
Un leone marino era costretto a vivere nel container di un circo, in una vaschetta con pochi centimetri di acqua sporca e senza la possibilità di nuotare, di vedere la luce del sole, o di socializzare con altri individui della sua specie. Una situazione di estrema gravità testimoniata da foto e video, e denunciata dalla Lav, tra le maggiori associazioni di tutela animale in Italia.
A seguito del loro intervento, i Cites di Roma hanno salvato l'animale e lo hanno portato via.
Cosa è successo al leone marino rinchiuso nel circo a Verona

Le gravissime condizioni della detenzione del leone marino sono state documentate dalla Lav che, attraverso il suo “Sportello contro i maltrattamenti” di Verona, ha poi segnalato la situazione ai Carabinieri del nucleo CITES di Roma e alla Procura della Repubblica di Verona. Grazie alla denuncia dell’associazione, e al lavoro coordinato con le autorità, è stato richiesto immediatamente un decreto di perquisizione e di sequestro dell’animale, che è stato quindi portato in salvo.
Foto e video raccontano di come l'animale testimoniano come l'animale fosse tenuto in pessime condizioni all'interno della gabbia, privo dell'acqua che servirebbe normalmente alla sua specie e persino della luce del sole. Immagini strazianti che non hanno lasciato indifferenti neanche i Carabinieri che lo hanno sequestrato e allontanato dalla struttura.
Lav: "Ora stop animali nei circhi"
"L’ennesimo caso in cui la logica dello sfruttamento e del denaro aveva portato un’altra vita ad essere ridicolizzata, sfruttata, privata di ogni dignità, senza che nessuno si accorgesse fino a ieri del maltrattamento che stava subendo. Maltrattamento inflitto proprio da quei circensi che tanto millantano il loro amore per gli animali – ha dichiarato Annarita D’Errico, responsabile nazionale degli Sportelli contro i maltrattamenti LAV – È stato solo attraverso la nostra denuncia, accolta grazie all’autorevolezza riconosciuta sul territorio scaligero dello Sportello LAV contro i maltrattamenti di Verona, che opera a stretto contatto con le Istituzioni locali per la tutela giuridica degli animali già dal 2023, che questo animale è stato portato via da quella incredibile condizione”.
Si tratta di un problema che va oltre il singolo caso, e che riguarda tutti gli animali nei circhi. Esiste infatti una disposizione, contenuta nella legge delega in materia di Spettacolo che punta alla progressiva dismissione del loro uso. La legge però manca dei decreti attuativi necessari e per questo è rimasta lettera morta nonostante l'alternanza di ben 3 diversi ministri della Cultura.
“Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una vita sfruttata, costretta a viaggi estenuanti, reclusione, privazione dei diritti fondamentali e di qualsiasi forma di libertà. Grazie a LAV è stata ora portata in salvo e si trova in una condizione non oppressiva dove, almeno in parte, possono essere soddisfatti i suoi bisogni etologici – ha dichiarato Giulia Giambalvo, responsabile area animali esotici di LAV – Ci rivolgiamo al Sottosegretario alla Cultura Mazzi, originario di quei luoghi, chiedendogli se può essere considerato accettabile, in una società civile, un simile sfruttamento di esseri senzienti, ai quali non vengono garantiti nemmeno i diritti fondamentali! Per questo ancora una volta chiediamo a lui e al Ministro Giuli di attuare la Legge delega del 2022, che indica l’obiettivo del superamento dell’uso degli animali negli spettacoli circensi”.