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23 Giugno 2025
11:39

Maxi risarcimento per il cane Keeran, ucciso da un cacciatore. La sua umana: “Responsabilizzare chi ha un fucile”

Il cane Keeran aveva appena un anno e mezzo quando, una domenica mattina del gennaio 2023, è stato ucciso a fucilate da un cacciatore che lo aveva scambiato per un cinghiale. Il Tribunale di Fermo ha riconosciuto alla sua famiglia un risarcimento di 45mila euro, un precedente storico nel diritto animale. La sua umana spiega a Fanpage: "La cifra non compensa il dolore, ma spero che responsabilizzi chi ha un fucile tra le mani".

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Il cane Keeran aveva appena un anno e mezzo quando, una domenica mattina del gennaio 2023, è stato ucciso a fucilate da un cacciatore. Ora l'uomo, secondo quanto stabilito dal Tribunale di Fermo, dovrà risarcire la sua umana, Francesca Bertolutti, con 45mila euro per la perdita subita.

Un maxi risarcimento che segna un prima e un dopo nel diritto animale, come spiega a Fanpage.it la stessa Bertolutti: "La cifra non compensa il dolore, ma spero che questa sentenza crei un precedente, e soprattutto responsabilizzi chi ha un fucile tra le mani".

Maxi risarcimento per il cane Keeran

Il Tribunale di Fermo ha riconosciuto a Bertolutti un risarcimento che nella storia del diritto animale ha pochi precedenti in Italia. Storicamente infatti, il risarcimento del danno non patrimoniale, legato cioè alla lesione dell'integrità psicofisica o sofferenza interiore, non viene riconosciuto a chi perde il proprio compagno animale.

Il Tribunale in questo caso però ha riconosciuto alla donna un risarcimento di ben 45mila euro: "È stato riconosciuto il suo valore nella mia vita e nella mia professione. Keeran infatti si occupava del recupero comportamentale di altri cani. È stato il primo cane che ho preso da sola e quando lo scelsi mai avrei pensato che avrebbe dato un contributo così grande al mio lavoro".

Prendere Keeran ha cambiato la vita di Francesca sotto tutti i punti di vista: "È venuto con me da Udine nelle Marche, e mi ha accompagnato nella mia nuova vita quando mi sono licenziata per occuparmi degli animali. Lui è stato il motore di questo cambiamento".

Come chiarisce l'avvocato Salvatore Cappai, civilista ed esperto in diritto degli animali, l'esito non era scontato: "Si tratta del primo grado e per capire le ragioni del risarcimento è necessario leggere la sentenza, ma è sicuramente un segnale dato che nel 2008 la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, pronunciandosi attraverso alcune tra le sentenze recenti più importanti nella materia del risarcimento del danno, ha considerato la morte di un animale d’affezione come un fastidio risibile, al pari della rottura del tacco di una scarpa da sposa, dell’errato taglio di capelli, di un’attesa stressante in aeroporto, di un disservizio in un ufficio pubblico, del mancato godimento della partita di calcio per televisione determinato da black-out elettrico".

Il Tribunale di Fermo segna un precedente importante nel riconoscimento del cane come compagno di vita. Un altro precedente recente era arrivato a gennaio 2025 dal Tribunale di Prato: in quell'occasione i giudici avevano riconosciuto un risarcimento di 30 mila euro alla famiglia di un cane morto mentre si trovava in una pensione.

Come è morto il cane Keeran: scambiato per un cinghiale da un cacciatore

Il 15 gennaio 2023, una domenica mattina, Keeran passeggiava tranquillamente con il compagno di Francesca all'interno della sua proprietà a Torchiaro, frazione di Ponzano di Fermo, nelle Marche. La coppia aveva notato un cacciatore vicino alla loro proprietà e lo aveva avvisato di fare attenzioni data la presenza dei cani. Purtroppo, però, nonostante le precauzioni, Keeran è stato scambiato per un cinghiale e ucciso.

A trovare il corpo è stato il compagno di Bertolutti. L'uomo, insospettito da alcuni spari molto vicini alla loro proprietà e non vedendolo tornare, era andato a cercarlo, scoprendo il corpo ormai privo di vita.

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