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L’orsetta Alba torna in natura dopo aver perso la mamma: il video dei suoi primi passi in libertà

L’orsetta Alba, appartenente alla specie in pericolo dell’orso bruno cantabrico, è tornata libera nelle Asturie dopo un periodo di riabilitazione. Separata dalla madre da cucciola, è stata curata fino a diventare autonoma. In Italia, un destino simile attende l’orsetta Nina.

31 Ottobre 2025
11:22
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Le immagini della liberazione dell’orsetta Alba

L'orsetta Alba è stata liberata in natura in un'area scarsamente popolata e con abbondanza nelle Asturie orientali, in Spagna. Alba si era separata dalla mamma e dai fratellini quando era appena una cucciola, e nonostante i tentativi per riunirla a loro dei tecnici faunistici non c'è stato nulla da fare.

Così gli esperti della Fondazione per l'Orso delle Asturie e della Fondazione per l'Orso Bruno hanno deciso di catturarla per portarla in un centro di riabilitazione dal quale, finalmente, è uscita per riprendere la vita libera in natura.

Perché l'orsetta Alba è stata prima catturata e poi liberata

Alba si era separata dalla sua mamma e dagli altri due fratellini lo scorso aprile nelle vicinanze di Teverga, piccolo Comune delle Asturie. Qui è stata trovata dal personale faunistico, ma nonostante tutti gli sforzi è stato impossibile riunirla alla famiglia, alla fine, si è deciso di catturarla per portarla prima in un centro in Cantabria e poi in un altro nella provincia di León, con lo scopo di aiutarla a crescere abbastanza da affrontare da sola la vita in natura. Un video diffuso dalla Fondazione per l'Orso Bruno mostra proprio i primi passi dell'orsa verso la sua nuova esistenza.

Al momento del suo ritrovamento Alba pesava poco più di due chilogrammi, oggi invece ne pesa 36 e ha dato prova agli esperti di essere vivace e pronta a cavarsela in maniera autonoma. "Siamo fiduciosi che Alba si adatterà perfettamente alla vita nel suo habitat naturale", è l'augurio degli zoologi e biologi che si sono occupati di lei in tutti questi mesi.

Alba appartiene alla sottospecie dell'orso bruno cantabrico (Ursus arctos pyrenaicus), in pericolo di estinzione. Si tratta di una popolazione diffusa soprattutto nelle Asturie di dimensioni contenute rispetto all'orso bruno eurasiatico (Ursus arctos arctos) e decisamente più sfuggente.

Il caso italiano dell'orsetta Nina

Anche in Italia una cucciola appartenente a una rara sottospecie di orso sta lottando per poter tornare in natura. Si tratta di Nina, appartenente alla popolazione di orso marsicano (Ursus arctos marsicanus). Quando è stata trovata lo scorso maggio a Pizzone, nel versante molisano del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, pesava appena 16 chilogrammi e sarebbe sicuramente morta se l'ente non fosse intervenuto per portarla prima nel centro per la fauna selvatica di Pescasseroli, e poi in un'altra area in vista della liberazione in natura.

Gli esperti italiani proveranno a reintrodurla in natura non appena avrà l'età giusta per cavarsela da sola, esattamente come è stato fatto in Spagna con Alba. Si tratta di una vera sfida per veterinari e biologi: i casi di orsi cresciuti lontani dall'ambiente naturale e poi reintrodotti con successo sono molto rari, ma l'alternativa è una vita in cattività.

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