
Per la prima volta in Islanda, la scorsa settimana sono state trovate tre zanzare appartenenti alla specie Culiseta annulata. Sono state trovate non lontano dalla capitale Reykjavík, nella valle di Kjós, una zona caratterizzata da molti fiumi e laghi, un contesto ideale per la proliferazione delle zanzare, se non fosse che prima dello scorso 16 ottobre non ne erano mai state trovate.
A notarle e a fotografarle per la prima volta è stato Björn Hjaltason, il quale poi ha condiviso la scoperta su Facebook in un gruppo di amanti degli insetti, scoprendo di aver fatto un ritrovamento storico: sino a oggi l’Islanda era considerata uno dei pochi luoghi al mondo privi di zanzare.
Fanpage.it ha raggiunto il professore di genetica alla Federico II ed esperto di zanzare Marco Salvemini: “Le zanzare che arrivano attraverso la globalizzazione non sempre riescono a insediarsi in un nuovo ambiente, tuttavia la capacità di adattamento permette via via alle nuove generazioni di adattarsi a climi sempre più rigidi. Questo è il segnale di un trend che fa riflettere: non c’è un’emergenza sanitaria in corso ma sul lungo periodo la direzione che verso cui si sta andando è questa”.
Come sono state scoperte le prime zanzare in Islanda
Il 16 ottobre, Hjaltason ha pubblicato un messaggio sulla pagina Facebook Skordýr á Íslandi, “Insetti d'Islanda”, raccontando di aver visto un insetto mai incontrato prima. Il giorno successivo è avvenuto lo stesso, e così la sera del 18 ottobre, per la terza notte consecutiva, quando un’altra zanzara è comparsa nel suo giardino. Come riporta il quotidiano locale Iceland Monitor, in totale si tratta di due femmine e un maschio.
I tre esemplari sono stati poi inviati a Matthías Alfreðsson, entomologo dell’Istituto islandese di storia naturale, che ha confermato l’identificazione: erano effettivamente zanzare Culiseta annulata, una specie diffusa in molte aree dell’Europa e del Nord America. Nel suo post, Hjaltason ha commentato ironicamente che “l’ultima fortezza è caduta”, riferendosi al fatto che l’Islanda era da sempre un territorio “senza zanzare”. Tuttavia, ha anche precisato che è presto per dire se questi insetti riusciranno a stabilirsi in modo permanente o se si tratta solo di presenze occasionali.
“È presto per dire se la popolazione si insedierà in Islanda, ma il fatto che siano state trovate tre zanzare indica che sono molte di più e che non si tratta di una presenza spot”.
Probabilmente le zanzare sono arrivate tramite navi o container attraccati al porto industriale di Grundartangi, a pochi chilometri dalla zona del ritrovamento. A favorire la stabilizzazione della popolazione è il clima, più mite rispetto al passato che non rappresenterebbe quindi più un ostacolo, soprattutto per la Culiseta annulata, nota per la resistenza al freddo.
“Queste zanzare si spostano con il commercio ma sino ad oggi Islanda e Antartide, che hanno caratteristiche molto simili, erano verdi in tutte le mappe di distribuzione delle principali specie, almeno sino ad oggi”, sottolinea Salvemini.
Chi è la zanzara Culiseta annulata e perché sopravvive in Islanda
La Culiseta annulata è diffusa nelle regioni temperate e settentrionali, e spesso si trova anche in regioni dove gli inverni sono rigidi. Si riconosce per il corpo robusto e per le bande chiare sulle zampe e sull’addome, da cui deriva il suo nome latino “annulata”, cioè “ad anelli”. È una delle poche specie di zanzara in grado di sopravvivere a temperature molto basse, grazie a un ciclo di vita adattabile e a una fase di svernamento che permette alle femmine adulte di resistere in ambienti riparati durante i mesi più freddi.
Per l’esperto il rischio d’insediamento esiste: “Si sa che questa specie ha capacità di adattamento all’inverno. Non fanno la diapausa: cioè muoiono tutti gli adulti e le uova si schiudono successivamente. Nelle Culiseta annullata questo non avviene gli adulti sopravvivono all’inverno. E non è un caso che proprio questa sia stata trovata in Islanda”.
A differenza di altre specie tropicali, la Culiseta annulata non dipende da calore costante o da ambienti stagnanti. Le sue larve si sviluppano in acque fredde e pulite, spesso in piccoli bacini naturali o contenitori artificiali. Queste caratteristiche la rendono compatibile con il clima islandese, che negli ultimi anni ha registrato inverni più miti e stagioni calde leggermente più lunghe rispetto al passato.
“La specie non è considerata un vettore per gli arbovirus più pericolosi – rassicura Salvemini – ma si sta valutando se possa essere un vettore per il West Nile”.
Perché non ci sono zanzare in Islanda
L'Islanda è uno dei pochi luoghi al mondo privi di zanzare. Le temperature rigide per gran parte dell’anno, unite alla scarsità di acque stagnanti in estate, rendono difficile lo sviluppo delle larve e il compimento del ciclo vitale.
Negli ultimi decenni, però, il riscaldamento globale ha modificato in parte il clima islandese. Fino a oggi, l'isola era rimasta una eccezione al predominio della zanzara, l'animale che uccide più persone al mondo. Adesso, però, l’arrivo della Culiseta annulata, rischia di cambiare l'equilibrio ecosistemico dell'Islanda e le abitudini dei suoi residenti.
“, conclude Salvemini.