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Le spettacolari immagini della transumanza in Alto Adige: il ritorno dei pascoli in Italia accompagnati dai cane pastore

Ogni anno i pascoli di mucche, capre, pecore e anche cavalli ritornano dall'alpeggio in Austria a valle in Trentino Alto Adige. I pastori raccontano quello che è un fenomeno culturale inserito anche nel patrimonio dei beni immateriali dall'Unesco e descrivono il ruolo fondamentale dei cani da pastore.

15 Settembre 2025
14:00
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Sono i pastori a raccontare quello che accade durante la transumanza, dando parola agli animali – soprattutto ai cani – che collaborano ogni stagione per il fenomeno della migrazione degli animali dalle zone alte alle pianure. Le immagini arrivano in questo caso dall'Alto Adige e mostrano le greggi di pecore che hanno viaggiato dall'Austria all'Italia, seguite e monitorate dai cani da pastore.

La transumanza in Italia è un fenomeno antico, inserito nel 2019 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale  grazie a una candidatura transnazionale presentata da Italia, Austria e Grecia.

Il 14 settembre scorso gli abitanti della Val Senales hanno visto tornare gli animali dopo il "riposo" estivo negli alpeggi austriaci per un appuntamento che avviene ogni anno in cui sono migliaia le pecore, le capre, i cavalli e le mucche che lasciano le malghe e ritornano a valle guidati dai pastori e, soprattutto, dai cani da conduzione del bestiame.

Sono questi ultimi ad avere un ruolo fondamentale perché il viaggio vada a buon fine e nessun animale venga perduto o rischi di rimanere indietro. L'addestramento degli individui che poi diventano parte integrante di un lavoro d'equipe insieme ai pastori inizia sin da cuccioli e le razze più utilizzate in Alto Adige sono i Border Collie, i pastori Maremmano Abbruzzesi (dove la transumanza anche è storica) ma soprattutto i Lagorai.

Quest'ultima tipologia, che viene chiamata anche "cane della Lessinia", è molto diffusa proprio in Trentino-Alto Adige e si tratta di un cane da pastore selezionato proprio per renderlo specializzato nella conduzione delle greggi nella zona orientale delle Alpi.

Come abbiamo scritto su Kodami "il Pastore del Lagorai, come molti cani da conduzione delle greggi e delle mandrie, ha una personalità estremamente vivace … Per poter accompagnare le altre specie lungo i percorsi delle transumanze ha una forte motivazione affiliativa, molta ostinazione, territorialità, possessività e una predatoria piuttosto spiccata" che però si riflette nei piccoli morsi che dà ai garretti degli animali che segue per indirizzarli nella strada corretta per raggiungere poi la "base".

La collaborazione tra pastori e cani è fatta di poche parole, alcuni suoni e gesti che rendono questa relazione un unicum in natura come del resto lo è il rapporto tra esseri umani e quelli che non a caso sono chiamati "i migliori amici dell'uomo". I cani non hanno solo una funzione di guida, infine, ma anche di protezione perché la loro presenza diminuisce il rischio di essere attaccati dai predatori specialmente proprio nella zona dell'Alto Adige dove lupi e orsi sono presenti.

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