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3 Settembre 2025
19:00

Lo stambecco simbolo dell’Etiopia è (di nuovo) a un passo dall’estinzione

Lo stambecco del Semien, simbolo nazionale dell'Etiopia, era stato salvato per un soffio dall'estinzione, ma ora pandemia, guerra civile e bracconaggio lo hanno spinto di nuovo sull'orlo del baratro: ne rimangono appena 306 individui.

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Lo stambecco del Semien compare sulla banconote, è il simbolo della nazionale di calcio etiope e per lui è stato istituito un intero parco nazionale. Eppure è di nuovo sull’orlo dell’estinzione

Sulle pareti a strapiombo dei monti Semien, nel nord dell'Etiopia, vive uno degli animali più iconici e fragili di tutta l'Africa. È lo stambecco del Semien (Capra walie) o wālyā, una specie che non esiste in nessun altro luogo al mondo e che da secoli convive con le popolazioni locali. Per l'Etiopia è diventando un vero e proprio simbolo nazionale: compare su francobolli, monete e banconote, è il logo della nazionale maschile di calcio e il marchio di numerosi prodotti locali di largo consumo. Eppure, nonostante questo valore culturale e identitario così forte, oggi questa specie è di nuovo sull'orlo dell'estinzione.

Una storia di salvataggi e ricadute

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Negli anni 60 erano riamasti appena 200 stambecchi in tutto, poi grazie agli sforzi di conservazione la popolazione era rapidamente cresciuta fino a oltre 865 individui

Negli anni 60 la situazione era già piuttosto drammatica ed erano rimasti appena 200 individui. Nel 1969 fu quindi istituito il Parco Nazionale dei Monti Semien – oggi patrimonio UNESCO – proprio per salvare l'iconico stambecco del Semien. Per decenni gli sforzi di conservazione hanno effettivamente dato i loro frutti e da circa 680 individui nel 2009 si era arrivati a oltre 850 nel 2012, fino a ben 865 nel 2015.

Questi numeri avevano fatto sperare in una ripresa stabile della popolazione, tanto che nel 2020 la specie era stata addirittura declassata a "Vulnerabile" nella Lista Rossa IUCN, ovvero la categoria di rischio estinzione "meno preoccupante". Quell'ottimismo, però, si è rivelato prematuro. Uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Oryx ha confermato che nel 2024 erano rimasti soltanto 306 individui, di cui meno di 194 adulti in grado di riprodursi: un crollo di circa il 65% della popolazione.

Perché lo stambecco del Semien sta scomparendo di nuovo

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L’ultimo censimento ufficiale, condotto nel 2024, ha contato appena 306 individui, di cui solo 194 adulti. Foto di Paul Scholte

Si tratta di una soglia critica che secondo gli autori impone di riclassificare nuovamente la specie come "In pericolo critico", ovvero la categoria di minaccia più "pesante" e immediatamente precedente all'estinzione. Le ragioni del crollo negli ultimi dieci anni sono legate a fattori che vanno ben oltre la biologia della specie. Gli scienziati hanno intervistato quasi 200 persone tra guardiaparco, autorità locali e comuni cittadini, e il quadro che emerge è piuttosto chiaro.

La combinazione della pandemia e della guerra civile scoppiata tra il 2020 e il 2022 tra il governo etiope e il Fronte Popolare di Liberazione del Tigrè ha inevitabilmente indebolito la protezione data dal parco e incrinato i rapporti con le comunità. Il crollo del turismo ha inoltre ridotto le entrate economiche e quindi anche gli incentivi per la popolazione a collaborare con le autorità. Nel frattempo, i ranger hanno trovato trappole, carcasse e segni evidenti di bracconaggio. Una spirale che ha riportato la specie indietro di decenni.

Un'icona che rischia di sparire definitivamente

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Questo crollo drammatico è stato causato da diversi fattori, tra cui la guerra civile che ha colpito il paese tra il 2020 e il 2022

Il caso dello stambecco del Semien è piuttosto emblematico. Un animale simbolo nazionale che, nonostante appaia su monete e stemmi, non riesce comunque a sopravvivere senza un impegno costante e strutturato. Oggi gli scienziati chiedono non solo un ritorno alla categoria di massima allerta nella Lista Rossa, ma anche un piano d'azione che coinvolga direttamente le comunità locali nella conservazione, con monitoraggi annuali e l'identificazione individuale degli individui superstiti.

Se non riusciamo proteggere un animale così iconico, un vero e proprio patrimonio naturale e culturale dell'Etiopia, che speranze abbiamo di salvare tutte le altre specie non godono nemmeno di tanta attenzione e popolarità? Scongiurare l'estinzione di questa specie, quindi, van ben oltre la conservazione dello stambecco in sé. È in gioco anche buona fetta dell'intero movimento conservazionistico globale. Riusciremo a vincere questa sfida e a salvare (di nuovo) lo stambecco simbolo dell'Etiopia?

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