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La sua posizione tipica quando riposa è ben nota ed iconica grazie alle storie dei vampiri, ma questo animale in realtà è rarissimo in natura e sta rischiando di sparire. Si tratta della volpe volante dell'Isola di Natale, un pipistrello della frutta che ama riposare a testa in giù come tutti gli esemplari della sua specie e che però è endemico solo in questa piccola isola nell'emisfero australe.
La volpe volante, chiamata così perché la forma lunga del muso e gli occhi grandi ricordano il piccolo carnivoro, è un animale che si trova anche in altre zone del mondo (Malesia, in particolare) ma la tipologia che ha come aerale Christmas Island è unica e ancora oggi gli esperti discutono se si tratti di una specie a sé (Pteropus natalis) o di una sottospecie (P. melanotus natalis).
Questo animale ha già un triste primato che potrebbe però adesso perdere: è l’ultimo mammifero in vita endemico dell'isoletta nell’Oceano Indiano che si trova a più di 1.500 chilometri dall'Australia. Prima di lui, infatti, sono scomparsi gli altri tre animali che abitavano lì: due specie di roditori, due di pipistrelli e una di toporagno. L'ultimo a scomparire è stato nel 2009 il Pipistrellus tenuis murrayi, un un pipistrello vespertilionide che non è mai stato più avvistato dall'epoca e che era uno degli esemplari più piccoli (soli 3,4 centimetri) di questa tipologia di animali in Australia.
La volpe volante dell'isola di Natale ha un ruolo molto importante nell’ecosistema locale: impollina le piante e riesce a seminare da una parte all'altra dell'isola, garantendo la biodiversità caratteristica del luogo tanto che gli esperti di fauna ritengono che senza la presenza di questa specie si rischierebbe un vero e proprio collasso dell'intera catena.

Il numero degli esemplari si è ridotto notevolmente negli ultimi 40 anni. I dati raccolti hanno portato a un sotto dimensionamento che vede oggi la presenza di non più di 400 individui contro gli oltre 2000 che erano stati censiti negli anni 80. I motivi del declino della popolazione sono da attribuire, purtroppo e come sempre capita, a causa dell'impatto antropico e del cambiamento climatico. I cicloni che si abbattono sull'isola sempre più spesso colpiscono infatti le colonie in cui le volpi volanti vivono in gruppo e allevano i piccoli e ci sono dei predatori che non gli danno via di scampo: i gatti selvatici.

Questi ultimi, però, non sono nati e cresciuti sull'isola ma sono stati portati in questo remoto angolo di mondo dagli uomini che attraverso il commercio sul mare hanno anche fatto arrivare un'altra specie particolarissima, le "formiche gialle pazze" (Anoplolepis gracilipes). Queste ultime mettono a rischio la vita delle volpi volanti perché infestano gli alberi dove ci sono le colonie e infastidiscono i pipistrelli che sono obbligati a spostarsi e cercare nuovi luoghi di riposo sviluppando vere e proprie forme di stress che portano anche a non riprodursi come dimostrato da uno studio dedicato proprio ai danni alla volpe volante causati proprio dalla presenza delle formiche gialle pazze. C'è da considerare, poi, che questi pipistrelli generano un solo cucciolo all'anno, solitamente tra dicembre e marzo ovvero in corrispondenza della stagione delle piogge, e ciò è dovuto anche alla lentezza della maturazione sessuale che avviene tra i 27 e i 28 mesi di vita (si tratta della specie di pipistrello in questo senso tra i più lenti che esistono).