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5 Luglio 2025
10:44

Orsa Petra catturata e dotata di radiocollare: aveva ricominciato a frequentare i centri abitati

L’orsa Petra è stata catturata e dotata di radiocollare dagli esperti del Parco Nazionale d’Abruzzo. L'intervento serve per monitorarne gli spostamenti e ridurre le interazioni con i cittadini, e non è la prima volta: da tempo l'orsa marsicana frequenta i centri abitati di Lecce nei Marsi attratta dal cibo lasciato per gli animali domestici e dai rifiuti.

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Foto di Enrico Gismondi via Pnalm

L'orsa Petra è stata catturata e dotata di radiocollare. Lo fa sapere il Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm), l'ente che si occupa del monitoraggio dell'orso marsicano, la sottospecie di orso più rara al mondo.

Con un post pubblicato sui suoi canali social, il Pnalm fa sapere che l'obiettivo dell'operazione era dotare Petra di un radiocollare al fine di monitorarne gli spostamenti ed effettuare interventi mirati tesi a limitare le visite in paese e le possibili interazioni con i cittadini.

Perché l'orsa Petra è stata dotata di radiocollare

L'orsa F26, soprannominata Petra, ha un'età compresa tra 8 e 10 anni, ma è solo nel 2023 che ha iniziato a fare parlare di sé per le frequenti visite nel centro abitato di Lecce nei Marsi. A seguito di questi episodi nell'agosto di quell'anno è stato deciso di applicarle il radiocollare per la prima volta. Adesso, a distanza di tre anni, gli esperti del Parco hanno deciso di riappliacarlo nuovamente.

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Foto: Rapporto Orso Pnalm 2024

Da qualche tempo, Petra ha ricominciato a frequentare i centri abitati, attratta soprattutto dalle ciotole di cibo per gli animali domestici lasciate da alcuni cittadini nonostante una specifica ordinanza che vieta questa pratica proprio per evitare di attrarre i plantigradi.

"L’obiettivo è non solo garantire la sicurezza, ma anche assicurare il rispetto delle norme vigenti, in primis l’ordinanza sindacale che ha di recente ribadito le regole di comportamento da parte dei cittadini – hanno spiegato dal Pnalm – Considerato che il mancato rispetto anche da parte di pochi contribuisce a favorire la presenza dell’orsa in paese, le forze di polizia saranno chiamate anche a sanzionare eventuali violazioni".

Il problema, però, rilevano dall'Ente Parco riguarda le fonti di cibo troppo accessibili per un animale opportunista come l'orso: "La seconda linea di intervento riguarda il delicato problema della disponibilità di cibo facilmente accessibile da parte dell’orsa, che riguarda sia la gestione dei rifiuti, che, come si può immaginare, è più complessa di quello che potrebbe sembrare, sia il cibo per gli animali domestici".

Inoltre, si continuerà l’opera di installazione dei cassonetti a prova d’orso, avviata con il progetto Life Bear Smart Corridors. Inoltre, il Comune e la Società incaricata della raccolta dei rifiuti, in collaborazione con il Parco, stanno valutando l’adozione di ulteriori misure specifiche per ridurre il più possibile la presenza di rifiuti nel centro urbano: "Ci auguriamo che l’insieme di queste azioni, accompagnate da specifiche attività di comunicazione e sensibilizzazione, favoriscano un processo di crescita e consapevolezza collettiva per il benessere dei cittadini e degli orsi evitando la presenza di questi ultimi nel centro abitato, al fine di favorire una coesistenza responsabile e duratura".

Chi è l'orsa Petra

Petra è un'orsa adulta di età stimata alla cattura di 8-10 anni, affezionata al territorio di Lecce dei Marsi che ha iniziato a frequentare stabilmente dal 2023. Già in quell'anno è emerso come fosse fortemente condizionata dai rifiuti, oltre che dalle crocchette per cani, e da ciò che trovava in piccole discariche. Nonostante la messa in sicurezza di alcuni cassonetti o la regolamentazione della raccolta porta a porta, con il divieto di lasciare i rifiuti in orari notturni, l'orsa ha continuato a perlustrare il centro abitato alla ricerca di queste risorse.

Fin da subito è emerso quanto fosse condizionata anche dalla presenza di siti di scarti alimentari utilizzati per l’alimentazione degli animali domestici, come le carote. Purtroppo la consapevolezza era ancora molto scarsa e sua problematicità si è acuita in questi contesti per "l’abitudine dei proprietari a lasciare cibo per allontanarla dall'abitazione, comportamento che ha invece scatenato un effetto opposto", si legge nel Rapporto Orso del 2023 stilato dal Pnalm.

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