
Sulle spiagge del Texas, tra Port Aransas e Corpus Christi, il mare in questi giorni si è tinto di rosa. Decine di enormi meduse stanno infatti affiorando vicino alla riva, attirando la curiosità di turisti, pescatori e biologi marini. Sono le cosiddette pink meanie, una particolare specie di scifomedusa tanto grande e spettacolare quanto rara, nota per un comportamento che le distingue da molte altre: sono predatrici di altre meduse più piccole, da qui il soprannome meanie, che si può tradurre con "cattive".
Chi è la medusa rosa gigante e perché ha invaso il Texas
Le pink meanie (Drymonema larsoni) hanno l'aspetto di un grosso sacchetto di plastica rosa e possono raggiungere dimensioni sorprendenti: fino a 50 chili di peso, un'ombrella grane qto un piatto e con tentacoli lunghi anche oltre 20 metri. Vederle così numerose non è un fenomeno comune, ha spiegato in un video Jace Tunnell, biologo marino e direttore dell’Harte Research Institute della Texas A&M University-Corpus Christi. Sul perché siano invece comparse così all'improvviso e con questi numeri, c'è però una spiegazione.
Secondo Tunnell, il fenomeno è legato a un'esplosione della popolazione di un'altra specie di medusa, la medusa quadrifoglio Aurelia aurita, la loro principale fonte di cibo. "Quando le condizioni sono favorevoli e le meduse quadrifoglio si riproducono in massa, le pink meanie non tardano a comparire", ha detto ne video. "È come se fiorissero insieme al loro cibo". Il soprannome "meanie" nasce proprio dalla loro dieta e dal fatto che si nutrono letteralmente di altre meduse, intrappolandole con i loro lunghissimi tentacoli e ingerendole intere.
Le meduse rosa giganti sono pericolose?

Nonostante le loro dimensioni e il colore appariscente, Drymonema larsoni è una specie scoperta e descritta solo di recente. Dopo una prima grande invasione registrata nel 2000, la specie è stata descritta scientificamente solo nel 2010, quando alcuni esemplari vennero studiati in maniera approfondita per la prima volta nel Golfo del Messico. La loro comparsa in massa lungo le coste del Texas è quindi un evento raro e scientificamente interessante, che ci racconta anche come stiano cambiando i nostri mari e i nostri oceani.
Come molte altre meduse, anche D. larsoni possiede cellule urticanti, chiamate cnidocisti, che rilasciano una tossina che causano bruciore, dolore e arrossamento ed è meglio quindi non toccarle. Fortunatamente, l'invasione durerà ancora poco. Con l’arrivo dei venti freddi, le meduse si allontaneranno dalle coste e torneranno negli strati più profondi del Golfo del Messico. Nel frattempo, ci hanno offerto una rara occasione per poter conoscere un po' meglio un'enorme specie rosa che è una spietata predatrice di altre meduse.