UN PROGETTO DI
10 Novembre 2025
15:44

Perché a volte gli uccelli picchiano col becco su vetri e finestre: cosa significa

Spesso gli uccelli picchiettano contro vetri e finestre perché scambiano il proprio riflesso per un rivale da allontanare dal territorio. Le superfici riflettenti sono però molto pericolose e milioni di uccelli muoiono ogni anno per le collisioni.

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Una cinciarella "scruta" da vicino la sua immagine riflessa in una finestra

Chi ha un giardino o un cortile alberato avrà probabilmente assistito almeno una volta a questa scena: un uccello si avvicina a una finestra o a una grande vetrata e comincia a picchiettare con insistenza col becco sul vetro. A volte scaglia in veri e propri "attacchi" persino contro gli specchietti retrovisori dell'auto.

Questo comportamento, che può sembrare quasi un "gioco", ha in realtà quasi sempre una motivazione molto precisa. Nella maggior parte dei casi, infatti, l'uccello non sta affatto giocando, ma sta reagendo a un rivale. O meglio, a quello che crede essere un rivale all'interno del proprio territorio: ovvero la propria immagine riflessa.

Cosa attira gli uccelli verso le superfici riflettenti

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Gli uccelli non percepiscono una superficie trasparente o riflettente come un ostacolo e cercano di attraversarla o di interagire che ciò che viene riflesso, inclusa la loro stessa immagine

Vetri, finestre e altre superfici riflettenti sono, per la maggior parte degli animali, qualcosa di molto difficile da interpretare. A differenza nostra e di poche altre specie, infatti, molti uccelli non hanno una percezione chiara del concetto di "trasparenza" o di "riflesso" e non tutti riescono a riconoscere loro stessi nella propria immagine riflessa. Sapersi riconoscere allo specchio è infatti uno dei test – chiamato appunto mirror test – più utilizzati nello studio del comportamento animale per testare le abilità cognitive e l'autocoscienza, e riescono superarlo in pochi.

Una finestra, un vetro o qualsiasi altra superficie trasparente, per la maggior parte degli uccelli, può sembrare semplicemente uno spazio da attraversare o un albero e un cielo riflesso da esplorare (un problema molto serio per gli uccelli in città, ma ci arriviamo).

Per questo motivo, capita spesso che gli uccelli si avvicinino alle superfici trasparenti senza capire che si tratta di una barriera. Quando poi il vetro riflette l'ambiente circostante – come nel caso di una finestra o di un’auto parcheggiata – può restituire l'immagine di un altro uccello. E per molte specie questo è un segnale che richiede una reazione immediata: capire chi è quell'intruso e, se necessario, cacciarlo via.

Perché gli uccelli "attaccano" i vetri

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Gli uccelli "attaccano" vetri e finestre nel tentativo di allontanare quello che credono essere un rivale all’interno del proprio territorio, ovvero la propria immagine riflessa

Quando un uccello inizia quindi a becchettare contro un vetro, nella quasi totalità dei casi lo fa per difendere il proprio territorio e allontanata "l'invasore" che percepisce nella propria immagine riflessa. Accade per esempio in primavera, durante la stagione riproduttiva, quando molti uccelli diventano particolarmente territoriali e devono proteggere il nido, il compagno o la compagna, e le risorse necessarie per poter sopravvivere.

Alcune specie sono più territoriali e lo fanno più spesso di altre, come per esempio le cince, ma accade talvolta anche in inverno con uccelli come il pettirosso o la ballerina bianca, che si muovono spesso a terra nei giardini trovandosi facilmente faccia a faccia con una vetrata e con la propria immagine riflessa. Non riconoscendosi, reagiscono quindi come se stessero fronteggiando un vero rivale: si gonfiano, agitano le ali e colpiscono ripetutamente il vetro col becco per "scacciare" l'intruso.

Per questi animali, un giardino o un cortile non è infatti solo un luogo di passaggio, ma una risorsa vitale, un territorio "privato" dove trovare cibo, riposarsi, crescere i propri piccoli o trascorrere un inverno più tranquillo prima di tornare a migrare. E difenderlo, attaccando qualsiasi potenziale rivale – soprattutto un conspecifico con cui competere per queste stesse risorse – è per loro una vera e propria questione di sopravvivenza.

Cosa fare se si vede un uccello picchiettare sulla finestra con il becco

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L’impatto con vetri, finestre e altre superficie riflettenti è una delle principali cause di morte in città per gli uccelli

Anche se può sembrare un comportamento innocuo, le superfici trasparenti e riflettenti rappresentano in realtà una delle principali minacce per gli uccelli che vivono o migrano in ambiente urbano. Non tanto per lo "stress" del becchettare contro il vetro e per le energie sprecate nel farlo, ma perché ancora più spesso – nel tentativo di attraversare quello che credono essere uno spazio libero – finiscono per schiantarsi contro vetri e finestre. Ogni anno, milioni di uccelli in tutto il mondo muoiono per collisioni con i vetri di abitazioni, uffici e grattacieli.

Negli Stati Uniti si parla di oltre un miliardo di morti l'anno, ma anche qui in Europa il numero si conta in milioni, complice la diffusione crescente di grossi edifici con grandi vetrate e l'intensità dei flussi migratori che attraversano il continente. La buona notizia è che esistono delle soluzioni concrete e alla portata di tutti per ridurre questo problema. Applicare pellicole speciali, adesivi o vernici opache con motivi ravvicinati sul lato esterno del vetro – come righe e pattern a pallini – riduce drasticamente il rischio di impatti.

Anche piccoli accorgimenti possono fare la differenza, come installare delle tende, reti o spostare le piante che vengono riflesse nei vetri. In fase di progettazione, invece,  si possono scegliere vetri "bird-friendly", cioè appositamente progettati per essere percepiti dagli uccelli grazie a particolari trame o disegni che rendono "visibile" l'ostacolo.

Se invece troviamo un uccello stordito dall'impatto con una finestra, la cosa migliore da fare è contattare il più vicino Centro di Recupero per Animali Selvatici (CRAS). Se non è possibile, l'unica alternativa è sperare che si riprenda da solo e che non abbia subito danni troppo seri.

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