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Il 48enne italiano Omar Farang Zin nella serata di giovedì 2 luglio è stato ucciso da un orso mentre si trovava in Romania. Si trovava sulla strada panoramica Transfăgărășan a bordo della sua moto quando, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe fermato per fare un video e dare da mangiare a un orso a bordo strada.
Nella regione dei Carpazi, in Romania, non è raro vedere orsi bruni ai bordi delle strade in attesa dei turisti. Si tratta del paese europeo con la più grande popolazione di orsi al di fuori della Russia e proprio qui si assiste a una pericolosa degenerazione del turismo che porta all'interazione diretta delle persone con questi grandi carnivori, con risultati tragici.
Cosa è successo al motociclista ucciso da un orso in Romania
Secondo quanto si legge sul quotidiano locale Gandul, l'aggressione ai danni di Farang Zin e l'interazione che la precede è stata ripresa in un videoselfie trovato sul telefono della vittima. L'uomo è stato attaccato durante una sosta nei pressi di Arefu, nei dintorni della diga di Vidraru, lungo la strada che porta a Bâlea Lac, da un orsa con i cuccioli che cercava di nutrire.
Le femmine con cuccioli al seguito sono la categoria di orso più pericolosa da incontrare. Solitamente gli orsi, come tutti i selvatici, provano un'innata diffidenza nei confronti dell'essere umano e quando ne percepiscono la presenza tendono a restare a distanza e a non manifestare la propria presenza. Questo non succede quando ci si trova faccia a faccia con una femmina con prole: queste infatti davanti a una minaccia percepita preferiscono reagire piuttosto che allontanarsi. Si tratta di un meccanismo normale nell'ottica di garantire la sopravvivenza dei cuccioli e in Italia lo conosciamo bene perché si tratta della dinamica che ha portato alla morte del 26enne trentino Andrea Papi.
Non gli orsi ma il turismo dei selvatici uccide
Anche in assenza di conoscenze relative all'etologia degli orsi, però, l'idea di avvicinarne uno e offrirgli del cibo è evidentemente molto pericolosa. Allora perché Farang Zin lo ha fatto? La risposta è facile da trovare cercando sui social video della Transfăgărășan, la strada panoramica che attraversa la grande regione montuosa dei Carpazi. Qui un gran numero di orsi, soprattutto femmine con i piccoli, sembrano attendere ai bordi della strada il passaggio delle persone, e il motivo è semplice: i turisti lanciano loro del cibo e in cambio li riprendono, come mostrano anche i video inviati a Fanpage.it da una lettrice.
Nei video girati nell'estate del 2024 proprio nella regione dei Carpazi si vede un cucciolo che mangia un pezzo di pane mentre la madre al suo fianco tiene lo sguardo fisso sull'automobilista che riprende. Il pane gli era stato lanciato poco prima da un turista ansioso di riprendere la scena, incurante dei tanti cartelli di pericolo disseminati lungo la strada.
Secondo i dati rilasciati dal Ministero dell'Ambiente Romeno, in vent'anni sono state oltre 26 le persone uccise dagli orsi e 274 quelle ferite gravemente. L'ultimo caso prima del 48enne italiano si era verificato nel luglio dello scorso anno, quando una turista 19enne era stata ferita e uccisa da un orso mentre si trovava su un sentiero turistico dei monti Bucegi. A seguito di quell'episodio il governo romeno ha approvato una legge per abbattere 481 orsi dei circa 8mila orsi presenti sul suo territorio.
L'abbattimento massiccio degli animali però non riduce i rischi. Questi infatti dipendono dall'abitudine degli orsi ad avvicinarsi alle persone, un fenomeno noto come confidenza, molto pericoloso perché al suo aumentare aumentano anche le probabilità di scontro, e l'epilogo per la nostra specie non può che essere il più tragico.
Tutti i video sono gentilmente concessi da Arianna Dicé