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L’orsetta Nina continua a crescere: il video tenerissimo mentre gioca

Il Parco d’Abruzzo ha diffuso un nuovo video dell’orsetta Nina. Trovata orfana a maggio, oggi pesa 16-18 kg, cresce in salute nel nuovo recinto e impara abilità fondamentali per il suo futuro che tutti sperano sarà libero in natura.

5 Settembre 2025
10:10
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Prosegue il percorso di crescita dell’orsetta Nina, la cucciola trovata sola nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Sono passati circa quattro mesi da quando l'orsetta Nina, rimasta sola e senza la madre nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, è stata salvata da morte certa. Trovata a inizio maggio sul versante molisano del Parco, oggi la giovane orsa è stata trasferita in una struttura recintata più ampia e adatta alle sue esigenze. Le ultime immagini condivise dal Parco mostrano come cresce, esplora e soprattutto gioca, segno di buona salute e vitalità.

Il video mentre gioca e cresce liberamente

Il video, registrato a inizio agosto da una fototrappola, mostra Nina mentre si diverte all'interno del recinto che da due mesi è la sua casa. Non più la piccola area di quarantena iniziale, ma uno spazio più ampio, progettato per rispondere alle esigenze di un cucciolo in rapida crescita. Qui, tra tronchi, cespugli e zone d'ombra, l'orsetta marsicana ha la possibilità di muoversi liberamente, di arrampicarsi e di affinare le abilità motorie che ogni giovane orso deve sviluppare per cavarsela da solo in natura.

Anche il suo peso è un altro segnale positivo e i tecnici stimano che abbia già raggiunto tra i 16 e i 18 chili. Una crescita regolare, che fa ben sperare anche se il cammino davanti a lei resta ancora molto complesso. La gestione di un orso orfano in cattività, infatti, non è mai priva di incognite. L'obiettivo del Parco e degli esperti non è semplicemente mantenerla in vita, ma offrirgli le condizioni per imparare a comportarsi come un orso selvatico, riducendo al minimo il contatto con gli esseri umani.

Il percorso verso il ritorno in natura resta difficile

Per questo il Parco segue un protocollo rigoroso, elaborato insieme a esperti internazionali che hanno maturato esperienze simili in altre aree d'Europa e non solo. Ogni fase della vita di Nina viene quindi monitorata con attenzione: dall'alimentazione calibrata per simulare la dieta naturale di un orso bruno marsicano, fino alle modalità con cui esplora l'ambiente, tutto è pensato per prepararla a un futuro che tutti sperano potrà essere libero e in natura.

La storia di Nina non è infatti solo quella di un cucciolo senza madre che è stato salvato, ma anche il simbolo di quanto fragile e preziosa sia la popolazione di orso bruno marsicano, sottospecie unica al mondo e tra le più minacciate. Ne restano in tutto circa una sessantina, per cui ogni singolo individuo conta – in particolare una femmina – e ogni piccolo passo verso il ritorno in natura potrebbe fare la differenza per il futuro degli orsi marsicani in Italia.

Per ora, il pubblico può solo intravedere Nina attraverso le immagini che il Parco condivide periodicamente, come l'ultimo video che racconta la sua "gioia infantile". Un frammento di vita che ricorda come, dietro la gestione tecnica e i protocolli scientifici, ci sia comunque sempre la meraviglia di un cucciolo ignoro di tutto ciò che rappresenta e delle speranze riposte in lei che cresce e gioca, proprio come dovrebbero fare tutti i cuccioli.

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