invece la causa è puramente emotiva o comportamentale, ci sono alcuni accorgimenti che possiamo adottare gestire in maniera più serena questa situazione, partendo dal non rimproverare mai il nostro cane. Gridare, o peggio ancora punirlo, non farà altro che aumentare la sua insicurezza, peggiorando il problema. Anche se può sembrare controintuitivo, dobbiamo invece ignorarlo. Ripuliamo la pipì solo dopo che il cane si è calmato, senza mostrare fastidio o entusiasmo.

Se poi sappiamo che il nostro cane è particolarmente sensibile, possiamo anche lavorare sul cercare di ridurre e contenere la sua eccitazione. Quando rientriamo a casa facciamolo in modo tranquilla, senza coccole e abbracci esagerati che possono scatenare feste eccessive. Allo stesso tempo, cerchiamo di favorire la calma con routine prevedibili. Uscite, pasti e momenti di gioco regolari aiutano il cane a "prevedere" le situazione e a gestire meglio le emozioni. In caso di forti disagi o traumi, l'unica soluzione è rivolgersi a un educatore o istruttore cinofilo.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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